24.6.04

Quei bastardelli di Trenitalia

OGGI MI ERO rotto le scatole. Avevo deciso: mi iscrivo anche io al servizio di acquisto online dei biglietti del treno delle Ferrovie dello Stato, alias Trenitali. In effetti, una procedura semplice e abbastanza confortante (spiegano anche che nessun dato viene trattenuto, che l'elaborazione sulla carta di credito e' fatta da San Paolo - IMI etc etc.)

Bene, cosi' alla fine anche io posso andare in stazione col biglietto gia' fatto, anziche' picchiarmi tutte le volte con treni sempre pieni e spostamenti di orario improvviso. Alla faccia di quelli che - poveracci - ancora si devono arrangiare a far le code alla cassa o alle macchinette. Ecchediavolo, si vive una volta sola, no? Abbiamo Internet, usiamola!

Poi, la brutta notizia. Il fatto e' che io per fare Milano Firenze quando posso prendo il Cisalpino. E' piu' comodo, costa meno, la prima costa quanto la seconda in Eurostar e soprattutto c'e' sempre posto perche' termina a Firenze (dall'altro capo termina in Svizzera) e quindi mi evito i pendolari Reggio Calabria-Milano (oppure Roma-Milano). Anche il pubblico mi pare piu' selezionato, cosa che non guasta. Ma il treno, per quanto gestito da Trenitalia nella tratta nazionale, con macchinisti e personale viaggiante tutto della societa' nazionale, sulla biglietteria elettronica via Internet non e' accessibile. In stazione si, su Internet no. Bastardi...

23.6.04

Una sola osservazione (anzi, due)

NOTO PER LA CRONACA: Antonio Cassano e' nato a Bari il 12 luglio 1982, Alberto Gilardino e' nato a Biella il 5 luglio 1982. In effetti, sarebbe piu' giovane Cassano... perche' allora Gilardino non era all'Europeo? E poi, oggi si e' capito che Trapattoni se ne va'... E Carraro? Anche lui, vero?

20.6.04

Il signor G

RINGRAZIO WITTGENSTEIN PER la citazione, sempre ben accetta. Ricambio cercando di dare una riposta - nei limiti delle mie capacita' - a un quesito che solleva nel post intitolato Il punto G.

Il tema e' quello della posta di Google, Gmail, di cui si e' fatto un gran parlare. Luca si chiede: e perche' mai tanta confusione? Beh, ci sono un paio di motivi. Il primo e' che un Gigabyte di spazio online per la posta non viene offerto neanche dai servizi a pagamento. Gia' questo ha colpito abbastanza la fantasia della gente. Pensa: tenere tutto su Internet... Vecchie mail, documenti che ci spediamo da soli per esempio in ufficio per poterli recuperare a casa e viceversa, etc.

C'e' stata una preoccupazione, secondo me un po' strumentale, legata alla privacy. Google offre il servizio a patto che gli utenti accettino di farsi profilare. Nel senso che la posta in arrivo (e non quella in uscita, quindi nessun problema per gli amici di penna degli utilizzatori del servizio) viene scansionata automaticamente non solo dagli antivirus e dagli antispam, ma anche da un motorino che consente di associare un paio di pubblicità mirate. A lato. Esattamente come accade a chi usa Google per fare delle ricerche.

A me questa cosa non ha scandalizzato più di tanto, francamente. Ma ha fatto tremare molti, pensando che la posta veniva "guardata", seppur dagli occhi di un programma e non di un uomo. Io aggiungo un particolare: la posta elettronica - a differenza di quanto accade per quella normale - non e' sigillata da nessun involucro virtuale. Non ci vuole molto per "ripescarla" dai server su cui passa, se proprio si vuol violare la privacy di qualcuno. Gli Stati Uniti, per esempio, lo fanno sistematicamente. Sia con Echelon (spionaggio per la sicurezza nazionale e anche un po' a favore delle industrie locali) che con Carnivore, un sistema sviluppato dall'Fbi e "imposto" a vari provider americani.

Ma quello che ha colpito di più la fantasia dei media a proposito di Gmail è stata la lotta in corso tra Google - che si sta quotando in Borsa proprio adesso e promette scintille nel mercato azionario come non se ne vedevano dai tempi di Netscape e Red Hat - e i suoi due avversari naturali: Microsoft (con Hotmail) e Yahoo!

Tutti e tre stanno cominciando a schierare una serie di servizi molto simili e non più complementari: posta elettronica, motore di ricerca, etc. Questo vuol dire che la fonte degli introiti, cioe' la pubblicita', puo' spostarsi senza preavviso, nel momento in cui gli investitori dovessero trovare "indifferente" parcheggiarla sul primo piuttosto che sugli altri due. Da qui le preoccupazioni.

