VADO UN ATTIMO a Londra, ma non state in pena: torno domani pomeriggio... Si vola British Airways, così siamo sicuri che il saluto del capitano non lo capirà nessuno (vecchia battuta da addetti ai lavori, non vi preoccupate, poi mi passa).
29.4.08
28.4.08
Continental balla da sola + bye bye Tempelhof
I MOTIVI SONO sempre quelli, solo che l'interpretazione è esattamente l'opposta dell'ultima volta. Mentre Delta Air Lines e Northwest Airlines si sono fuse (cioè, Delta si è pappata Northwest) perché la recessione, il dollaro debole e il prezzo del petrolio bla bla bla, Continental ha appena annunciato che non si fonde con nessuno (neanche con United Airlines) proprio perché la recessione, il dollaro debole e il prezzo del petrolio bla bla bla e insomma io ballo da sola. Mah.
While some would prefer to see Continental pursue a merger, we strongly believe we have made the right decision -- one that is in the best interests of our stockholders, co-workers, customers and the communities we serve. Every U.S. carrier, including Continental, is under enormous pressure from record high fuel prices, a slowing U.S. economy and a weak dollar. In today's harsh environment, we must continue to adjust our business model to ensure we successfully navigate through these difficult times, so that in the future we can once again grow and prosper. As we take actions, we will communicate them to you as soon as possible. In the meantime, we must all continue to concentrate on what we do so well: delivering clean, safe and reliable air transportation every day. Even in these tough times, we have great strengths.
Intanto a Berlino il referendum cittadino per salvare l'aeroporto di Tempelhof - quello mitico del ponte aereo del 1848-49 che ha salvato la parte occidentale della città e che tanto è amato dai tedeschi di quella sponda - è fallito. Ha votato a favore del salvataggio il 22% degli aventi diritto, ma perché fosse valido ci voleva il 25% della popolazione. Quindi, a ottobre lo chiudono e fanno partire i lavori per il nuovo, unico aeroporto internazionale (Berlino, come retaggio di essere una "doppia città", ha quattro aeroporti, mica due come Milano). Tuttavia, di Tempelhof si salverà pur sempre il titanico terminal, il terzo più grande edificio a tutt'oggi esistente in Europa.
While some would prefer to see Continental pursue a merger, we strongly believe we have made the right decision -- one that is in the best interests of our stockholders, co-workers, customers and the communities we serve. Every U.S. carrier, including Continental, is under enormous pressure from record high fuel prices, a slowing U.S. economy and a weak dollar. In today's harsh environment, we must continue to adjust our business model to ensure we successfully navigate through these difficult times, so that in the future we can once again grow and prosper. As we take actions, we will communicate them to you as soon as possible. In the meantime, we must all continue to concentrate on what we do so well: delivering clean, safe and reliable air transportation every day. Even in these tough times, we have great strengths.
Intanto a Berlino il referendum cittadino per salvare l'aeroporto di Tempelhof - quello mitico del ponte aereo del 1848-49 che ha salvato la parte occidentale della città e che tanto è amato dai tedeschi di quella sponda - è fallito. Ha votato a favore del salvataggio il 22% degli aventi diritto, ma perché fosse valido ci voleva il 25% della popolazione. Quindi, a ottobre lo chiudono e fanno partire i lavori per il nuovo, unico aeroporto internazionale (Berlino, come retaggio di essere una "doppia città", ha quattro aeroporti, mica due come Milano). Tuttavia, di Tempelhof si salverà pur sempre il titanico terminal, il terzo più grande edificio a tutt'oggi esistente in Europa.
27.4.08
Drop outs
ANCHE BILL GATES, come Steve Jobs, non si è laureato. E anche Bill Gates, come Steve Jobs, è tornato a fare il discorso ai laureati della sua università perché ha fatto una pila di soldi. Vabbé, Steve Jobs non era iscritto a Stanford. Bill invece Gates aveva iniziato proprio ad Harvard. E la differenza è forte: molti più soldi e molta, molta più retorica. Qui i video dei dieci minuti di speech.
3G
DICE CHE IL nuovo iPhone, quello Umts, NON sarà nero (quello era un fake) ma esce a luglio lo stesso...
The first thing people will notice: the 2nd gen iPhone will be about the same size and shape as the first gen.
It will, of course, have 3G. And proper GPS!
The battery is (still) not removable.
The phone itself will be slightly thicker than the first gen device.
The headphone jack will no longer be recessed, and will finally be flush with the body.
The device itself uses roughly the same size and resolution screen as the first generation product.
No solid word on battery life or storage capacity.
The first thing people will notice: the 2nd gen iPhone will be about the same size and shape as the first gen.
It will, of course, have 3G. And proper GPS!
The battery is (still) not removable.
The phone itself will be slightly thicker than the first gen device.
The headphone jack will no longer be recessed, and will finally be flush with the body.
The device itself uses roughly the same size and resolution screen as the first generation product.
No solid word on battery life or storage capacity.
Domenica a scuola con Doonesbury
È stato bellissimo, purtroppo...
DI SOLITO DICO: guardate che correttezza verso i clienti, questi americani, quando le loro compagnie aeree falliscono. Vedrete che per Alitalia non sarà così. Loro, gli americani, fanno i comunicati sul sito web, si scusano, si preoccupano dei clienti. Lo capisci che chi paga lì ha i suoi diritti garantiti dal mercato e dalla concorrenza.
Beh, alle volte però 'sti americani un po' esagerano. Vedi il caso di Eos Airlines, la start-up del 2004 nata con sei Boeing 757-200 per fare voli "all business class" da Londra a New York JFK e andata oggi in chapter 11. Colpa del prezzo del petrolio ma anche della cattiva situazione del credito. Insomma, se ne vanno a ramengo pure loro. Con un messaggio in cui, però, si sono lasciati un po' prendere la mano. Manco ci scopassero, coi clienti...
To Our Valued Guests,
The relationship we have is very special. You have shown a true appreciation for the commitment and service that defines Eos Class and it has always been our pleasure to deliver Eos Class service to you. The sense of camaraderie and level of engagement we've developed together transcends the traditional airline space.
Our unique relationship makes it all the more difficult to share with you the news that Eos has filed for bankruptcy in the U.S. Bankruptcy Court in the Southern District of New York.
A suo tempo regalavano anche iPod a chi volava con loro: chissà se adesso li consegneranno...
Beh, alle volte però 'sti americani un po' esagerano. Vedi il caso di Eos Airlines, la start-up del 2004 nata con sei Boeing 757-200 per fare voli "all business class" da Londra a New York JFK e andata oggi in chapter 11. Colpa del prezzo del petrolio ma anche della cattiva situazione del credito. Insomma, se ne vanno a ramengo pure loro. Con un messaggio in cui, però, si sono lasciati un po' prendere la mano. Manco ci scopassero, coi clienti...
To Our Valued Guests,
The relationship we have is very special. You have shown a true appreciation for the commitment and service that defines Eos Class and it has always been our pleasure to deliver Eos Class service to you. The sense of camaraderie and level of engagement we've developed together transcends the traditional airline space.
Our unique relationship makes it all the more difficult to share with you the news that Eos has filed for bankruptcy in the U.S. Bankruptcy Court in the Southern District of New York.
A suo tempo regalavano anche iPod a chi volava con loro: chissà se adesso li consegneranno...
26.4.08
Desculpa, una pregunta...
MA COME MAI, se abbiamo votato quasi quindici giorni fa, ancora non hanno sciolto le camere, chiamato le nuove, formato il governo e via dicendo? Non è un problema di anzianità dei parlamentari che non sono stati rieletti e che vogliono la pensione, perché: 1) la precedente legislatura è iniziata il 28 aprile 2006, da due anni, e 2) invece ci vogliono due anni, sei mesi e un giorno (29 ottobre 2008, per dire), ai fini della pensione "minima". Quindi, che problema c'è? Tiriamo fuori i risultati finali, le liste di sicuramente eletti, i dati dei vari seggi e poi facciamo questo nuovo parlamento e questo nuovo governo? O è il ballottaggio a Roma che blocca tutto? Il primo giorno di scuola dovrebbe essere il 29 aprile. Come mai?
Ps: la precedente legislatura, la numero XV, è durata ben 726 giorni: la più breve della storia Repubblicana. Comprese quelle dei governicchi Dc-Pli-Pri-Psdi, per dire. Poi, dicono, i tempi nuovi...
Ps: la precedente legislatura, la numero XV, è durata ben 726 giorni: la più breve della storia Repubblicana. Comprese quelle dei governicchi Dc-Pli-Pri-Psdi, per dire. Poi, dicono, i tempi nuovi...
25.4.08
Il libro delle schiscette
IN GIAPPONE SI fanno così: artisticamente. Si chiamano "Bento" e sono le nostre gavette o - dicono i lombardi - le schiscette. Le scatole per il cibo, insomma. Risalgono al periodo Kamakura (1185–1333), sono eleganti, frutto di quella passione per le cose ben fatte che caratterizza i giapponesi. Christopher D. Salyers ha scritto questo piccolo libro, che ho intenzione di procurarmi quanto prima con la prossima spedizione via Amazon Usa, intitolato: Face Food: The Visual Creativity of Japanese Bento Boxes.
Poi, se volete e tanto per restare in argomento "scatole con cibo dentro", ricordo al mondo che esiste anche un fantastico sito (su Internet c'è proprio di tutto!) in cui gli appassionati per la gioia di grandi e piccini fotografano a diecimila metri di quota lo scarno pasto che le compagnie aeree gli rifilano. Visti gli aerei che ho preso in questi ultimi otto anni, non stupitevi se il Wii Fit dice che sono fuori forma. In finis, un fan di Luca Sofri e Matteo Bordone gli dedica una "compilation" di Bento-cover (pensa te...).
Poi, se volete e tanto per restare in argomento "scatole con cibo dentro", ricordo al mondo che esiste anche un fantastico sito (su Internet c'è proprio di tutto!) in cui gli appassionati per la gioia di grandi e piccini fotografano a diecimila metri di quota lo scarno pasto che le compagnie aeree gli rifilano. Visti gli aerei che ho preso in questi ultimi otto anni, non stupitevi se il Wii Fit dice che sono fuori forma. In finis, un fan di Luca Sofri e Matteo Bordone gli dedica una "compilation" di Bento-cover (pensa te...).
Gruppi di acquisto per Mac
SE SIETE UTENTI Mac e volete acquistare un quantitativo ingente di software a un prezzo risibile, fate un salto qui e leggete anche questo. Con 64,99 dollari se ne risparmiano fino a 409. I software sono: Hazel, Art Text, MenuCalendarClock for iCal, Leap, StoryMill, Typinator, DvdRemaster, Soundstudio, BannerZest e Parallels Desktop. Più gente compra e più sale il livello di sconto, "sbloccando" i software più costosi del pacchetto.
