31.1.08

Emozione Espresso

CON UN ABILE lavoro a quattro mani, Sandro Gilioli e Paolo Pontoniere pennellano un ritratto niente male di Steve Jobs sull'Espresso in edicola. E senza aver neanche avuto bisogno di leggere il mio piccolo tomo, Emozione Apple

27.1.08

25.1.08

1 down, 99 to go

ADESSO CHE È finita ufficialmente la stagione politica di Prodi (perché Prodi non penserà mica di continuare a fare politica e magari ricandidarsi di nuovo, eh?), ne rimangono pochi altri: Veltroni, D'Alema e - temo - ancora Rutelli nel centrosinistra, Berlusconi, Fini e Casini nel centrodestra. Più altri comprimari. Ecco, considerando che a breve per uno che vince ce ne sarà uno che perde, potremmo rapidamente ridurre la lista di altri due o quattro nomi. Se abbiamo fortuna, in meno di cinque anni sono fuori tutti e sei. E un paio di altre coppie di ambiziosi del sottobosco (Moratti e Formigoni, per dirne due?). Non so perché, ma non mi pare sia stata una "brutta settimana". Tranne che per quei sei più due che citavo prima: fossi loro sì che mi preoccuperei...

23.1.08

Web 20000.0

C'È ANCHE UNA fat-rete, una Internet di chi ha molti chili addosso. E non si vergogna. O meglio, che vive la sua condizione, blogga, naviga, esiste in un contesto anche digitale a sua misura. Insomma, leggetevi questo articolo del NTY.

22.1.08

Antica polemica

SE TENGO QUESTO posto da, vediamo un po', circa cinque anni e tre mesi, è perché mi diverto. Non per farci i soldi. E per questo non ho mai capito molto bene chi invece piazza i suoi begli annunci pubblicitari a margine. Non mi sembra faccia parte dello spirito del blog come fenomeno complessivo. Poi, ognuno ovviamente fa come gli pare. Però, chissà come mai, alla fine gli annunci sono sempre di quel genere lì...

Trent'anni di dibattito sulle pari opportunità vanificati da un centesimo di dollaro a visitatore.

21.1.08

Back home

SI È FATTO tardi a causa della nebbia su Milano, e così ieri non l'ho messa su per tempo. Ma la consueta tavola della domenica di Doonesbury, scritta e disegnata da Gary B. Trudeau, è sempre presente!

19.1.08

Leaving San Francisco

MANCANO POCHE ORE all'aereo. La transumanza verso l'Italia passando da Monaco di Baviera (con Lufthansa) sta per cominciare e come al solito la valigia scoppia di libri. Proviamo a tirare le somme: un bel Macworld, quello del 2008. La comunità i italiani che vengono qui diventa ogni anno più grande e l'attenzione che dedichiamo a questo evento è davvero significativa. Gli annunci sono di quelli che, nonostante parecchie critiche, lasceranno un segno in profondità. Un nuovo modo (per Apple) di concepire i portatili, i servizi e i prodotti senza fili (backup straordinario e tutti i film e telefilm in affitto con anche la rinnovata Apple Tv), la capacità di individuare i trend emergenti e saltarci sopra. I prossimi mesi saranno parecchio interessanti.

Beh, io vado a chiudere la valigia: ho un aereo che mi aspetta...

ps: tra le altre cose, oggi qui a San Francisco ricorre il diciottesimo anniversario dell'arrivo dei leoni marini al Pier 39: anche quest'anno parcheggiati mollemente sul K-Dock. Che animali meravigliosi!

13.1.08

Macworld

CI SIAMO, VADO. Ci si ribecca tutti a San Francisco, sotto il palco del Moscone Center.

11.1.08

Spirito di patata

SENTITA IN GIRO:

In Italia cerchiamo di farci il modello francese. La Francia si fa la modella italiana

Giovani, carpiati Autori

SIAMO ALLE PORTE coi sassi, come si dice. Settimana prossima, martedì per la precisione, c'è il keynote di Steve Jobs al Macworld di San Francisco. Io domenica, se ho finito quei sei o settemila articoli da fare, vado là. In prima fila (spero: dipende quanto uno corre veloce quando aprono le porte del salone al lato giornalisti, ci sono dei maledetti che vanno come schegge!) a raccogliere tutto quel che posso. E a smazzarmi tre o quattro articoli più la diretta "orale" tutto in due ore e mezza. Ne vedremo delle belle. Mi studieranno quelli della Specola, per capire come l'essere umano possa sottoporsi a tutti questi carpiati con allegra flessibilità part-time.

Sarà anche l'occasione per sperare che Emozione Apple, il best-seller del Giovane Autore frutto di un carpiato di insolita acrobatica durata, torni alla ribalta. Il libro ha già scritto tutto dentro: quel che accade martedì prossimo lo capite solo se lo leggete! Ecco, magari ne vendo altre cinque o sei copie e totalizzo finalmente un numero di lettori pari a quelli di Manzoni. E che cavolo: se uno vuole emergere, su 25 lettori ci potrà sperare, no?

Voi che avete blog e altro, spargete la voce, come faccio io. Si chiama lunga coda perché è lunga ma anche perché c'è il passaparola, no?

4.1.08

Macbook touch da 11 pollici

UN LETTORE DI ArsTechnica si butta a lavorare di Photoshop e mostra come potrebbe essere il Mac portatile ultrasottile e ultra-toccabile che verrà presentato (si dice) al Macworld tra poco più di una settimana. Interfaccia iPhone e processore Intel ultra-leggero.

