23.3.25

About 1,000 years.

COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau che porta avanti il filo narrativo iniziato domenica scorsa, e la storia comincia a prendere forma, lentamente. Una storia di appartenenza e identità, conquistatori e conquistati, privilegio e lavoro.


16.3.25

Banana!

LE RIFORME DI Donald Trump attuate per mezzo di Elon Musk, secondo Garry B. Trudeau, non sono solo un esercizio di populismo, ma anche di cattivo governo e pregiudizio. Così, questa domenica Doonesbury tira fuori dal cilindro Al Gore che spiega le riforme e la semplificazione fatte durante i due mandati di Bill Clinton. È una semplificazione, ma una semplificazione fattuale di come la mancanza di comprensione e memoria crei spazio per la demagogia e gli avventurieri. 

Negli Usa non c'è lo stesso "senso dello Stato" che c'è nella retorica ad esempio dei nostri "servitori dello Stato". Noi serviamo un apparato che incarna dei valori, loro giurano di difendere un accordo, la Costituzione, che rappresenta un contratto prima ancora che degli ideali. È diverso, ma lo spazio di mamnovra per il populismo non cambia molto. 



9.3.25

When you can start?

COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury e questa volta Garry B. Trudeau lavora sulle generazioni ma anche sulla separazione delle diverse culture. Non c'è molto da leggere dietro, se non che esistono tipi diversi, anche se spesso li dimentichiamo. La battuta della vignetta finale è stupenda!




Tra parentesi, un'altra domenica con Doonesbury da Tokyo.


2.3.25

Elon? It's me.

UNA COSA DELIZIOSA di Garry B. Trudeau è che, una domenica dopo l'altra disegna con il suo Doonesbury un ritratto ironico ed efficace della società americana, come uno storico che racconti cronache surreali di un mondo a sua volta surreale. Questa domenica entra nella sua tavola un altro personaggio che si è guadagnato un posto forse tragico nella storia: Elon Musk. Evidentemente matto come un cavallo. Ciò che poi farà o potenzialmente potrebbe fare al mondo (o che già sta facendo) resta tutto da vedere. 



23.2.25

Need a favor.

ANCHE QUESTA DOMENICA torna Doonesbury di Garry. B. Trudeau. Con la sua meravigliosa e graffiante satira, ultimo baluardo di una opposizione pubblica e spietata sui giornali (su quello di Jeff Bezos: finché dura...) questa volta ci sono migranti, covid e varianti artificiali. Ma soprattutto c'è il cinismo della politica, quello vero.


 

16.2.25

Bollocks!

NEL FRATTEMPO NEL Regno Unito, dove Zonker è un visconte e membro ereditario della Camera del Lord, ha capito qual è la cosa giusta da fare. 




9.2.25

I've got it!

TORNA COME OGNI domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau, questa volta con un tema interessante che unisce il pubblico al privato: l'AI. E l'idea che stiano per cambiare le cose non per ragioni tecnologiche ma per di modelli di business che diventano possibili.



2.2.25

Unsettling.

QUESTA DOMENICA GARRY B. Trudeau sfrutta lo spazio di Doonesbury e del suo "angolo della posta" (anzi, il "silo della posta") per tirare fuori due concetti: uno che Donald Trump ha commesso "uno stupro passato in giudicato. Proprio così, uno stupro!".  L'altro è che lui, Trudeau, non ha paura. Sia perché si è già scontrato con altri presidenti, sia perché ha la giustizia dalla sua, nel senso che la satira è protetta dalla Costituzione.

Il buon Trudeau sta prendendo la rincorsa? Il Washington Post lo terrà sulle sue pagine senza censure? Vedremo.



26.1.25

We are?

PROSEGUE COME OGNI domenica la narrazione di Doonesbury creato da Garry B. Trudeau. Più intimistico e giocoso, più legato alle storie delle nuove generazioni di personaggi.





19.1.25

Disgusting!