24.4.08
Uomini in forma - Il Men's Health de noartri
È ARRIVATO IL sospirato Wii Fit, lo strumento definitivo per trasformare il pelandrone Giovane Autore (e il suo cicciotto avatar Mii) in uno smilzo e scattante delfino.
Quindi, mentre voi ponteggiate e chissà cos'altro fate, qui tutta vita sana: ci si fletterà e si salterà in maniera postmoderna di fronte allo schermo tivù, in precario equilibrio sul piccolo strumento di bilanciamento, per raggiungere una massa corporea esemplare. L'obiettivo di lungo periodo cade a settembre: un uomo nuovo, per la gioia di grandi e piccini!
Quindi, mentre voi ponteggiate e chissà cos'altro fate, qui tutta vita sana: ci si fletterà e si salterà in maniera postmoderna di fronte allo schermo tivù, in precario equilibrio sul piccolo strumento di bilanciamento, per raggiungere una massa corporea esemplare. L'obiettivo di lungo periodo cade a settembre: un uomo nuovo, per la gioia di grandi e piccini!
Compagnie aeree a scuola da Apple
CASOMAI NON VE ne foste accorti, c'è crisi nel mondo dell'aviazione civile. A parte Alitalia, che era in crisi anche quando le cose andavano bene, il prezzo del petrolio e una serie di altri fattori - tra i quali la crisi economica negli Usa - stanno cominciando a mietere vittime: fallimenti, consolidamenti e in prospettiva, con l'accordo Open Skies sopra l'Atlantico, competizione ancor più spietata. Fioriscono i consigli su come fare a ritornare alla profittabilità. Tim Beyers ci prova suggerendo di guardare chi ha lavorato sul proprio brand e sulla qualità del servizio e dell'esperienza oltre che sui risultati (straordinari questo trimestre) di prodotti e catena di negozi retail: Apple.
Money Quote: Airlines have arrived at an inflection point. Either they'll (1) scale back their operations so completely as to offer little more than a high-speed bus ride or (2) figure out how to earn more from what they have.
I'm strongly in favor of option 2. To get there, carriers need to start thinking more like retailers -- Apple, specifically.
Retailers and airlines have more in common than we think. They certainly measure success similarly. Airlines distill revenue and expenses into available seat miles, or ASM, which isn't much different from square footage. The goal for each is to maximize profit from each unit of space where selling occurs.
No one in the retail world benefits from this formula more than the Mac's daddy. Here's why:
A) Embrace the simple. Apple Store employees carry wireless checkout devices and can email your receipt. The result? More revenue and more time for customer service.
B) Experience is everything. Glass cases? That's soooo Best Buy. Apple encourages customers to try its on-display products. Play with them, even. Artificial barriers to buying -- e.g., how do I know if I'll really like this? -- are thereby removed and more buying occurs.
That's what carriers need: more buying. One way to get it is by offering in-flight upgrades. United Airlines could offer this on long-distance flights when its Economy Plus cabin has available seats.
Money Quote: Airlines have arrived at an inflection point. Either they'll (1) scale back their operations so completely as to offer little more than a high-speed bus ride or (2) figure out how to earn more from what they have.
I'm strongly in favor of option 2. To get there, carriers need to start thinking more like retailers -- Apple, specifically.
Retailers and airlines have more in common than we think. They certainly measure success similarly. Airlines distill revenue and expenses into available seat miles, or ASM, which isn't much different from square footage. The goal for each is to maximize profit from each unit of space where selling occurs.
No one in the retail world benefits from this formula more than the Mac's daddy. Here's why:
A) Embrace the simple. Apple Store employees carry wireless checkout devices and can email your receipt. The result? More revenue and more time for customer service.
B) Experience is everything. Glass cases? That's soooo Best Buy. Apple encourages customers to try its on-display products. Play with them, even. Artificial barriers to buying -- e.g., how do I know if I'll really like this? -- are thereby removed and more buying occurs.
That's what carriers need: more buying. One way to get it is by offering in-flight upgrades. United Airlines could offer this on long-distance flights when its Economy Plus cabin has available seats.
23.4.08
Se lo meritano...
SI CHIACCHIERA PARECCHIO di Microsoft in questi giorni, e dei fantastici inviti ai blogger per "comunicare orizzontalmente", e di Al Gore che viene in Italia e parlerà solo con i blogger, e stasera l'Infedele e bla bla bla i soliti noti. Beh, ricordate questo spot di Microsoft? Eh, la vita... è bella perché è varia e cangianate
21.4.08
La via della spada e il canone dell'estetica
DA MOLTI ANNI leggo e rileggo Yukio Mishima. Lo so, è una tendenza estetizzante e se vogliamo anche un po' decadente. E lui poi è il meno giapponese tra gli autori giapponesi contemporanei. E il più inquietante, per molti versi. Comunque, non lo avevo mai visto. Ora che l'ho veduto ho scoperto che parla anche un discreto inglese (anche se diseguale), considerando la generazione a cui appartiene.
Attenzione, principia i' curturale...
L'Associazione Arci Varieazioni di Milano insieme ad Anonima Teatro Lab propone il cine-concerto "La Felicità" Sab, 26/04/2008 - 21:30 alla Scighera di Milano. È richiesta l'iscrizione Arci.
"La Felicità" è una vera perla del cinema muto. E' un rarissimo film comico sovietico realizzato nel 1934 da Alexander Medvedkin. Il gruppo "Lab" ha deciso di mettere in musica queste immagini; la musica del trio Anonima Teatro & Lab spazia dal rock al jazz e all'elettronica senza mai farsi incastrare in un genere. Coinvolge e cattura sia negli allunghi frenetici che nei momenti di rarefazione e sospensione musicale.
Io non ci vado neanche se mi legano a un trattore, ma sai mai che a qualcuno interessi...
Ah, quasi dimenticavo: il bigino della trama:
"La felicità", narra le vicissitudini di Khmyr, goffo contadino in cerca di una realizzazione economica e sociale. Vittima di un proprietario terriero e delle autorità militari e religiose pre-rivoluzionarie, una volta instaurato il regime comunista troverà la felicità lavorando in un kolkoze.
"La Felicità" è una vera perla del cinema muto. E' un rarissimo film comico sovietico realizzato nel 1934 da Alexander Medvedkin. Il gruppo "Lab" ha deciso di mettere in musica queste immagini; la musica del trio Anonima Teatro & Lab spazia dal rock al jazz e all'elettronica senza mai farsi incastrare in un genere. Coinvolge e cattura sia negli allunghi frenetici che nei momenti di rarefazione e sospensione musicale.
Io non ci vado neanche se mi legano a un trattore, ma sai mai che a qualcuno interessi...
Ah, quasi dimenticavo: il bigino della trama:
"La felicità", narra le vicissitudini di Khmyr, goffo contadino in cerca di una realizzazione economica e sociale. Vittima di un proprietario terriero e delle autorità militari e religiose pre-rivoluzionarie, una volta instaurato il regime comunista troverà la felicità lavorando in un kolkoze.
Alitalia, ballando sulla tolda del Titanic
FORSE HO CAPITO male io e questo è davvero il momento del rilancio di Alitalia. Come spiegare altrimenti la bella festa promozionale del "nuovo" volo Fiumicino-Los Angeles al Flight Path Learning Center dell'aeroporto californiano? Chi c'era racconta di buon cibo, buona birra Peroni, biglietti aerei omaggio ai partecipanti (it's all about business, baby) e un manager in carica della sede americana della compagnia di bandiera che avrebbe detto che l'attuale situazione della compagnia è tale che si meriterebbe un posto al Jerry Springer Show. Il JS Show è, per usare un eufemismo, il luogo caciaro di elezione per dare spazio alle famiglie disfunzionali...
Money Quote: It was a surreal event; like hanging out on the Titanic while half the ship is already under water.
A proposito di Berlusconi, neo-vincitore delle elezioni e deciso (in campagna elettorale) a bloccare la vendita di Alitalia ad Air France/Klm - proprio come volevano i sindacati e gli agitati "stakeholder" di Malpensa, il blogger chiosa:
See, [Berlusconi now] is starting to change his tune. You know what’ll happen next. He’ll get a couple of concessions and then he’ll let AF/KL buy the airline. Then he’ll try and look like a hero even though he’s doing nothing good.
I guess I should be happy about this. When AF/KL is allowed to take them over, it’ll probably mean I’ll have to find another “Worst Airline Ever” to pick on. I’m just going to enjoy this for now.
Ah, il badge di Worst Airline Ever da un bel po' di tempo secondo Cranky Flier ce l'ha Alitalia...
Money Quote: It was a surreal event; like hanging out on the Titanic while half the ship is already under water.
A proposito di Berlusconi, neo-vincitore delle elezioni e deciso (in campagna elettorale) a bloccare la vendita di Alitalia ad Air France/Klm - proprio come volevano i sindacati e gli agitati "stakeholder" di Malpensa, il blogger chiosa:
See, [Berlusconi now] is starting to change his tune. You know what’ll happen next. He’ll get a couple of concessions and then he’ll let AF/KL buy the airline. Then he’ll try and look like a hero even though he’s doing nothing good.
I guess I should be happy about this. When AF/KL is allowed to take them over, it’ll probably mean I’ll have to find another “Worst Airline Ever” to pick on. I’m just going to enjoy this for now.
Ah, il badge di Worst Airline Ever da un bel po' di tempo secondo Cranky Flier ce l'ha Alitalia...
The Forbidden Kingdom
ADESSO ASPETTIAMO DI vedere cosa succede al botteghino. Il film è uscito: The Forbidden Kingdom è indubitabilmente un polpettone di action movie pieno di kung fu e tenuto insieme da una trama super-complicata a parole e alquanto lineare nei fatti. Non c'è niente di speciale in questo. Però speriamo che vada bene. Perché il film è il sogno degli appassionati di attori che si dedicano alle arti marziali e segna l'incontro - per la prima volta in trent'anni - delle due leggende Jackie Chan e Jet Li. Tanto è purista nell'uso delle arti marziali il secondo quanto è clownesco e buffone il primo. E in questo primo film l'accento è spostato più sulla "strada di Chan" che non sulla "strada di Li".
