6.10.24

Aww... Poor guy.

SE DONALD TRUMP perdesse le elezioni, cosa potrebbe succedergli? Andare in prigione? Questa domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau mostra sia uno scenario surreale (la richiesta di attenuanti per via della demenza, la lista di parole inventate "Mi invento le migliori parole di sempre") che un aspetto tra le righe di Trump, cioè il tocco di simpatia da parte di Boopsie. 

È la chiave di lettura più profonda di Trump: l'empatia del narcisista. È "vero" nel suo essere falso, è schietto nel suo essere diretto, è genuino nel suo essere manipolatore, è ipnotico nel suo essere folle. Riesce a toccare, in qualche modo misterioso, l'animo di molte persone. È il potere del populismo.

  


29.9.24

Yup. Still possible.

COME TUTTE LE domeniche torna Doonesbury di Garry B. Trudeau che questa volta ci dimostra che i dibattiti educati sono sempre possibili: basta essere tutti d'accordo.


 

22.9.24

So this is retirement.

TORNA COME OGNI domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau. Una tavola sull'identità. Quella di Donald Trump, che fa della confusione e degli attacchi che mirano a sabotare l'identità altrui la chiave, ma c'è anche l'identità di Mike Doonesbury che si chiede se sia questo essere in pensione. E a me nessuno toglie dalla testa che forse la pensione di Doonesbury potrebbe essere qualcosa di più radicale che non una semplice trovata narrativa. È vero che Doonesbury (il fumetto) ha la caratteristica fra le altre di invecchiare assieme al suo autore e ai suoi lettori. Ma è anche vero che Trudeau ha 76 anni (è nato il 21 luglio del 1948) e forse, dopo aver lasciato sfumare le strisce giornaliere concentrandosi solo su quella domenicale (con la quale sta reinventando il modo di fare i fumetti per i giornali) e dopo vari iati, sta pensando di far festa e salutare tutti. O forse l'idea proprio non gli piace. Chissà.



15.9.24

Okay, I'll bite.

COME TUTTE LE domeniche torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. Questa settimana esplora il filone delle verità alternative, fake news e bugie vere e proprie. E la "realtà personale", la bolla che viene alimentata in maniera sistematica. È un fenomeno puramente meccanico dettato dagli algoritmi? Be', diciamo d no. La rappresentazione dello strato manipolatore viene fatta in maniera surreale (il call center di myFacts) ma è fin troppo realistica.



8.9.24

"America's Hitler!"

TORNA COME OGNI domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau che parte all'assalto di piatto con Donald Trump e con il suo partner nel ticket presidenziale: uno che ha dato nuova profondità alla definizione di voltagabbana: J.D. Vance.



1.9.24

Hi.

BENVENUTA A LILJA, trainer finlandese della mamma di Jeff che darà un bel filo da torcere a Jeff, mi sa tanto. Come ogni domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau porta avanti la vita dei suoi personaggi e anche un po' di contesto geopolitico, come la Nato che si è allargata attorno alla Russia. E intanto anche agosto è passato.



25.8.24

Don't need 'em. They're for losers.

DOONESBURY COME OGNI domenica. Questa volta è l'Antico Testamento secondo Donald Trump. Saranno due mesi interessanti (e poi vedremo). Daje Garry B. Trudeau. Daje.



18.8.24

Mike's summer daydream

TORNA COME OGNI domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau. E torna con questa spinta verso la pensione che fa pensare: che ne sarà di Doonesbury, l'unico fumetto al mondo che invecchia con il suo autore?



11.8.24

Oh, dear.

COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau, che tocca un punto chiave della storia di Donald Trump: la sua condanna. Nell'immaginario mondo del Red Rascal questo diventa un gustoso paradosso. Come al solito.



4.8.24

That is the question!

COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. Che ci regala ancora una volta una sua interessante elaborazione sul concetto di "verità" e "menzogna", oltre a introdurre una sorta di preparazione geologica a una nuova fase della vita dei suoi personaggi storici: la pensione. Il solito "doppio colpo" e un probabile percorso di preparazione al pensionamento di Doonesbury stessa che, ricordiamocelo, viene disegnata da Trudeau da 53 anni (55 se si considera il periodo 1968-1970 di Bull Tales). Ne avrà abbastanza? 