PIANO PIANO MA Doonesbury di Garry B. Trudeau finalmente c'è arrivato: torna la cronaca del presente e la vita riprende dal giorno dopo l'elezione. Questa domenica va finalmente in scena Donald Trump come presidente eletto, astioso, pericoloso e pronto a colpire sulla base di una apparente bizzosa arbitrarietà che però nasconde una sua ferrea logica. Nel Trumpverse, infatti, ha tutto senso e l'uomo è il re del suo regno. Cosa c'entriamo noi nel mezzo, però?

 



12.1.25

Which way is that?

INTERLOCUTORIO, INTIMISTA, QUASI distratto. Torna anche questa domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau ma fa un giro largo, in attesa di metabolizzare il futuro. Questa volta un passaggio tra generazioni e una fenomenale, strana coppia della vita. Chi l'avrebbe mai detto che Zonker avrebbe fatto l'imprenditore responsabile?




5.1.25

Uh... Tweak it?

COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. È la prima tavola dell'anno di una strip che è nata ufficialmente il 26 ottobre del 1970 ma che in realtà era già iniziata con Bull Tales le vignette di Trudeau pubblicate dal 1968 al 1970 sullo Yale Daily News, il giornale degli studenti di Yale. 

A voler fare i precisini, la prima tavola della domenica, che nelle funnies segue una traiettoria diversa dalle daily strips, è stata pubblicata il 21 marzo del 1971, quindi è relativamente più giovane (ma decisamente più longeva) di tutto il resto. Insomma, per dire: più di mezzo secolo. L'opera di una vita.  Che questa settimana marca un momento particolare, alludendo a un possibile cambio di sensibilità in America. Oppure no?



29.12.24

Mr. Boinks, I presume?

L'ULTIMA TAVOLA DELL'ANNO 2024 di Doonesbury presenta un angolo diverso, che da tempo mancava alla strip di Garry B. Trudeau. Questa domenica infatti ci si prepara a testimoniare un déjà-vu tragico e comico al tempo stesso, con una storia surreale di clown, auto e allegorie di cosa sia il mondo per Donald Trump, che tra pochi giorni diventa di nuovo il nuovo presidente degli Stati Uniti. E sotto sotto fa capolino anche Elon Musk.



22.12.24

Children? GOD, no!

COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury. E torna con la tecnica della forchetta di Garry B. Trudeau, che è dopotutto la sua cifra stilistica. In questo caso ci sono ovviamente non tanto gli auguri di Natale diretti a noi lettori (sarebbe poco elegante) bensì una rappresentazione degli auguri di Natale, pensata per farci capire che il mondo alternativo dove vivono i personaggi di Doonesbury è in sincrono con il nostro. Se ci pensate, è una specie di sit-com trasmessa in diretta, settimana dopo settimana (a lungo era giorno per giorno) con i personaggi che crescono e invecchiano, anche se non è necessario perché anzi, nei fumetti ai personaggi della serialità di solito accadeva il contrario. 

E poi c'è una battuta al vetriolo su figli e nipoti che si candida a essere forse la migliore battuta di Doonesbury degli ultimi anni (sicuramente del 2024). 

Considerando che c'è solo un'altra domenica prima della fine dell'anno, diciamo che sta chiudendo in bellezza.



15.12.24

Dad? Hello?

COME OGNI DOMENICA Doonesbury torna in versione natalizia e Garry B. Trudeau ci offre un ulteriore spaccato della vita del personaggio principale della sua strip: questa volta il tema è l'abbassamento dell'udito, tipico soprattutto nei maschi a quanto pare. E il suggerimento a ricorrere a un apparecchio acustico anche per preservare le funzioni cognitive. Non male.




9.12.24

You don't?

COME TUTTE LE domeniche torna Doonesbury di Garry B. Trudeau che questa volta sistema un po' di critica sociale alle ipocrisie del Paese, praticamente sassolini nella scarpa, in attesa di andare avanti con le elezioni presidenziali. Che sia sotto shock? Chissà.