Però, se il filmetto - che comunque è un piccolo, ambizioso film girato in Cina con una regia piatta e dialoghi interminabili oltreché semi-incomprensibili con la loquela distorta dall'accento americano asiatico dei due protagonisti - riesce a raccattare abbastanza soldini al botteghino, ne fanno un altro. E questa volta, secondo me, seguendo più la "strada di Li". Che potrebbe anche riservare qualche bella sorpresa...
Temo però che qui abbiano pasticciato un po' troppo e che ci sia chi si aspetta di trovare un nuovo Hero di Zhang Yimou. Ecco, non è decisamente il caso. Anzi, direi che siamo abbastanza lontani. Quindi, ci sta anche che il secondo tempo dell'incontro di una vita non si farà mai. Una ragione in più per andare a vedere questo The Forbidden Kingdom, quando arriverà in Italia...
Però, se il filmetto - che comunque è un piccolo, ambizioso film girato in Cina con una regia piatta e dialoghi interminabili oltreché semi-incomprensibili con la loquela distorta dall'accento americano asiatico dei due protagonisti - riesce a raccattare abbastanza soldini al botteghino, ne fanno un altro. E questa volta, secondo me, seguendo più la "strada di Li". Che potrebbe anche riservare qualche bella sorpresa...
Temo però che qui abbiano pasticciato un po' troppo e che ci sia chi si aspetta di trovare un nuovo Hero di Zhang Yimou. Ecco, non è decisamente il caso. Anzi, direi che siamo abbastanza lontani. Quindi, ci sta anche che il secondo tempo dell'incontro di una vita non si farà mai. Una ragione in più per andare a vedere questo The Forbidden Kingdom, quando arriverà in Italia...
20.4.08
Terminal-ly hill
PARE CHE LA querelle del nuovo Terminal 5 sia andata oltre le più pessimistiche aspettative. Anche quelle musicali...
Domenica di Gary B. Trudeau
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago...
PARE CHE IN Corea del Sud per una donna sia più facile fare l'astronauta che non il manager in azienda...
Ps: non resisto alla tentazione. La citazione biblica del cammello, del ricco e della cruna dell'ago soffre di un divertente errore di traduzione dei Vangeli. In pratica, per colpa di una lettura sbagliata nella prima versione in ebraico di Matteo, la parola gomena (gamta) si è trasformata in un improbabile cammello (gamal). Oltre ad essere più "logica" (una gomena è pur sempre un cavo, ma di spessore molto più grande di quello del filo che passa usualmente nella cruna dell'ago), la parabola era anche ben contestualizzata, dato che si rivolgeva ai pescatori del lago di Tiberiade, avvezzi come tutti i marinai all'uso anche delle gomene. L'equivoco permane anche nella versione greca dei Vangeli, con la "grossa fune", "kamilos" (da cui forse il genovese camallo, colui che muove appunto le funi e le gomene portuali), che suona alquanto simile a cammello, cioè "kamelos".
Lo so, sa di piccolo predicozzo; ma visto che è domenica direi che ci può stare...
Ps: non resisto alla tentazione. La citazione biblica del cammello, del ricco e della cruna dell'ago soffre di un divertente errore di traduzione dei Vangeli. In pratica, per colpa di una lettura sbagliata nella prima versione in ebraico di Matteo, la parola gomena (gamta) si è trasformata in un improbabile cammello (gamal). Oltre ad essere più "logica" (una gomena è pur sempre un cavo, ma di spessore molto più grande di quello del filo che passa usualmente nella cruna dell'ago), la parabola era anche ben contestualizzata, dato che si rivolgeva ai pescatori del lago di Tiberiade, avvezzi come tutti i marinai all'uso anche delle gomene. L'equivoco permane anche nella versione greca dei Vangeli, con la "grossa fune", "kamilos" (da cui forse il genovese camallo, colui che muove appunto le funi e le gomene portuali), che suona alquanto simile a cammello, cioè "kamelos".
Lo so, sa di piccolo predicozzo; ma visto che è domenica direi che ci può stare...
19.4.08
"I was selling airplanes"
QUANDO IL FATTORE umano conta: il racconto di uno dei piloti collaudatori del Boeing 707. Come fare a impressionare la Iata e i potenziali clienti...
Se invece avete voglia di guardare il pranzo di nuovo dopo averlo mangiato, immaginatevi accanto al pilota di questo decollo dimostrativo: niente flap, massima velocità di terra e a bassa, e poi "going vertical"...
Se invece avete voglia di guardare il pranzo di nuovo dopo averlo mangiato, immaginatevi accanto al pilota di questo decollo dimostrativo: niente flap, massima velocità di terra e a bassa, e poi "going vertical"...
18.4.08
Omaggio alle voci e allo spirito di Lupin e Zazà
ROBERTO DEL GIUDICE ed Enzo Consoli, due straordinari attori e soprattutto doppiatori italiani che hanno dato vita (voce) a Lupin III e Koichi Zenigata, non ci sono più. Sono scomparsi entrambi nel 2007. Qui sotto, grazie agli appassionati italiani e a YouTube, due omaggi al ruolo che li ha resi importanti per tantissimi uomini e donne che ieri erano bambini.
Enzo Consoli (intervistato dall'ispettore Zenigata!!!)
Roberto Del Giudice (intervistato da Lupin III...)
(Qui la seconda parte)
Enzo Consoli (intervistato dall'ispettore Zenigata!!!)
Roberto Del Giudice (intervistato da Lupin III...)
(Qui la seconda parte)
Il dato oggettivo
PASSATA L'ELEZIONE, È arrivato il momento dell'interpretazione. Scrivo solo ora perché ero rimasto affascinato e incantato a seguire in televisione e leggere sui giornali le vicissitudini dei coraggiosi che stanno saltando rapidi sul carro dei vincitori. Spettacolo che soprattutto alla Rai assume sempre contorni fiabeschi, con giornaliste di verde vestite che si collegano dal profondo Nord durante i Tg, per dire...
Ma non voglio mancare di segnalare quanto segue. Da lunedì si va infatti avanti a paginate e paginate di interpretazioni dei numeri. Le elezioni non sono statistica, sono metriche assolute, perché rispecchiano il dato totale, anziché un campione della popolazione. Un po' come guardare una cartina dell'Italia in scala 1:1: per aprirla ci vuole un tavolo grande come il Paese stesso. Quindi dovrebbero essere abbastanza facili da capire e da interpretare. Dopotutto, c'è tutto nei numeri, che sono "dati" (nel senso di "dare") perché oggettivi, assoluti, proprio quelli. Insomma, non c'è niente da discutere. No? A quanto pare no, perché - al di là della triviale scelta del presidente del consiglio - se si dibatte tanto sui risultati vuol dire che non c'è unicità di vedute sui "dati" e sul loro significato.
Beh, se la ridda di interpretazioni vi sta un po' facendo pensare e tentennare, con tutti che dicono un po' tutto, vorrei richiamare questa mia piccola cosa circa il significato che viene attribuito ai "dati oggettivi", anche qui metriche assolute e non statistiche, in un altro settore. Cambiate i protagonisti, e vedrete che il parallelo è meno astratto di quanto non sembri.
Ma non voglio mancare di segnalare quanto segue. Da lunedì si va infatti avanti a paginate e paginate di interpretazioni dei numeri. Le elezioni non sono statistica, sono metriche assolute, perché rispecchiano il dato totale, anziché un campione della popolazione. Un po' come guardare una cartina dell'Italia in scala 1:1: per aprirla ci vuole un tavolo grande come il Paese stesso. Quindi dovrebbero essere abbastanza facili da capire e da interpretare. Dopotutto, c'è tutto nei numeri, che sono "dati" (nel senso di "dare") perché oggettivi, assoluti, proprio quelli. Insomma, non c'è niente da discutere. No? A quanto pare no, perché - al di là della triviale scelta del presidente del consiglio - se si dibatte tanto sui risultati vuol dire che non c'è unicità di vedute sui "dati" e sul loro significato.
Beh, se la ridda di interpretazioni vi sta un po' facendo pensare e tentennare, con tutti che dicono un po' tutto, vorrei richiamare questa mia piccola cosa circa il significato che viene attribuito ai "dati oggettivi", anche qui metriche assolute e non statistiche, in un altro settore. Cambiate i protagonisti, e vedrete che il parallelo è meno astratto di quanto non sembri.
Cose da fare
DUNQUE, SICCOME STO per fare il "carpiato rapido e invisibile, proprio come un sommergibile" (la rima è intenzionale), cazzeggio guardando altre cose. E mi sono reso conto di aver lasciato indietro qualcuna delle mie ossessioni monomaniache. Quindi, dovrei riprendere nei prossimi giorni il discorso per quanto attiene i tram di Milano, che avevo iniziato qui e proseguito qui. Comunque, cliccando sulla tag Train, escono fuori anche tutte le altre cose collegate all'argomento (dopotutto, questo è lo scopo di avere le tag o "etichette" sul proprio blog, no?). Adesso, confortato dall'idea di aver cazzeggiato per un quarto d'ora dietro a una delle mie plurime ossessioni monomaniacali, posso fare un altro po' di "spinning carpiatico". Saludos...
Ps: per mettere in fila i carpiati nella vita di un Giovane Autore, ovviamente le tag aiutano...
Ps: per mettere in fila i carpiati nella vita di un Giovane Autore, ovviamente le tag aiutano...
17.4.08
Ehi, dov'è finito l'ammmore?
SECONDO DAVID LEONHARDT del New York Times, i soldi dopotutto possono fare la felicità. Nell'affermare questa idea, in realtà il giornalista attacca un'antica forma di senso comune (i soldi non fanno la felicità) che poi ha preso forma scientifica con il nome di "paradosso di Easterlin". Il paradosso è nato dagli studi dell'economista dell'università della Pennsylvania omonimo culminati nel 1974 con una ricerca in cui si afferma che, superato il livello di sussistenza, in realtà più soldi non rendono più felici.
Money Quote: To put it in today’s terms, owning an iPod doesn’t make you happier, because you then want an iPod Touch. Relative income — how much you make compared with others around you — mattered far more than absolute income, Mr. Easterlin wrote.
Another Money Quote: To see what they mean, take a look at the map that accompanies this column. It’s based on Gallup polls done around the world, and it clearly shows that life satisfaction is highest in the richest countries. The residents of these countries seem to understand that they have it pretty good, whether or not they own an iPod Touch.
Nella cartina (sempre del NYT), c'è la dimostrazione empirica che in realtà i soldi fanno la felicità. E la salute? E l'ammmore? Non contano più niente?
Money Quote: To put it in today’s terms, owning an iPod doesn’t make you happier, because you then want an iPod Touch. Relative income — how much you make compared with others around you — mattered far more than absolute income, Mr. Easterlin wrote.