Intanto, si scaldano i motori anche di quelli che dicono - come il New York Times [RegReq] - che potrebbe esserci una nuova Apple Tv con lettore Blu-ray a 399 dollari e si favoleggia sia di affitti di film in rete (il Financial Times qualche giorno fa lo dava per certo) che di un brevetto per un dock grazie al quale fisso e portatile diventerebbero una cosa sola (e il portatile peserebbe meno di un chilogrammo)...

Che faccio, brucio l'iMac?

3.1.08

Una comunicazione privata fatta in pubblico

APPREZZO SOPRA OGNI cosa la facilità di pensiero e di scrittura, oltre all'essere in qualche modo gatto sornione e polemico in televisione. E adesso anche la mancanza di alcuna speciale enfasi nella dieta speciale di Giuliano Ferrara, tra Natale e capodanno, ospitata anche sul blog di Christian. Me ne sono accorto adesso, tutto sommato come dev'essere. La lettura è gustosa e fa pensare che un blog di Ferrara, una sorta di diario aperto in cui si mostri il muoversi dei suoi processi mentali con un registro sempre più discorsivo e sempre meno giornalistico, sarebbe altrettanto gustoso.

2.1.08

Il fantastico caso del decoder per il digitale terrestre negli Usa

ALLORA, STANNO USCENDO le nuove normative negli Usa per quanto riguarda il passaggio della televisione dall'analogico al digitale (così si liberano un po' di frequenze e la qualità migliora e bla bla bla), che da quelle parti è fissato per il 17 febbraio 2009. Da noi è un po' più in là (lo ha deciso l'attuale ministro, fissando al 30 novembre 2012, su Wikipedia le altre date).

La cosa divertente è che anche negli Usa si parla di "incentivi" per spingere le famiglie a comprare i decoder che trasformano come d'incanto le tivù analogiche in apparecchi capaci di visualizzare la televisione digitale terrestre. Si parla di un incentivo da 40 dollari (sono circa 27 euro) per un prezzo complessivo del decoder di ben 70 dollari, cioè quasi 48 euro. Secondo voi il nostro decoder, quello prodotto dalle due aziende in bazzica per questo settore in Italia e di proprietà di-non-diciamo-chi, quanto costeranno senza incentivo? E a quanto ammonta l'incentivo?

Risposta: il primo incentivo nel 2004 con Gasparri era di 150 euro. Il decoder oggi costa tra i 70 e i 50 euro, all'epoca ne costava tra i 150 e i 200. Ma secondo i bene informati anche meno, tant'è che venivano regalati agli utenti e le varie Mediaworld l'incentivo se lo pappavano come iniezione di liquido almeno al 50%...

E siccome lo standard che abbiamo scelto noialtri unici sul pianeta non è il DVB ma è il DVB-MHP, anche nella quasi totalità dei televisori del "futuro" già dotati di decoder interno, lo dobbiamo comprare lo stesso...

E comunque, sarà l'età che rende brontoloni, ma la tivù digitale su quelle pippe di schermi Lcd e plasma da 30-40 pollici si vede proprio di merda

Si sono seduti su una miniera d'oro...

QUALCHE TELEFONATA DI auguri e qualche chiacchierata a destra e a manca, per darsi il buon anno e ripartire di slancio. E mettendo insieme un po' di chiacchierate si va solidificando una sensazione. Nintendo con il Wii, la console per videogiochi meno "hardcore" che si possa immaginare, si è letteralmente seduta su una miniera d'oro. Tra trentenni e quarantenni, infatti, la passione in famiglia, quando in salotto ci si ferma dopo pranzo e nessuno ha voglia di abbrutirsi guardando uno spettacolo televisivo, è spuntato quest'anno un nuovo protagonista. Altro che Playstation e Xbox - che fanno divertire solo una parte dei maschietti. Questo è il momento del Wii.

E il successo commerciale della Nintendo, che ha rivoluzionato il modo di concepire e interagire con/il videogioco, si sta trasformando in un caso sociale. Giocano le mamme, le fidanzate, le bambine, ma anche i nonni, gli amici più "restii", gli sfaccendati e quelli impegnati. È un divertimento completamente diverso da quello "hardcore", da espertoni, che si fa con la Playstation 3 o l'Xbox. Lì i videogiochi sono tosti, la grafica mozzafiato, l'azione difficilissima e molto di "genere". Se il videogioco sul tappeto del salotto fosse come un film, è difficile portare i diversi membri della famiglia a vedere il filmazzo di fantascienza spaziale oppure quello di guerra. Invece, il Wii è uno di quei film divertenti e innocui, che vanno bene per tutti. Unisce alla semplicità i comandi più straordinariamente innovativi che esistano sul mercato - hanno voglia a dire quelli di Sony che anche loro hanno l'interattività etc, è tutta un'altra cosa - e sostanzialmente basta il gioco "di serie" Wii Sports per divertirsi. Anzi, forse è più divertente quello, alla fine, di parecchi dei primi titoli usciti in questi 12 mesi, quando le terze parti ancora sottovalutavano l'impatto sul mercato del Wii e quindi non si impegnavano. Già i francesci di Ubisoft hanno fatto ammenda e hanno detto che "faranno di più", come quelli di EA, il colosso del videogame.

Quelli di Nintendo si sono quindi seduti su una miniera d'oro: vendono senza limiti, quante ne mettono nei negozi tante ne vendono. E anzi, hanno solo problemi di produzione e approvvigionamento. Senza contare che ci sono delle belle novità per allargare ancora di più l'interesse soprattutto del gentilsesso. Cosa c'è nel pentolone di Nintendo? Date un'occhiata al video qui sotto...