In più, Microsoft presenta anche qualche preoccupazione futuribile ulteriore: che fare se questa Google cresce troppo e comincia ad invadere spazi non suoi? Se realizza un motorino di ricerca software da inserire nel sistema operativo di Redmond, per esempio. Oppure se propone servizi alternativi a quelli che - soprattutto negli Stati Uniti - Microsoft offre ai suoi utenti di Msn? C'è aria di scontro frontale, e i mezzi di comunicazione ci si buttano sopra con una certa energia. Ecco, secondo me questo bolle in pentola... Soddisfatto della risposta? Come diceva Groucho Marx, adesso vai a cercare un bambino di sei anni per fartela spiegare? :-)

19.6.04

La storia di Mr. Gillette

LO USIAMO TUTTI (gli uomini per farsi la barba e le donne per altre necessita' similari). E' il rasoio. Quello usa-e-getta e' stata una notevole invenzione, perche' ha rivoluzionato il mercato. E non solo. Ha insegnato anche alcune cose relativamente al modo con il quale si fa marketing. La storia del signor King Camp Gillette (che non e' francese ma americano) viene raccontata qui e bisogna dire che e' interessante.

Si comincia con l'invenzione arrivata a tarda eta' (il rasoio di sicurezza usa-e-getta in un mondo che utilizzava solo rasoi a lama scoperta, da affilare e abbastanza pericolosetti, vedi il barbiere di Siviglia), il successo, le strategie di marketing (regalare i rasoi per guadagnarci con le lamette), le lotte legali contro le copie, l'utopia socialista (prima dell'incapace a innovare, poi del milionario deluso), infine la mareggiata del '29 e l'ultima invenzione che non ebbe mai compimento.

Una storia del vecchio capitalismo all'americana, ben comprensibile anche per i palati meno addomesticati.

Then the following year in 1895, at the age of 40, Gillette was back to his roots in Fond du Lac, Wisconsin, working as a salesman for Crown Cork & Seal Co. The owner of the company had invented the cork-lined bottle cap. He knew Gillette wanted to be a successful inventor, so he gave the advice to invent something people use and throw away. This thought stuck in the back of Gillette's mind.


18.6.04

Copy-Protected

LORO NON LI conosco neanche. Si chiamano Velvet Revolver e hanno fatto un album intitolato Revolver. Adesso sono al numero uno della classifica principale negli Usa (Nielsen-SoundScan). Il fatto e' che il cd e' protetto dalla copia digitale con una tecnologia che pare sia molto discussa. Che sia un segnale che le cose cambiano, e presto i cd torneranno ad essere "inviolabili", se non con una forte degradazione della qualita' (per via delle copie analogiche)?

Pare, inoltre, che ai Mac il sistema di protezione della copia digitale non faccia alcun effetto... questo e' buono, direi.

16.6.04

Mondo manga

C'E' TUTTO UN mondo che sta nascendo negli Usa (dalle nostre parti e' successo anni addietro) dietro ai Manga.

Alcuni sostengono (Manga Nation) che l'influenza culturale stia aumentando con la pressione delle liste pubblicate dai grandi quotidiani che includono anche i Manga.

Altri si dedicano a un fenomeno detto Scanlation, che e' un po' illegale ma piace: si prende il fumetto originale, si scansiona, si traduce e si ridistribuisce via Internet. Altro che Napster dei tempi d'oro...



Che bello...

Quasi ci siamo...

IL NEGOZIO DELLA musica digitale di Apple, iTunes Music Store, e' quasi arrivato in Italia. Per adesso solo Gran Bretagna, Francia e Germania. Ma a ottobre, forse...


9.6.04

Son tornato...

CERTO CHE UNO non si puo' allontanare due giorni che, nell'ordine: mi muore Maraini, tornano gli ostaggi, il Presidente gia' che c'e' dice che li ha salvati lui travestito da Navy seals,, acchiappano anche il capofila degli attentati in Spagna (con tanto di foto del poliziotto con la foto in mano stampata sul Financial Times) e poi chissa' che cosa d'altro. Insomma, diamoci una regolata. Non esageriamo con le emozioni...

8.6.04

Alan Turing

OGGI RICORRE L'ANNIVERSARIO della morte di Alan Turing. Il debito intellettuale (e anche umano, visto il modo in cui è morto) e' enorme. Ne parlano la BBC e The Register.



Io intanto vado a Cambridge, UK. Tra pochissimo... (sono praticamente in ritardo). Atterrero' - se tutto va bene - per la prima volta a Stansted. Vediamo com'e'...