Another Money Quote: To see what they mean, take a look at the map that accompanies this column. It’s based on Gallup polls done around the world, and it clearly shows that life satisfaction is highest in the richest countries. The residents of these countries seem to understand that they have it pretty good, whether or not they own an iPod Touch.
Nella cartina (sempre del NYT), c'è la dimostrazione empirica che in realtà i soldi fanno la felicità. E la salute? E l'ammmore? Non contano più niente?
15.4.08
Battlestar Galactica Final
NON SO QUANTI di voi se ne sono accorti, ma su Sci-Fi Channel (ci vuole la televisione attaccata a un'antenna posta negli Stati Uniti oppure un buon collegamento Internet e software P2P adeguato) è ripartita Battlestar Galactica. È la quarta ed ultima stagione, come annunciato dagli autori. E dopo il prologo in formato film per la tv, cioè Razor, che non aveva poi emozionato tantissimo, va detto che i primi due episodi appena trasmessi (sono in ritardo a segnalare perché la prima settimana ero a Berlino) sono partiti letteralmente con il botto. Da vedere...
Ghe pensi mi
''Saranno coperti i servizi passeggeri di Alitalia. Prendo in mano la situazione. Tutto il necessario perché la compagnia di bandiera funzioni e resti a supporto del turismo e dell'economia italiana sarà fatto''. Lo ha affermato stamattina Silvio Berlusconi leader vincente del Pdl in onda in diretta alla trasmissione 'Radio Anch'io'.
Ps: in serata poi Berlusconi ha aggiunto che "entro un mese" ci sarà la famigerata cordata tutta italiana. Stiamo a vedere: chi deve lavorare alla cosa, secondo me ancora non lo sa se ce la fa...
L'ultimo numero di Monocle appena uscito si fa dire da persone differenti la cifra necessaria a far ripartire Alitalia: Luca Peviani (partner di P&G, società di gestione hedge fund) dice che "serve meno di un miliardo di euro per rimettere in piedi Alitalia"; Yan Dercoles (analista di Oddo et Cie) sostiene invece che per ristrutturare Alitalia "servirebbero 1,5 miliardi di euro nei prossimi due anni e per svilupparla ce ne vorrebbero altri due".
Invece Alessandro Capuano, analista di IG Markets e terzo uomo del mini sondaggio, non si sbilancia su numeri e sostiene che sarebbe "scioccato se qualcun altro [rispetto ad AirFrance-Klm) si facesse avanti con una offerta".
Ps: in serata poi Berlusconi ha aggiunto che "entro un mese" ci sarà la famigerata cordata tutta italiana. Stiamo a vedere: chi deve lavorare alla cosa, secondo me ancora non lo sa se ce la fa...
L'ultimo numero di Monocle appena uscito si fa dire da persone differenti la cifra necessaria a far ripartire Alitalia: Luca Peviani (partner di P&G, società di gestione hedge fund) dice che "serve meno di un miliardo di euro per rimettere in piedi Alitalia"; Yan Dercoles (analista di Oddo et Cie) sostiene invece che per ristrutturare Alitalia "servirebbero 1,5 miliardi di euro nei prossimi due anni e per svilupparla ce ne vorrebbero altri due".
Invece Alessandro Capuano, analista di IG Markets e terzo uomo del mini sondaggio, non si sbilancia su numeri e sostiene che sarebbe "scioccato se qualcun altro [rispetto ad AirFrance-Klm) si facesse avanti con una offerta".
Chi l'ha visto?
DEL REMAKE AMATORIALE di Atlas Ufo Robot, opera titanica di ultratrentenni super-nostalgici, non si hanno più notizie da tempo. Che fine ha fatto?
Ps: Ok, sono vivi e lottano insieme a noi. Sono qui, e qui. Ma perché non ci dicono quando saranno pronti? Intanto, il nuovo trailer.
Ps: Ok, sono vivi e lottano insieme a noi. Sono qui, e qui. Ma perché non ci dicono quando saranno pronti? Intanto, il nuovo trailer.
14.4.08
Lamù (Urusei Yatsura)
ATARU MOROBOSHI È uno dei personaggi più riusciti di sempre. Non solo della storia dei manga-anime. Più di Homer Simpson, sicuramente. Ma più - anche - di molti fantaccini che girano nelle produzioni televisive "reali". (Tra le altre cose, il suo compleanno ovviamente "letterario" era ieri, il 13 di aprile).
Lamù (Urusei Yatsura)
Rumiko Takahashi
1978 – 1987 manga (34 o 48 volumi)
14 ottobre 1981 – 19 marzo 1986 (195 puntate)
Bonus:
A proposito di Lamù/Lum:
Lum's name, character and...ahem, proportions were mostly based upon Agnes Lum, a Sino-American bikini supermodel who was popular in Japan during the mid-1970's
Lamù (Urusei Yatsura)
Rumiko Takahashi
1978 – 1987 manga (34 o 48 volumi)
14 ottobre 1981 – 19 marzo 1986 (195 puntate)
Bonus:
A proposito di Lamù/Lum:
Lum's name, character and...ahem, proportions were mostly based upon Agnes Lum, a Sino-American bikini supermodel who was popular in Japan during the mid-1970's
Naïve
COSA MEGLIO DI una signora americana che scopre la geografia per allietare i nostri stereotipi sugli Usa?
Money Quote: And here’s a question I just answered: Where do Caucasians come from? The Caucasian Republics of Georgia, Armenia and Azerbaijan comprise more than 50 ethnic groups, all in a region not much bigger than Florida. The Caucasus Mountains cradle the area (aha!) which, until the early 1990s, was part of the United Socialist Soviet Republic.
For the first time in my life, geography seems interesting. And you bet I can find the Caucasus Mountains on my niece’s beach ball.
Money Quote: And here’s a question I just answered: Where do Caucasians come from? The Caucasian Republics of Georgia, Armenia and Azerbaijan comprise more than 50 ethnic groups, all in a region not much bigger than Florida. The Caucasus Mountains cradle the area (aha!) which, until the early 1990s, was part of the United Socialist Soviet Republic.
For the first time in my life, geography seems interesting. And you bet I can find the Caucasus Mountains on my niece’s beach ball.
Don't you forget about me
È TEMPO DI voltarsi e ricordare cosa ci siamo lasciati dietro, per capire dove vogliamo andare.
Il tramonto di Wal-Mart
WAL-MART HA cambiato il commercio al dettaglio: ha abbassato radicalmente i prezzi dei beni di consumo, calmierando l'inflazione negli Usa e dando una spinta ai consumi delle famiglie americane ma facendo anche accelerare il trasferimento della produzione in Asia e mettendo fuori mercato (e fatto chiudere) decine di migliaia di piccoli negozi. Oggi però il colosso dell'Arkansas comincia a scivolare. Le cause? Internet con la sua capacità di trovare prodotti più economici, certo, ma anche una differente epoca che vuole una immagine "diversa" e meno "cattiva" delle aziende, migliori servizi e più esclusività anche negli acquisti più mondani stanno lentamente mettendo fuori mercato Wal-Mart. Il Wall Street Journal indaga.
Money Quote: "For the first time in a long time, quality has a chance to gain on price," says Lee Peterson, a vice president at WD Partners, an Ohio brand-consulting firm.
Now, the big-name brands that fueled Wal-Mart's climb to the top are forging exclusive distribution deals with other retailers or working to reduce their reliance on its stores.
Money Quote: "For the first time in a long time, quality has a chance to gain on price," says Lee Peterson, a vice president at WD Partners, an Ohio brand-consulting firm.
Now, the big-name brands that fueled Wal-Mart's climb to the top are forging exclusive distribution deals with other retailers or working to reduce their reliance on its stores.
13.4.08
Tre più sei uguale... uno
PARE PROPRIO CHE ci siamo, lunedì o al massimo martedì Delta Air Lines annuncerà il matrimonio con Northwest Airlines. Si tratta di un evento importante, perché le due compagnie lo pianificavano da lungo tempo (il collasso del mercato, come si è visto con i vari fallimenti, avevano fatto saltare l'annuncio un mese fa) e la loro fusione porterà a una nuova prima compagnia nel mercato.
Delta oggi è la seconda compagnia al mondo per dimensioni (ha 451 aerei che volano su 332 destinazioni in 57 paesi, è l'unica "grande" americana a volare in Africa, ha trasportato 119 milioni di persone nel 2005), la terza per fatturato su passeggeri al miglio (l'indice economico di redditività standard del settore), mentre per utili operativi è la sesta al mondo.
Northwest è invece la sesta sia dal punto di vista nazionale che internazionale per fatturato su passeggeri al miglio, trasporta più passeggeri di tutte le altre grandi americane sul Pacifico (ha 343 apparecchi con cui vola su 255 destinazioni), è andata in Chapter 11 da cui è emersa il 31 maggio dell'anno scorso; Delta invece c'è andata il 14 settembre 2005 (per la prima volta nella sua storia) con 20,5 miliardi di debiti e ne è uscita il 30 aprile del 2007 e da agosto il suo Ceo è Richard Anderson, ex amministratore delegato di Northwest.
Per riuscire a finalizzare la fusione, entrambe le compagnie hanno dovuto faticare non poco con i rispettivi sindacati dei piloti. La notizia è uscita poco fa sul Financial Times.
A questo punto, come mi spiega l'amico Fabio, Continental Airlines (la quinta al mondo, che in pratica aveva il veto di Northwest, proprietaria delle azioni goldenshare che adesso verranno riacquistate da Continental) si smarca e diventa l'obiettivo a brevissimo di United Airlines (la seconda al mondo dopo American Airlines e davanti a Delta) con cui da tempo si fa il filo. Ne stanno per succedere di cose...
Delta oggi è la seconda compagnia al mondo per dimensioni (ha 451 aerei che volano su 332 destinazioni in 57 paesi, è l'unica "grande" americana a volare in Africa, ha trasportato 119 milioni di persone nel 2005), la terza per fatturato su passeggeri al miglio (l'indice economico di redditività standard del settore), mentre per utili operativi è la sesta al mondo.
Northwest è invece la sesta sia dal punto di vista nazionale che internazionale per fatturato su passeggeri al miglio, trasporta più passeggeri di tutte le altre grandi americane sul Pacifico (ha 343 apparecchi con cui vola su 255 destinazioni), è andata in Chapter 11 da cui è emersa il 31 maggio dell'anno scorso; Delta invece c'è andata il 14 settembre 2005 (per la prima volta nella sua storia) con 20,5 miliardi di debiti e ne è uscita il 30 aprile del 2007 e da agosto il suo Ceo è Richard Anderson, ex amministratore delegato di Northwest.
