21.4.13

He senses injustice!

DOMENICA DI PIOGGIA con qualche sprazzo di sole. E Doonesbury di Garry B. Trudeau.


14.4.13

Unbelievable!

DOMENICA CALDA, CON tanto sole, con tanto Doonsebury, grazie a Garry B. Trudeau.


7.4.13

Worst. Slave. Ever.

DOMENICA CON UN po' di sole, finalmente. Ma nonostante questo, domenica di Garry B.  Trudeau e del suo Doonesbury. Cliccando s'ingrandisce!


6.4.13

La fatica della coda lunga, ovvero delle micro interruzioni


VORREI TANTO POTERMI fermare un attimo, tirare fuori il libro che voglio leggere, e leggerlo tutto, sino a finirlo. Eppure non ci riesco. Da un lato perché i libri che vorrei finire sono legione, moltitudine, infinità mentre io sono uno solo che deve pure lavorare, qualche volta. 

Dall'altro, e stenterete a crederlo, perché sono un lettore pigro, lento, irregolare. Con frequentazioni spesso bulimiche (tendo a innamorarmi di un autore, di un genere), nelle quali però mi affogo sino a che non ingolfo l'organo della lettura (che non sono gli occhi) e quindi mi perdo, rinviando la prossima, seria lettura con spirito di generosità adolescenziale a un domani che comincia ad essere un po' con i tempi stretti. Ho accumulato talmente tanti libri da leggere "un domani, nella mia vecchiaia" che rischio di non farcela neanche ad intaccare la collina di carta. Senza contare che leggere un domani non ha molto senso, come non lo ha scrivere un romanzo domani, quando potresti farlo oggi.

Ma la vera scusa, al tempo stesso falsa e reale, è la frammentazione estrema a cui sto sottomettendo la mia esistenza. Social media, posta elettronica, continue interruzioni, snack culture. Solo il web è una miniera di pagine perse che non fanno un libro ma che occupano lo spazio di molti libri - direi anche di molte vite - e tutte le continue interruzioni creano liste infinite di cose non fatte che fanno rimbalzare il resto, il meno urgente ma non per questo meno importante, in fondo alla lista. Con il risultato che leggo poco e male, spesso anche malvolentieri. Fossi più veloce, mi dico, o giusto più disciplinato. Non iniziassi sempre un libro nuovo prima di aver finito i venti che sono già avviati. E via dicendo.

Cosa fare? Come risolvere? Un grido nel silenzio. Probabilmente con un po' di aspirina e una coperta bella calda. Non posso neanche dire che è colpa della tivù, perché non ho neanche il decoder per il digitale terrestre. Però, chissà. Mi piacerebbe finire un po' dei libri che ho accumulato e continuare a comprarne di nuovi. Vediamo di riuscirci, stasera.

3.4.13

Epcot (e dintorni)

HO VOGLIA DI parlare ancora di Walt Disney, di Epcot e delle sue utopie strampalate ma neanche troppo. Intanto, un paio di video per intenditori. Qui il link a un mio vecchio post sull'argomento, preso dalla soffitta di questo Posto. A breve aggiungo un altro link: la lunga storia delle fantasie urbane di Walt Disney raccontate questa volta per Il Post.

Intanto:

Come avrebbe dovuto essere (il video originale completo di 24 minuti):


Come poi è in effetti diventata: