25.9.22

Special ball.

ANCHE QUESTA DOMENICA Garry B. Trudeau ha deciso di esplorare la personalità di Donald Trump che, per Doonesbury, è tutt'altro che innocuo.



18.9.22

Perfect conditions...

TORNA DOONESBURY DI Garry B. Trudeau anche questa domenica con una storia a due piani, uno divertente come satira della società e l'altro un piccolo affondo sulla psicologia di Zonker che sa di delicato capolavoro.

 

11.9.22

The not-so-distant future.

QUESTA DOMENICA TORNA Doonesbury di Garry B. Trudeau con un certo spiegamento di forze grafico (elicotteri, automobili viste dall'alto: e poi dicono che Trudeau non sa disegnare) che serve a sottolineare una caccia all'uomo, anzi all'ex presidente, che l'autore dà quasi per scontata. O per auspicata?



4.9.22

Hard pass, Sid. Gotta run!

BENTORNATI DA DOONESBURY come ogni domenica. Una delle cose che mi piacciono di più di Garry B. Trudeau e del suo lavoro è l'uso della lingua americana, la capacità di cogliere un gergo, uno stile, un linguaggio con poche battute. E di farlo rispettando una versione più leggera delle convenzioni dei comics. 

Trudeau fa parlare i suoi personaggi non in maniera da fumetto, ma con una serie di segni di interpunzione prevalentemente "normali": i punti esclamativi scarseggiano, i punti di sospensione anche. La sua è una convenzionalità della lingua parlata che deve restituire con precisione l'immediatezza di quel che accade: né troppo "letterario" né troppo fumettistico. È un esercizio straordinario che va avanti con coerenza da 40 e più anni.