Per riuscire a finalizzare la fusione, entrambe le compagnie hanno dovuto faticare non poco con i rispettivi sindacati dei piloti. La notizia è uscita poco fa sul Financial Times.
A questo punto, come mi spiega l'amico Fabio, Continental Airlines (la quinta al mondo, che in pratica aveva il veto di Northwest, proprietaria delle azioni goldenshare che adesso verranno riacquistate da Continental) si smarca e diventa l'obiettivo a brevissimo di United Airlines (la seconda al mondo dopo American Airlines e davanti a Delta) con cui da tempo si fa il filo. Ne stanno per succedere di cose...
NBC 2.0 - MILF Island
30 ROCK HA assunto un ruolo-chiave nella programmazione televisiva americana, perché è sostanzialmente il telefilm che mantiene in vita il genere comico-satira di costume. La protagonista, nonché autrice della serie, è Tina Fey, opposta a un brillante - al limite del geniale - Alec Baldwin. Nell'episodio andato in onda l'altro giorno, fa la sua comparsa il reality game "MILF Island", programma di punta (virtuale) della NBC parodiata dalla sit-com. MILF, per chi non fosse addentro a queste cose, è l'acronimo di "Mothers I'd like to (have sex with)", una variazione del genere pornografico di un certo successo perché offre speranza e lavoro alle attrici over-30.
Nella storia del telefilm al super-volgarissimo-cialtronesco-per-minorenni-brufolosi spettacolo televisivo vanno gli entusiasmi del vicepresidente Jack Donaghy (Baldwin) e della redazione del programma diretto da Liz Lemon (Tina Fey), che invece ne è scandalizzata e si rifiuta di collaborarci. Però, durante l'episodio di 30 Rock, le lotte e gli scontri sul lavoro sono condotti con i criteri e le bassezze che vengono specularmente presentati dallo show virtuale, metafora della "televisione cattiva maestra quotidiana" di tutto il mondo Occidentale.
Ecco. 30 Rock, che non ho la più pallida idea se sia trasmesso su una qualche televisione nostrana a pagamento o no, è comunque un brillante esempio di sit-com che noialtri tristemente non riusciamo neanche a immaginare, non dico produrre. Perché?
Nella storia del telefilm al super-volgarissimo-cialtronesco-per-minorenni-brufolosi spettacolo televisivo vanno gli entusiasmi del vicepresidente Jack Donaghy (Baldwin) e della redazione del programma diretto da Liz Lemon (Tina Fey), che invece ne è scandalizzata e si rifiuta di collaborarci. Però, durante l'episodio di 30 Rock, le lotte e gli scontri sul lavoro sono condotti con i criteri e le bassezze che vengono specularmente presentati dallo show virtuale, metafora della "televisione cattiva maestra quotidiana" di tutto il mondo Occidentale.
Ecco. 30 Rock, che non ho la più pallida idea se sia trasmesso su una qualche televisione nostrana a pagamento o no, è comunque un brillante esempio di sit-com che noialtri tristemente non riusciamo neanche a immaginare, non dico produrre. Perché?
12.4.08
All'osso del problema
SECONDI I SINDACATI del settore aeronautico civile americano, che non sono esattamente come i nostri in termini di forza e litigiosità, il futuro è fosco, il traffico aereo incasinato, i voli cancellati in crescita e i fallimenti in aumento. Tutto per via di scelte profondamente sbagliate delle compagnie aree: l'outsourcing di servizi al cliente e manutenzione, in buona sostanza, e le avventate fusioni (come quella in ponte Delta-Northwest).
Money quote: "Airlines are increasingly outsourcing critical aspects of their maintenance programs, replacing customer service representatives with computers and failing to provide passengers with the service they pay for.
The airline industry is providing the worst customer service in its history after slashing jobs and cutting employee wages. Consumer complaints were up 60 percent last year, and more than a quarter of all flights experienced delays. This is all occurring while executives at major airlines are considering mergers to create even larger, more unmanageable carriers, producing bigger headaches for passengers.
The Machinists Union is urging executives at all airlines to refocus their efforts to provide superior safety and customer service to passengers. This industry is in chaos and senseless mergers will only make things worse."
Money quote: "Airlines are increasingly outsourcing critical aspects of their maintenance programs, replacing customer service representatives with computers and failing to provide passengers with the service they pay for.
The airline industry is providing the worst customer service in its history after slashing jobs and cutting employee wages. Consumer complaints were up 60 percent last year, and more than a quarter of all flights experienced delays. This is all occurring while executives at major airlines are considering mergers to create even larger, more unmanageable carriers, producing bigger headaches for passengers.
The Machinists Union is urging executives at all airlines to refocus their efforts to provide superior safety and customer service to passengers. This industry is in chaos and senseless mergers will only make things worse."
Uéb tù dot ziro
ECCOLA QUI, La grande festa della rete
Non c'è più religione...
ADESSO SALTA FUORI che Bella ciao, la canzone partigiana "dolce e triste" (per i rossi e duri c'era Fischia il vento), in realtà è una melodia Klezmer - Yiddish...
Money quote: E' stata scritta tante volte, la "vera storia di Bella ciao". Ma Fausto Giovannardi, ingegnere a Borgo San Lorenzo e turista per caso a Parigi, ha scoperto un tassello importante: già nel 1919 il ritornello della canzone era suonato e inciso a New York. "Come poi sia arrivato in Italia - dice l'ingegnere - non è dato sapere. Forse l'ha portato un emigrante italiano tornato dagli Stati Uniti. Con quel cd in mano, copia dell'incisione del 1919, mi sono dato da fare e ho trovato un aiuto prezioso da parte di tanti docenti inglesi e americani. Martin Schwartz dell'università della California a Berkeley mi ha spiegato che la melodia di Koilen ha un distinto suono russo ed è forse originata da una canzone folk yiddish. Rod Hamilton, della The British Library di Londra sostiene che Mishka Ziganoff era un ebreo originario dell'est Europa, probabilmente russo e la canzone Koilen è una versione della canzone yiddish "Dus Zekele Koilen", una piccola borsa di carbone, di cui esistono almeno due registrazioni, una del 1921 di Abraham Moskowitz e una del 1922 di Morris Goldstein.
Money quote: E' stata scritta tante volte, la "vera storia di Bella ciao". Ma Fausto Giovannardi, ingegnere a Borgo San Lorenzo e turista per caso a Parigi, ha scoperto un tassello importante: già nel 1919 il ritornello della canzone era suonato e inciso a New York. "Come poi sia arrivato in Italia - dice l'ingegnere - non è dato sapere. Forse l'ha portato un emigrante italiano tornato dagli Stati Uniti. Con quel cd in mano, copia dell'incisione del 1919, mi sono dato da fare e ho trovato un aiuto prezioso da parte di tanti docenti inglesi e americani. Martin Schwartz dell'università della California a Berkeley mi ha spiegato che la melodia di Koilen ha un distinto suono russo ed è forse originata da una canzone folk yiddish. Rod Hamilton, della The British Library di Londra sostiene che Mishka Ziganoff era un ebreo originario dell'est Europa, probabilmente russo e la canzone Koilen è una versione della canzone yiddish "Dus Zekele Koilen", una piccola borsa di carbone, di cui esistono almeno due registrazioni, una del 1921 di Abraham Moskowitz e una del 1922 di Morris Goldstein.
11.4.08
Houston, abbiamo un problema
SEMBRA UNA TELENOVELA, ma in realtà è un problema che sta crescendo fin troppo velocemente. Open Sky darà la mazzata finale, secondo me.
Oggi, ad esempio, se n'è andata in Chapter 11 - l'amministrazione controllata Usa - anche la Frontier Airlines, low cost di stanza a Denver. Continuano a volare ma la pressione dei debiti è stata troppo forte. Lo slogan della compagnia, che vola con 62 Airbus (A318-19-20) è A Whole Different Animal. Mica tanto...
Qui (tra poco) un articolo di Alfonso Bianchi sul fenomeno, in cui compare anche il "vostro sempre vostro" in qualità di esperto. E per non essere da meno, anche il master in giornalismo della Statale di Milano cita il Posto di Antonio
Ps: sono tornato ieri sera tardi da Berlino via Zurigo. Mica male gli svizzerotti di Swiss. E quello di Zurigo è anche un gran bell'aeroporto. Più avanti ve lo faccio vedere...
Oggi, ad esempio, se n'è andata in Chapter 11 - l'amministrazione controllata Usa - anche la Frontier Airlines, low cost di stanza a Denver. Continuano a volare ma la pressione dei debiti è stata troppo forte. Lo slogan della compagnia, che vola con 62 Airbus (A318-19-20) è A Whole Different Animal. Mica tanto...
Qui (tra poco) un articolo di Alfonso Bianchi sul fenomeno, in cui compare anche il "vostro sempre vostro" in qualità di esperto. E per non essere da meno, anche il master in giornalismo della Statale di Milano cita il Posto di Antonio
Ps: sono tornato ieri sera tardi da Berlino via Zurigo. Mica male gli svizzerotti di Swiss. E quello di Zurigo è anche un gran bell'aeroporto. Più avanti ve lo faccio vedere...
Goldrake, trent'anni fa come fosse ieri l'altro.
9.4.08
Happy birthday, Los Angeles City Hall
COMPIE 80 ANNI il palazzo del Comune di Los Angeles. Il cemento con il quale è stato fabbricato contiene sabbia proveniente da ciascuna delle 58 contee dello stato e l'acqua dalle 21 missioni. È un'icona di cui si è impadronita anche Hollywood: durante la Guerra dei Mondi venne distrutto, per Superman divenne invece la sede del The Daily Planet dove lavoravano i giornalisti Lois Lane e Clark Kent mentre Dragnet, la mitica serie televisiva degli anni Settanta, ci aveva piazzato Friday.
