16.2.25
Bollocks!
NEL FRATTEMPO NEL Regno Unito, dove Zonker è un visconte e membro ereditario della Camera del Lord, ha capito qual è la cosa giusta da fare.
9.2.25
I've got it!
TORNA COME OGNI domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau, questa volta con un tema interessante che unisce il pubblico al privato: l'AI. E l'idea che stiano per cambiare le cose non per ragioni tecnologiche ma per di modelli di business che diventano possibili.
2.2.25
Unsettling.
QUESTA DOMENICA GARRY B. Trudeau sfrutta lo spazio di Doonesbury e del suo "angolo della posta" (anzi, il "silo della posta") per tirare fuori due concetti: uno che Donald Trump ha commesso "uno stupro passato in giudicato. Proprio così, uno stupro!". L'altro è che lui, Trudeau, non ha paura. Sia perché si è già scontrato con altri presidenti, sia perché ha la giustizia dalla sua, nel senso che la satira è protetta dalla Costituzione.
26.1.25
We are?
PROSEGUE COME OGNI domenica la narrazione di Doonesbury creato da Garry B. Trudeau. Più intimistico e giocoso, più legato alle storie delle nuove generazioni di personaggi.
19.1.25
Disgusting!
PIANO PIANO MA Doonesbury di Garry B. Trudeau finalmente c'è arrivato: torna la cronaca del presente e la vita riprende dal giorno dopo l'elezione. Questa domenica va finalmente in scena Donald Trump come presidente eletto, astioso, pericoloso e pronto a colpire sulla base di una apparente bizzosa arbitrarietà che però nasconde una sua ferrea logica. Nel Trumpverse, infatti, ha tutto senso e l'uomo è il re del suo regno. Cosa c'entriamo noi nel mezzo, però?
12.1.25
Which way is that?
INTERLOCUTORIO, INTIMISTA, QUASI distratto. Torna anche questa domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau ma fa un giro largo, in attesa di metabolizzare il futuro. Questa volta un passaggio tra generazioni e una fenomenale, strana coppia della vita. Chi l'avrebbe mai detto che Zonker avrebbe fatto l'imprenditore responsabile?
5.1.25
Uh... Tweak it?
COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. È la prima tavola dell'anno di una strip che è nata ufficialmente il 26 ottobre del 1970 ma che in realtà era già iniziata con Bull Tales le vignette di Trudeau pubblicate dal 1968 al 1970 sullo Yale Daily News, il giornale degli studenti di Yale.
A voler fare i precisini, la prima tavola della domenica, che nelle funnies segue una traiettoria diversa dalle daily strips, è stata pubblicata il 21 marzo del 1971, quindi è relativamente più giovane (ma decisamente più longeva) di tutto il resto. Insomma, per dire: più di mezzo secolo. L'opera di una vita. Che questa settimana marca un momento particolare, alludendo a un possibile cambio di sensibilità in America. Oppure no?
29.12.24
Mr. Boinks, I presume?
L'ULTIMA TAVOLA DELL'ANNO 2024 di Doonesbury presenta un angolo diverso, che da tempo mancava alla strip di Garry B. Trudeau. Questa domenica infatti ci si prepara a testimoniare un déjà-vu tragico e comico al tempo stesso, con una storia surreale di clown, auto e allegorie di cosa sia il mondo per Donald Trump, che tra pochi giorni diventa di nuovo il nuovo presidente degli Stati Uniti. E sotto sotto fa capolino anche Elon Musk.
22.12.24
Children? GOD, no!
COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury. E torna con la tecnica della forchetta di Garry B. Trudeau, che è dopotutto la sua cifra stilistica. In questo caso ci sono ovviamente non tanto gli auguri di Natale diretti a noi lettori (sarebbe poco elegante) bensì una rappresentazione degli auguri di Natale, pensata per farci capire che il mondo alternativo dove vivono i personaggi di Doonesbury è in sincrono con il nostro. Se ci pensate, è una specie di sit-com trasmessa in diretta, settimana dopo settimana (a lungo era giorno per giorno) con i personaggi che crescono e invecchiano, anche se non è necessario perché anzi, nei fumetti ai personaggi della serialità di solito accadeva il contrario.
E poi c'è una battuta al vetriolo su figli e nipoti che si candida a essere forse la migliore battuta di Doonesbury degli ultimi anni (sicuramente del 2024).
Considerando che c'è solo un'altra domenica prima della fine dell'anno, diciamo che sta chiudendo in bellezza.
15.12.24
Dad? Hello?
COME OGNI DOMENICA Doonesbury torna in versione natalizia e Garry B. Trudeau ci offre un ulteriore spaccato della vita del personaggio principale della sua strip: questa volta il tema è l'abbassamento dell'udito, tipico soprattutto nei maschi a quanto pare. E il suggerimento a ricorrere a un apparecchio acustico anche per preservare le funzioni cognitive. Non male.
9.12.24
You don't?
COME TUTTE LE domeniche torna Doonesbury di Garry B. Trudeau che questa volta sistema un po' di critica sociale alle ipocrisie del Paese, praticamente sassolini nella scarpa, in attesa di andare avanti con le elezioni presidenziali. Che sia sotto shock? Chissà.
1.12.24
I did.
UN MOMENTO DI quiete familiare per portare avanti la storia di Doonesubry. Che anche questa domenica torna con una nuova tavola pensata e disegnata da Garry B. Trudeau. Intanto la mia newsletter, Mostly Weekly, compie 300 numeri. Nel suo piccolo, un'emozione.
24.11.24
Ignore him.
UNA VERA E propria domenica di pausa per Garry B. Trudeau, che porta Doonesbury nel territorio delle sue campagne contro le dipendenze (e le identifica giustamente come "predatori"). Registra l'evoluzione del settore.
17.11.24
Hi, guys!
COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. È tempo dell'ol' mail silo, cioè la posta dei lettori. Che è una occasione ricorrente per fare cose molto diverse. Oltre che prendersi una pausa per capire in che direzione andare dopo la sconfitta di Kamala Harris (che adesso è storia) e la vittoria di Donald Trump (che è tutta un'altra storia) è anche l'occasione per dare una brevissima strizzatina d'occhio all'inchiostratore del fumetto (nel suo favoloso libro How Comics Were Made Glenn Fleishman spiega tutto, ma c'è anche un anticipo in questo numero della sua newsletter) .
Soprattutto, è l'occasione per dire che Mike non sta più benissimo, ora che è in pensione. È una nuova epoca: un'occasione narrativa per il fumetto quotidiano (ok, adesso settimanale) in cui i personaggi stanno invecchiando assieme a noi, oppure una specie di lamento autobiografico?
11.11.24
Sistemi nascosti (Hidden Systems)
TRADURRE VUOL DIRE dare una voce alternativa a un'altra persona. Mediare le sue idee da una lingua all'altra. Dire quasi la stessa cosa in un altro modo. Per meglio dire: tradurre per me è diverso da leggere o da studiare: vuol dire riscrivere, una parola alla volta, cercando il senso e l'intenzione dell'autore. È abitare il suo lavoro.
Quando il libro ne vale la pena, è un'opportunità unica. Questa estate sono stato decisamente fortunato e ho potuto tradurre un libro fenomenale: Hidden Systems, la graphic novel di Dan Nott. In italiano si chiama Sistemi nascosti ed è appena stato pubblicato da Quinto Quarto, un editore indipendente italiano del quale, guardando il catalogo, posso solo dire una cosa: è fichissimo.
Sistemi nascosti fa molto bene il suo lavoro: spiega con calma e da un punto di vista privilegiato (l'America, madre di quasi tutte le innovazioni e molte delle contraddizioni del Novecento) i tre sistemi fondamentali alla base della nostra società: l'acqua, l'elettricità e internet. Su Mostly Weekly di questa settimana associo il libro alla tragedia che è successa in Spagna, perché con il cambiamento climatico c'è una questione di conoscenza alla base di tutto.
Abbiamo troppi stimoli, troppe informazioni (inutili) e poche possibilità per approfondire e capire realmente le cose. Questo libro per me è stata l'occasione di fermarmi e, una tavola alla volta, una vignetta dopo l'altra, mettere insieme i fili di un mondo nel quale abito anche professionalmente ma dal quale continuo a essere stupito quotidianamente.
Spero moltissimo che Dan Nott possa venire in Italia: sarebbe fantastico poterlo intervistare e fargli raccontare la sua storia e la storia del suo libro. Nell'attesa, leggerlo vale come passare un esame fondamentale.
10.11.24
From what?
COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. Il fatto si è compiuto, Donald Trump era il numero presidente numero 45 degli Stati Uniti e adesso è presidente-eletto e sta per diventare il numero 47. Per adesso Trudeau, che prepara la sua tavola domenicale con un certo anticipo, è un argomento che resta in minore. Ma ne vedremo delle belle, a meno che non decida di ritirarsi, come sempre più spesso sembra di capire leggendo alcune delle sue tavole.
Intanto, segnalo questo articolo dall'ultimo numero della newsletter di Glenn Fleishman, intitolato Draw, Partner, che è tutto dedicato a Doonesbury e al suo autore, Garry B. Trudeau. Fleishman è l'autore di How Comics Were Made, che è un notevolissimo libro sulla storia della produzione delle tavole quotidiane e domenicali dei fumetti per i giornali.
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