28.7.24

Think so?

MENTRE UN'ALTRA DOMENICA passa, Doonesbury di Garry B. Trudeau ci racconta un po' di storia personale del suo personaggio principale (è l'unico fumetto in cui i protagonisti invecchiano insieme a noi e poi vanno in pensione, a quanto pare) e di storia sociale ed economica, compreso i vantaggi dell'integrazione nel lavoro. Sempre ottimo Trudeau.




21.7.24

"Tell me about dictatoring."

IL FUORI SYNC tra le tavole di Doonesbury e la cronaca fa saltare le valutazioni dell'attentato a Donald Trump. Ma questa domenica Garry B. Trudeau però non ci fa mancare un interessante sviluppo: mentre i collaboratori di Trump vengono condannati uno dopo l'altro. Duke chiede a Trff di collaborare con la campagna dell'ex presidente. Interessante.



14.7.24

What's up, nephew?

LE TAVOLE DOMENICALI (che per Doonesbury sono diventate l'unica forma di daily strip) venivano preparate in anticipo. Alle volte settimane se non mesi in anticipo, in maniera tale da non creare problemi nella filiera dei quotidiani sui quali vengono pubblicate. 

Garry B. Trudeau da decenni ha imparato a bilanciare la cronaca e la satira politica con l'attenzione a non farsi travolgere dalla cronaca, sia ignorandola che cercando di seguirla troppo da vicini. Ma poi ci sono i momenti in cui la storia irrompe. Il tentato omicidio, sventato da un colpo di vento, all'ex presidente che corre per tornare ad esserlo. E l'opportunismo estremo di Trump nel cavalcarlo: con un lampo geniale, nonostante la ferita e il terrore di un attentato bloccato da pochi attimi. Donald Trump ha la capacità di trasformare l'evento in palcoscenico e seguire il suo istinto mediatico per avere lo scatto perfetto, che passerà alla storia. 




Cosa resta a Trudeau?  Questa domenica è fuori, perché ha una tavola dedicata alla dipendenza da smartphone e alle stupidaggini che si riversano nei nostri canali comunicativi (incluso un velato riferimento sempre a Trump, vero chiodo fisso in questa fase politica per Trudeau). Fortunato, poteva essere qualcosa di pesante su Trump, che sarebbe diventato di cattivo gusto, se non a rischio di essere ritirato. Ma dovremo aspettare un bel po' prima che il polverone si poggi e si veda cosa ne pensa veramente Trudeau di tutto questo. 




Intanto, questo è il fine settimana che passerà alla storia come il fine settimana in cui Donald Trump ha vinto le elezioni.

 

7.7.24

Everyone does, Jimmy.

COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. Con l'opportunità di vedere un altro spaccato della cultura popolare americana, i dissing (anzi, beef) tra star del rap. Non c'è Trump, per una volta. Ma vedrete che tornerà presto.

 

30.6.24

Mr. Trump?

TORNA COME OGNI domenica Doonesbury. La strip della domenica di Garry B. Trudeau viene preparata in anticipo e quindi è fuori fuoco rispetto alla cronaca dei giorni scorsi, cioè l'incontro-scontro Biden-Trump. Un incontro-scontro che ha mostrato come Biden sia in grado di fare il presidente ma non di correre per una campagna presidenziale. Quello dei democratici è un gran bel casino. Qui c'è invece un altro discorso, tutto dedicato alla situazione legale di Trump. 

Intanto, è evidente che l'ipotesi e l'orrore di un Trump II sia la spinta più grande per creare le premesse e quindi la realtà di un Trump II.



23.6.24

Lookin' good!

COME QUASI OGNI domenica torna Donald Trump, ormai personaggio fisso in un ocrtocircuito militante in vista delle prossime elezioni, di Doonesbury, la striscia politico-umoristica-sociale di Garry B. Trudeau. Gli sviluppi seguono la cronaca, riassumono la storia, preparano al futuro. Tanta roba.