Meraviglia dell'ingegneria, ognuno dei suoi 38 piani è isolato dagli altri con uno spessore flessibile che permette, in caso di terremoto, di comprimere o espandere la struttura, in maniera simile a come fanno le vertebre della spina dorsale. Il lavoro è frutto delle matite di John Parkinson, John C. Austin e Albert C. Martin, e venne completato nell'aprile del 1928. L'ispirazione per la forma della torre viene dalle ricostruzioni del Mausoleo di Alicarnasso della Grecia classica (analogamente a quanto è stato fatto anche per lo Shrine of Remembrance di Melbourne in Austrialia), una delle Sette Meraviglie del mondo allora conosciuto. Il City Hall è stato per lungo tempo il palazzo più alto della downtown di Los Angeles, e tuttora è la struttura isolata dal suolo più alta al mondo. Qui un altro po' di fatti curiosi
Meraviglia dell'ingegneria, ognuno dei suoi 38 piani è isolato dagli altri con uno spessore flessibile che permette, in caso di terremoto, di comprimere o espandere la struttura, in maniera simile a come fanno le vertebre della spina dorsale. Il lavoro è frutto delle matite di John Parkinson, John C. Austin e Albert C. Martin, e venne completato nell'aprile del 1928. L'ispirazione per la forma della torre viene dalle ricostruzioni del Mausoleo di Alicarnasso della Grecia classica (analogamente a quanto è stato fatto anche per lo Shrine of Remembrance di Melbourne in Austrialia), una delle Sette Meraviglie del mondo allora conosciuto. Il City Hall è stato per lungo tempo il palazzo più alto della downtown di Los Angeles, e tuttora è la struttura isolata dal suolo più alta al mondo. Qui un altro po' di fatti curiosi
Oh no, not again!
STA DIVENTANDO DIVERTENTE come un documentario sulla chirurgia toracica. Anche Oasis Hong Kong Airlines, una low cost nata nel febbraio del 2005 dalla mente creativa del reverendo Raymond C. Lee e sua moglie Priscilla H. Lee, è andata, L'abbiamo persa. Aveva tariffe super aggressive (Hong Kong-Londra a 93 euro più tasse), volava dal delta del fiume delle Perle sino in Canada e in Europa a Londra, aveva due 747 ex Singapore Airlines e tre 747 ex All Nippon Airways.
Aveva anche vinto una bella serie di premi, tra cui nel 2007 quello di "World’s Leading New Airline" e "Asia's Leading Budget/No Frills Airline". Avevano ritardato la quotazione in Borsa e invece pianificavano di comprarsi dieci altri aerei entro il 2009 e altri dieci per il 2010. Adesso i liquidatori sono alla ricerca di un compratore.
Aveva anche vinto una bella serie di premi, tra cui nel 2007 quello di "World’s Leading New Airline" e "Asia's Leading Budget/No Frills Airline". Avevano ritardato la quotazione in Borsa e invece pianificavano di comprarsi dieci altri aerei entro il 2009 e altri dieci per il 2010. Adesso i liquidatori sono alla ricerca di un compratore.
Profondo Alitalia
UNA DOVEROSA PREMESSA, Gianni Dragoni, collega di stanza alla redazione romana del Sole, è un mito. E il dossier che ha curato sulla storia e le sventure di Alitalia, una lettura imprescindibile.
Inchiesta 1 / Il dossier degli errori. Con Adr fratelli-coltelli
Inchiesta 2 / Gli sprechi del cargo: 180 piloti per 5 aerei
Inchiesta 3 / Alitalia: tutte le nozze fallite dal 1993 fino ad oggi
Money quote: Tra le due compagnie fu esaminata la posibilità di un pagamento non in denaro, ma con azioni Klm, che avrebbe reso meno pesante l'impatto sui conti degli olandesi. Mengozzi ne parlò in via informale con i consiglieri di Alitalia (...).
Prevalse l'orientamento al pagamento cash: il 31 gennaio gli olandesi fecero un bonifico da 171.486.778,39 euro, che si aggiunse ai 100 milioni trattenuti in banca da Alitalia dalla fine del 1999, con gli interessi.
Quel pagamento ha mandato in profondo rosso il bilancio Klm. E ha accelerato i colloqui per una fusione tra olandesi e francesi, annunciata nel settembre 2003 e realizzata dopo sei mesi, lasciando con un palmo di naso l'Alitalia. Che, se avesse accettato un pagamento in azioni Klm – come ebbe a rammaricarsi più tardi Mengozzi – si sarebbe poi trovata in una posizione più favorevole nelle alleanze. Perché avrebbe avuto automaticamente una quota tra il 5 e il 10% della nuova Air France-Klm dopo la fusione.
Inchiesta 1 / Il dossier degli errori. Con Adr fratelli-coltelli
Inchiesta 2 / Gli sprechi del cargo: 180 piloti per 5 aerei
Inchiesta 3 / Alitalia: tutte le nozze fallite dal 1993 fino ad oggi
Money quote: Tra le due compagnie fu esaminata la posibilità di un pagamento non in denaro, ma con azioni Klm, che avrebbe reso meno pesante l'impatto sui conti degli olandesi. Mengozzi ne parlò in via informale con i consiglieri di Alitalia (...).
Prevalse l'orientamento al pagamento cash: il 31 gennaio gli olandesi fecero un bonifico da 171.486.778,39 euro, che si aggiunse ai 100 milioni trattenuti in banca da Alitalia dalla fine del 1999, con gli interessi.
Quel pagamento ha mandato in profondo rosso il bilancio Klm. E ha accelerato i colloqui per una fusione tra olandesi e francesi, annunciata nel settembre 2003 e realizzata dopo sei mesi, lasciando con un palmo di naso l'Alitalia. Che, se avesse accettato un pagamento in azioni Klm – come ebbe a rammaricarsi più tardi Mengozzi – si sarebbe poi trovata in una posizione più favorevole nelle alleanze. Perché avrebbe avuto automaticamente una quota tra il 5 e il 10% della nuova Air France-Klm dopo la fusione.
Compagnie aeree da tenere d'occhio...
FABIO MI SEGNALA questo interessante pezzo del Wall Street Journal, da cui si evince che il Senato americano ha lasciato decadere un decreto nel 2006 che garantiva la protezione di chi avesse comprato biglietti aerei ancora inutilizzati di una compagnia nel frattempo fallita. In pratica, si devono ricomprare i biglietti o quasi.
"We didn't have a code-share relationship of any kind with any of these airlines, so anything we do to offer people a discount is basically out of the 'goodness of our hearts,' " Mr. Wagner said. "Any discount we give is revenue lost, and we won't be getting anything out of their bankruptcies. So in a $100-a-barrel oil environment, anything that any airline does is generous."
Ma è interessante il boxino del WSJ, che segnala le compagnie "andate" ultimamente (ci mette anche Maxjet Airways, deceduta a Natale, e la morente Champion Air), e soprattutto le "andanti". Tipo: Alitalia, Frontier Airlines, ExpressJet, Sun Country. Alitalia è la prima perché sono andati in ordine alfabetico, vero?
Addenda: stasera dopocena all'hotel Steigenberger di Berlino dove mi trovo adesso (bello ma il servizio è solo pretenzioso, da evitare visti anche i costi della connessione WiFi), chiacchieravo con una persona che lavora per una media azienda tecnologica marchigiana. E le chiedevo, tra le altre cose, cosa facciano precisamente gli addetti al controllo di gestione aziendale, i fantastici "controller". Appurato che fanno un lavoro fondamentale per l'operatività "sana" di un'azienda (verificano che il fatturato rispetto al budget stanziato e agli obiettivi siano congrui, cioè che non si vada in rosso), le chiedevo anche se secondo lei Alitalia ce li ha, questi benedetti controller. Con mia sorpresa, la risposta è stata: "Mi sa tanto di no".
"We didn't have a code-share relationship of any kind with any of these airlines, so anything we do to offer people a discount is basically out of the 'goodness of our hearts,' " Mr. Wagner said. "Any discount we give is revenue lost, and we won't be getting anything out of their bankruptcies. So in a $100-a-barrel oil environment, anything that any airline does is generous."
Ma è interessante il boxino del WSJ, che segnala le compagnie "andate" ultimamente (ci mette anche Maxjet Airways, deceduta a Natale, e la morente Champion Air), e soprattutto le "andanti". Tipo: Alitalia, Frontier Airlines, ExpressJet, Sun Country. Alitalia è la prima perché sono andati in ordine alfabetico, vero?
Addenda: stasera dopocena all'hotel Steigenberger di Berlino dove mi trovo adesso (bello ma il servizio è solo pretenzioso, da evitare visti anche i costi della connessione WiFi), chiacchieravo con una persona che lavora per una media azienda tecnologica marchigiana. E le chiedevo, tra le altre cose, cosa facciano precisamente gli addetti al controllo di gestione aziendale, i fantastici "controller". Appurato che fanno un lavoro fondamentale per l'operatività "sana" di un'azienda (verificano che il fatturato rispetto al budget stanziato e agli obiettivi siano congrui, cioè che non si vada in rosso), le chiedevo anche se secondo lei Alitalia ce li ha, questi benedetti controller. Con mia sorpresa, la risposta è stata: "Mi sa tanto di no".
A zoro, ma scendi da quela màghina...
IL SUBLIME INCONTRA l'ineffabile... (e nella prospettiva di una convergenza onirica, tocca universi semantici finora sconosciuti)
(Stiamo sfiorando il situazionismo e il citazionismo puro: Berlino non è abbastanza lontana)
(Stiamo sfiorando il situazionismo e il citazionismo puro: Berlino non è abbastanza lontana)
7.4.08
Torno subito
VADO UN ATTIMO a Berlino, una cosa veloce, praticamente un incontro, un mezzo aperitivo e poi rientro (in realtà torno giovedì, ma fa più figo dare l'idea del viaggio-lampo). L'unica cosa un po' scomoda è che da Milano non ci sono voli diretti - con l'eccezione delle low cost.
Quindi, la mitologica e rediviva Swiss International Air Lines mi trasborda a Zurigo e da lì faccio un secondo salto fino alla capitale tedesca. Partendo da Malpensa. In pratica, va via mezza giornata...
Così vedremo come sta la vecchia "Mal pensata" (me lo descriveva così il direttore di scalo di Melbourne, qualche anno fa, in italiano) adesso che tutti sono scappati. E com'è l'aeroporto di Zurigo, numero sei tra i migliori aeroporti del mondo secondo SkyTrax e che io non ho mai visto sinora.
Quindi, la mitologica e rediviva Swiss International Air Lines mi trasborda a Zurigo e da lì faccio un secondo salto fino alla capitale tedesca. Partendo da Malpensa. In pratica, va via mezza giornata...
Così vedremo come sta la vecchia "Mal pensata" (me lo descriveva così il direttore di scalo di Melbourne, qualche anno fa, in italiano) adesso che tutti sono scappati. E com'è l'aeroporto di Zurigo, numero sei tra i migliori aeroporti del mondo secondo SkyTrax e che io non ho mai visto sinora.
6.4.08
Si fa presto a dire "fallimento"...
DUNQUE: VEDIAMO DI fare un po' il punto della situazione. Oggi è domenica 6 aprile, siamo alla fine della settimana numero 14 dell'anno. Poco più di un trimestre. Sino a questo momento il mercato mondiale delle compagnie aeree ci ha regalato le seguenti emozioni:
- Japan Asia Airways - fondata come sussidiaria della JAL per volare sino a Taiwan senza innervosire i cinesi, è stata riassorbita dalla stessa JAL il 31 marzo per ridurre i costi e grazie al fatto che JAL è privatizzata e quindi Tokio non imbarazzava più Pechino volando su Taipei.
- Coast Air - aerolinea regionale fondata a Avaldsnes, in Norvegia, nel 1986. Il 23 gennaio ha fatto la bancarotta e adesso non è più chiaro se volano ancora oppure sono fermi. Comunque, sono cotti.
- Adam Air - nata nel 2003 a Jakarta, in Indonesia, il 18 marzo del 2008 ha fatto festa nonostante il modello di business a metà fra low cost e low fare. Era molto sicura sino a quando non ha infilato una serie di drammatici incidenti
- GB Airways - franchise della British Airways, ma fondata nel 1931 come Gibraltar Airways, è stata acquistata da easyJet nel gennaio del 2008, ridotta a un lumicino.
- NAC Air - aerolinea regionale canadese nata nel 2000, al cento per cento posseduta da First NAtions (società di capitali delle popolazioni canadesi originali), ha fatto festa per un totale collasso economico il 13 gennaio 2008
- Aloha Airlines - base a Honolulu, nata nel 1946, è collassata per quanto riguarda il trasporto passeggeri il 31 marzo 2008, causa la competizione dei prezzi al ribasso di go! e per l'aumento del prezzo del petrolio
- ATA Airlines - low cost americana con base a Chicago, alle Hawaii e a Oakland, non ce l'ha più fatta il 2 aprile 2008, arrendendosi alla procedura fallimentare.
- Big Sky Airlines - aerolinea regionale nata nel 1978, ha chiuso baracca e burattini (soprattutto i voli per il commuting in dieci città) l'8 marzo 2008
- Skybus Airlines - aerolinea ultra low cost con base nell'Ohio, costava talmente poco che non ci guadagnava niente e il 4 aprile 2008, quattro anni circa dopo l'inizio delle attività, le ha definitivamente chiuse.
- Japan Asia Airways - fondata come sussidiaria della JAL per volare sino a Taiwan senza innervosire i cinesi, è stata riassorbita dalla stessa JAL il 31 marzo per ridurre i costi e grazie al fatto che JAL è privatizzata e quindi Tokio non imbarazzava più Pechino volando su Taipei.
- Coast Air - aerolinea regionale fondata a Avaldsnes, in Norvegia, nel 1986. Il 23 gennaio ha fatto la bancarotta e adesso non è più chiaro se volano ancora oppure sono fermi. Comunque, sono cotti.
- Adam Air - nata nel 2003 a Jakarta, in Indonesia, il 18 marzo del 2008 ha fatto festa nonostante il modello di business a metà fra low cost e low fare. Era molto sicura sino a quando non ha infilato una serie di drammatici incidenti
- GB Airways - franchise della British Airways, ma fondata nel 1931 come Gibraltar Airways, è stata acquistata da easyJet nel gennaio del 2008, ridotta a un lumicino.
- NAC Air - aerolinea regionale canadese nata nel 2000, al cento per cento posseduta da First NAtions (società di capitali delle popolazioni canadesi originali), ha fatto festa per un totale collasso economico il 13 gennaio 2008
- Aloha Airlines - base a Honolulu, nata nel 1946, è collassata per quanto riguarda il trasporto passeggeri il 31 marzo 2008, causa la competizione dei prezzi al ribasso di go! e per l'aumento del prezzo del petrolio
- ATA Airlines - low cost americana con base a Chicago, alle Hawaii e a Oakland, non ce l'ha più fatta il 2 aprile 2008, arrendendosi alla procedura fallimentare.
- Big Sky Airlines - aerolinea regionale nata nel 1978, ha chiuso baracca e burattini (soprattutto i voli per il commuting in dieci città) l'8 marzo 2008
- Skybus Airlines - aerolinea ultra low cost con base nell'Ohio, costava talmente poco che non ci guadagnava niente e il 4 aprile 2008, quattro anni circa dopo l'inizio delle attività, le ha definitivamente chiuse.
5.4.08
Storia e letteratura
QUANDO L'ARTE INCONTRA la cronaca:
Bye bye, Skybus
DICEVAMO: È UN momento particolarmente poco positivo per l'aeronautica civile. L'anno scorso ci sono stati un po' di consolidamenti (negli Usa) e adesso vanno fuori mercato quelle compagnie meno aggressive, più deboli o che non riescono a reggere la competizione sui prezzi considerando anche il crescente costo del carburante.
Insomma, per farla breve, anche Skybus se n'è andata a ramengo. Solito messaggio sul sito web, e anche la low cost dell'Ohio modellata sull'esempio di Ryanair (che faceva volare una flotta di 12 A319 con altri 63 in ordine per 3,7 miliardi di dollari oramai andati in cavalleria) chiude con 450 dipendenti che fanno festa definitivamente.
Money quote: Skybus struggled to overcome the combination of rising jet fuel costs and a slowing economic environment. These two issues proved to be insurmountable for a new carrier.
We deeply regret the impact this decision will have on our employees and their families, customers, vendors, suppliers, airport officials and others in the cities in which we have operated. Our financial condition is such that our Board of Directors felt it had no choice but to cease operations.
Passengers holding reservations for Skybus flights scheduled to depart on or after Saturday, April 5, 2008 should contact their credit card companies to arrange to apply for a refund. More information for customers and others will be made available on the Skybus web site (www.skybus.com) as it becomes available.
All flights for Friday, April 4 will be completed. Passengers holding reservations on flights for Friday, April 4 should check in for their flight at a Skybus kiosk at the airport instead of the Skybus website.
Ps: il sito di Alitalia sarà la prima cosa che non aggiorneranno più...
Insomma, per farla breve, anche Skybus se n'è andata a ramengo. Solito messaggio sul sito web, e anche la low cost dell'Ohio modellata sull'esempio di Ryanair (che faceva volare una flotta di 12 A319 con altri 63 in ordine per 3,7 miliardi di dollari oramai andati in cavalleria) chiude con 450 dipendenti che fanno festa definitivamente.
Money quote: Skybus struggled to overcome the combination of rising jet fuel costs and a slowing economic environment. These two issues proved to be insurmountable for a new carrier.
We deeply regret the impact this decision will have on our employees and their families, customers, vendors, suppliers, airport officials and others in the cities in which we have operated. Our financial condition is such that our Board of Directors felt it had no choice but to cease operations.
Passengers holding reservations for Skybus flights scheduled to depart on or after Saturday, April 5, 2008 should contact their credit card companies to arrange to apply for a refund. More information for customers and others will be made available on the Skybus web site (www.skybus.com) as it becomes available.
All flights for Friday, April 4 will be completed. Passengers holding reservations on flights for Friday, April 4 should check in for their flight at a Skybus kiosk at the airport instead of the Skybus website.
Ps: il sito di Alitalia sarà la prima cosa che non aggiorneranno più...
Arriva Virgin Russia
ALCUNI ANNI FA mi ero divertito a scrivere un profilo di Sir Richard Branson, uno degli "imprenditori seriali" più divertenti del nostro tempo (e grande avversario temperamentale di Steve Jobs). A parte le missioni nello spazio e le trasvolate in pallone, Branson ha sviluppato buona parte del suo business nel settore aeronautico.
Ha fondato e controlla un bel numero di compagnie aeree alle quali si sta per aggiungere un nuovo tassello. Sino a questo momento si trattava di una serie interessante. Inizia con Virgin Atlantic Airways, fondata nel 1984, la più importante e anche l'unica su cui abbia viaggiato tra le sue creature. Si vola solo con i più grandi aerei del mondo (B747, A340 e in futuro A380 e B787. Oggi ci sono 38 aerei in linea). È partecipata da Singapore Airlines.
Poi c'è Virgin Blue, fondata nel 2000 in Australia, oggi controllata per la maggior parte dalla Toll Holdings .Vola aerei piccoli da low-cost: B737 ed Embraer 170/190, in tutto 54 velivoli) ed è la terza più profittevole aerolinea al mondo, dopo la brasiliana Gol e l'irlandese Ryanair. Dai suoi lombi sono nate le piccole Pacific Blue Airlines, neozelandese del 2003 (basata sulla "mia" Christchurch) con 6 B737-800, e Polynesian Blue, 2005, che vola tra Samoa, Australia e Nuova Zelanda con gli aerei di Pacific Blu (uno dei quali è dipinto nei colori di Polynesia Blue). In più, c'è anche AirAsia X, dal 2007, che è in realtà una cosa strana: franchising di AIrAsia, la più grossa low-coast asiatica basata a Kuala Lumpur, ha una flotta di un unico A330 e altri 25 in ordine (più due A340 sulla via). Vola dalla Malaysia sino in Australia. E ancora (me lo segnala Fabio), c'è anche V Australia, con un solo B777 in leasing e accordi di codesharing che vola/volerà dall'Australia e Nuova Zelanda sino negli Usa.
In più ci sono anche altre sorprese, per chi se le fosse perse. Ad esempio, Virgin Nigeria Airways, con base a Ikeja, in Nigeria, che dal 2004 vola per l'Europa con i suoi B737, B767, Fokker F50 e prossimamente con Embraer 170 e 190. Per adesso si tratta di 9 velivoli che raddoppieranno in un paio di anni. Ancora, c'è Virgin America, partita fra mille difficoltà l'otto agosto del 2007 e dotata di 7 A319 e 15 A320. L'idea è di reinventarsi il low cost negli Usa, paese dove il settore prospera, partendo dalla base dell'aeroporto di San Francisco.
La notizia è che il gruppo Virgin è al lavoro per cercare di far partire un'altra compagnia locale. Questa volta si tratterebbe di una low cost regionale dal nome affascinante di Virgin Russia. I colloqui a quanto pare stanno andando avanti tanto da immaginare di riuscire a iniziare prima della fine dell'anno, grazie anche alla collaborazione (finanziaria e non solo) degli investitori dietro a SKy Express, low coast moscovita che con i suoi 14 B737 si muove soprattutto su destinazioni "internazionali" all'interno dell'ex bacino sovietico.
Un nuovo tassello per l'incontenibile Sir Richard Branson...
Ha fondato e controlla un bel numero di compagnie aeree alle quali si sta per aggiungere un nuovo tassello. Sino a questo momento si trattava di una serie interessante. Inizia con Virgin Atlantic Airways, fondata nel 1984, la più importante e anche l'unica su cui abbia viaggiato tra le sue creature. Si vola solo con i più grandi aerei del mondo (B747, A340 e in futuro A380 e B787. Oggi ci sono 38 aerei in linea). È partecipata da Singapore Airlines.
Poi c'è Virgin Blue, fondata nel 2000 in Australia, oggi controllata per la maggior parte dalla Toll Holdings .Vola aerei piccoli da low-cost: B737 ed Embraer 170/190, in tutto 54 velivoli) ed è la terza più profittevole aerolinea al mondo, dopo la brasiliana Gol e l'irlandese Ryanair. Dai suoi lombi sono nate le piccole Pacific Blue Airlines, neozelandese del 2003 (basata sulla "mia" Christchurch) con 6 B737-800, e Polynesian Blue, 2005, che vola tra Samoa, Australia e Nuova Zelanda con gli aerei di Pacific Blu (uno dei quali è dipinto nei colori di Polynesia Blue). In più, c'è anche AirAsia X, dal 2007, che è in realtà una cosa strana: franchising di AIrAsia, la più grossa low-coast asiatica basata a Kuala Lumpur, ha una flotta di un unico A330 e altri 25 in ordine (più due A340 sulla via). Vola dalla Malaysia sino in Australia. E ancora (me lo segnala Fabio), c'è anche V Australia, con un solo B777 in leasing e accordi di codesharing che vola/volerà dall'Australia e Nuova Zelanda sino negli Usa.
In più ci sono anche altre sorprese, per chi se le fosse perse. Ad esempio, Virgin Nigeria Airways, con base a Ikeja, in Nigeria, che dal 2004 vola per l'Europa con i suoi B737, B767, Fokker F50 e prossimamente con Embraer 170 e 190. Per adesso si tratta di 9 velivoli che raddoppieranno in un paio di anni. Ancora, c'è Virgin America, partita fra mille difficoltà l'otto agosto del 2007 e dotata di 7 A319 e 15 A320. L'idea è di reinventarsi il low cost negli Usa, paese dove il settore prospera, partendo dalla base dell'aeroporto di San Francisco.
La notizia è che il gruppo Virgin è al lavoro per cercare di far partire un'altra compagnia locale. Questa volta si tratterebbe di una low cost regionale dal nome affascinante di Virgin Russia. I colloqui a quanto pare stanno andando avanti tanto da immaginare di riuscire a iniziare prima della fine dell'anno, grazie anche alla collaborazione (finanziaria e non solo) degli investitori dietro a SKy Express, low coast moscovita che con i suoi 14 B737 si muove soprattutto su destinazioni "internazionali" all'interno dell'ex bacino sovietico.
Un nuovo tassello per l'incontenibile Sir Richard Branson...
4.4.08
Chi l'ha vista?
MA LEI, DOV'È finita?
("Lei" è Barbara Bomcompagni, la figlia di Gianni. Aveva fatto anche un Sanremo come cantante, oltre a vari programmi Rai come ospite e presentatrice. Qui cantava la sigla d'apertura di "DRIM" condotto da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia)
("Lei" è Barbara Bomcompagni, la figlia di Gianni. Aveva fatto anche un Sanremo come cantante, oltre a vari programmi Rai come ospite e presentatrice. Qui cantava la sigla d'apertura di "DRIM" condotto da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia)
3.4.08
Una lapide. Colorata, ma pur sempre una lapide.
NON FAI IN tempo a dire due che arriva il tre. Dopo Aloha (vedi sotto), se ne va in chapter 11 anche ATA Airlines. Margini troppo bassi e niente sperati accordi per fare cargo all'esercito.
ATA Airlines, Inc., formerly known as American Trans Air, was an American low-cost scheduled service and charter airline based in Indianapolis, Indiana.
Il "solito" messaggio sul sito web:
After filing for Chapter 11 on April 2, 2008 in the U.S. Bankruptcy Court in Indianapolis, IN, ATA Airlines has discontinued all operations and cancelled all current and future flights. Following the loss of a key contract for our military charter business, it became impossible for ATA to continue operations. Unfortunately, we were not in a position to provide our customers or others with advance notice.
We apologize for the disruption caused by the sudden shutdown of ATA and regret the impact on passengers, employees, suppliers, and other parties. ATA customers should seek alternative arrangements for current and future travel. A list of other airlines serving ATA’s destinations is available here.
ATA customers who purchased tickets using a credit card should contact their credit card company or travel agency directly for information about how to obtain a refund for unused tickets.
Sotto, la testata del loro sito.
Mi fa notare Fabio il commento di Southwest:
"ATA Airlines has been an outstanding partner for Southwest, and we are disappointed to hear this unfortunate news," said Gary Kelly, Southwest Airlines Chief Executive Officer. "We are sad to end our codeshare relationship with ATA but understand it's extremely difficult for an airline to flourish in today's arduous financial environment that has been plagued by soaring fuel prices."
Vedremo se Spinetta avrà le stesse buone parole (e buone intenzioni per i passeggeri rimasti a terra) quando fanno la festa alla Magliana...
ATA Airlines, Inc., formerly known as American Trans Air, was an American low-cost scheduled service and charter airline based in Indianapolis, Indiana.
Il "solito" messaggio sul sito web:
After filing for Chapter 11 on April 2, 2008 in the U.S. Bankruptcy Court in Indianapolis, IN, ATA Airlines has discontinued all operations and cancelled all current and future flights. Following the loss of a key contract for our military charter business, it became impossible for ATA to continue operations. Unfortunately, we were not in a position to provide our customers or others with advance notice.
We apologize for the disruption caused by the sudden shutdown of ATA and regret the impact on passengers, employees, suppliers, and other parties. ATA customers should seek alternative arrangements for current and future travel. A list of other airlines serving ATA’s destinations is available here.
ATA customers who purchased tickets using a credit card should contact their credit card company or travel agency directly for information about how to obtain a refund for unused tickets.
Sotto, la testata del loro sito.
Mi fa notare Fabio il commento di Southwest:
"ATA Airlines has been an outstanding partner for Southwest, and we are disappointed to hear this unfortunate news," said Gary Kelly, Southwest Airlines Chief Executive Officer. "We are sad to end our codeshare relationship with ATA but understand it's extremely difficult for an airline to flourish in today's arduous financial environment that has been plagued by soaring fuel prices."
Vedremo se Spinetta avrà le stesse buone parole (e buone intenzioni per i passeggeri rimasti a terra) quando fanno la festa alla Magliana...
There's Something in the Air...
SECONDO ME, ERA tutto già scritto. Non gli basteranno cinquanta reincarnazioni per espiare (c'è una lista di tizi che stanno remando a favore del fallimento di Alitalia...) perché sta diventando davvero una partita zozza. Comunque, a leggerla con un po' di malizia, era già tutto scritto...
Sale Freccia Alata a Milano Malpensa
Alitalia informa che dal 1 al 20 aprile la Sala Caravaggio e la Sala Botticelli, dell’aeroporto di Milano Malpensa , saranno temporaneamente chiuse.
Per agevolare le operazioni di scalo, tutti i Clienti con diritto di accesso in Sala, saranno ospitati presso la Sala Monteverdi situata presso l’area imbarchi Schengen - Satellite A e presso la Sala Pergolesi situata, invece, nell’area imbarchi extra-Schengen - Satellite B, entrambe gestite da SEA.
Una domanda: perché nessuno tra i competenti di diritto societario e cose simili spiega cosa succede se Alitalia va al commissariamento? Io ho il sospetto, vedi la vicenda Parmalat dal punto di vista societario, che non è mica che la chiudono, vendono tutto e bruciano quello che non si possono portare a casa. Ho il sospetto, conoscendo i miei polli, che il finale di ieri sia solo il finale previsto per il primo tempo. Quello in cui ti levi i francesi dai coglioni, per intendersi. Poi c'è l'intervallo. E già che ci siamo, si commissaria l'azienda e si vota nel Paese. Poi si gioca l'altra metà partita. E se serve, ci sono pure i supplementari. E poi i rigori. E alla fine tirano pure la moneta. Fino a che il risultato non torna.
State a vedere e poi mi dite...
Ps: quelli che devono reincarnarsi più di 50 volte per espiare sono un mix di gente, secondo me. Fondamentalmente quelli che nella vicenda sono in malafede, sono incompetenti oppure hanno semplicemente seguito un interesse diverso da quello di una azienda, pubblica o privata che sia. Cioè, hanno in realtà seguito il proprio interesse o quello degli amici loro.
Sale Freccia Alata a Milano Malpensa
Alitalia informa che dal 1 al 20 aprile la Sala Caravaggio e la Sala Botticelli, dell’aeroporto di Milano Malpensa , saranno temporaneamente chiuse.
Per agevolare le operazioni di scalo, tutti i Clienti con diritto di accesso in Sala, saranno ospitati presso la Sala Monteverdi situata presso l’area imbarchi Schengen - Satellite A e presso la Sala Pergolesi situata, invece, nell’area imbarchi extra-Schengen - Satellite B, entrambe gestite da SEA.
Una domanda: perché nessuno tra i competenti di diritto societario e cose simili spiega cosa succede se Alitalia va al commissariamento? Io ho il sospetto, vedi la vicenda Parmalat dal punto di vista societario, che non è mica che la chiudono, vendono tutto e bruciano quello che non si possono portare a casa. Ho il sospetto, conoscendo i miei polli, che il finale di ieri sia solo il finale previsto per il primo tempo. Quello in cui ti levi i francesi dai coglioni, per intendersi. Poi c'è l'intervallo. E già che ci siamo, si commissaria l'azienda e si vota nel Paese. Poi si gioca l'altra metà partita. E se serve, ci sono pure i supplementari. E poi i rigori. E alla fine tirano pure la moneta. Fino a che il risultato non torna.
State a vedere e poi mi dite...
Ps: quelli che devono reincarnarsi più di 50 volte per espiare sono un mix di gente, secondo me. Fondamentalmente quelli che nella vicenda sono in malafede, sono incompetenti oppure hanno semplicemente seguito un interesse diverso da quello di una azienda, pubblica o privata che sia. Cioè, hanno in realtà seguito il proprio interesse o quello degli amici loro.
Capitani d'industria
LUI È LUCA Luciani, attualmente Head of Domestic Mobile Services di Telecom Italia, scrive Nicola Mattina. E invita a stringere i denti e pedalare, "prova di carattere", nel momento difficile delle critiche. Per fare "il capolavoro", come Napoleone a Waterloo (sic). Luca è sobrio nel segnalarlo, Massimo anche, io cerco di rimanere altrettanto impassibile. Faccio solo i miei complimenti per la "retorica aziendale".
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