7.6.04

BBC: Trovata Atlandite col satellite

NON ERA POI cosi' difficile. Ci sono riusciti con un po' di telerilevamento, scrive la BBC. Torna tutto, piu' o meno, anche se abbiamo scoperto, per far tornare le misure della citta', che in realtà l'unita' di misura della superficie in uso all'epoca di Platone era in realta' piu' lunga del 20 per cento.



A questo punto, se questa estate capitate dalle parti di Cadice, allora siete stati ad Atlantide. Peraltro, sulla terra ferma e non su di una isola (ma il maremoto c'e' stato lo stesso).

La fine della posta elettronica

SONO DUE SETTIMANE che mi rimbalza in testa l'email. In pratica, da quando ho scritto una roba sullo spam per il Sole 24 Ore, continuo a ricevere email e leggere altri articoli su questo argomento. Tutti che dicono, in buona sostanza: guarda, gira troppo spam, l'email sta diventando inutile. Probabilmente la chiuderanno e passeremo a qualcosa d'altro.

Poi, leggendo questo articolo di Wired che racconta come mai Lawrence Lessig non risponde più all'email (ne riceve troppe...) mi e' venuto da pensare: e se l'email stesse si' arrivando al limite, ma non per via dello spam, bensi' delle nostre capacita' di essere in relazione con il mondo? Richiede troppo tempo cercare di costruire il filo di un numero che cresce esponenzialmente di conversazioni. Magari non capita a tutti, ma piano piano, mentre la vita sociale e lavorativa si sposta sempre di piu' sulle infrastrutture digitali, le relazioni non diventano solo piu' veloci, ma aumentano anche di numero.

Seduta vicino a me c'è una ingegnere del Politecnico che probabilmente dissentirebbe. Di solito gli ingegneri dissentono a questo tipo di argomentanzioni perche' vedono del fatto tecnologico solo il risultato piano e non quello implicito. Non e' nuovo che ci siano numeri molto elevati di individui che cercano di comunicare con un soggetto (pensate all'ufficio di corrispondenza per le star della Warner Bros., ad esemipio), ma mai come adesso sta accadendo a molti di noi. Gente qualunque, che riceve durante la giornata dieci, venti email. Piu' altre dieci private. Piu' quelle che portano notizie da liste e cose del genere. Il rumore aumenta, le istanze di comunicazione anche. E noi, singoli, non abbiamo ne' l'addestramento ne' la volonta' di seguire questo giochino. Che anzi, alla lunga e' anche molto ansiogeno...

Secondo me questa, piu' che lo spam, potrebbe essere una spiegazione del motivo per cui in tanti celebrano la prossima fine dell'email come la conosciamo...

Alfabeto

STAVO LEGGENDO UNA intervista molto bella del New York Times a Bill Joel. Dentro c'e' veramente un mondo di cose che vanno molto al di la' del lavoro dell'ingegnere del software che ha scritto Unix e poi Java. Il pericolo e' la "mad science", quella che fa esperimenti "insane". Da notare che l'uomo stava scrivendo e lavorando su un libro in albergo a New York, consultando testi fino alle quattro del mattino su catastrofi, sfide e terrorismo, fino a tarda notte del 10 settembre 2001. Si e' risvegliato per il fumo e le sirene la mattina dell'11. Strana sensazione, dice lui. Sul tema sono sensibile perche' ho iniziato a leggere ieri "Prede" di Crichton, sulle nanotecnologie impazzite.

Beh, comunque, leggendo e scorrendo in formato ottimizzato per la stampa l'intervista, notavo i capolettera che dividono il lungo articolo in due. Una B rossa all'inizio, una A rossa a metà. E mi e' tornato in mente un gioco che facevo qualche anno fa a Firenze quando scrivevo per l'edizione locale del Giornale. Si trattava di mettere capolettera ad ogni paragrafo in sequenza tale da formare una parola o una frase breve. Tipo: "Ancora ti penso", o sciocchezze del genere. Mi divertivo (lo faceva anche Shakespeare, per vostra cultura, e se chiedete a Bartezzaghi figlio probabilmente vi dirà anche come si chiama questa forma di enigmistica) e la volta che lo raccontai a Valerio, il giovane aretino facente funzione di caposervizio, mi guardo' come un matto... Ancora mi vien da sghignazzare...

Gente che va'

PRIMA NINO MANFREDI, adesso Ronald Reagan. Due che partono per il viaggio piu' lungo, il telegiornale dell sera di Rai 1 che presenta la notizia all'Italia. E un piccolo gruppo di appassionati, quelli del Totodef, che incassano il risultato...

ps

A grande richiesta, ho messo il link alla pagina del Totodef, gestita dall'amico Lipstick (che e' anche il Presidente dell'associazione, nonche' pure lui fortunato possessore di un nuovo computer). La storia, le origini, le liste e le classifiche di questa innocua associazione della quale mi pregio di poter far parte sono tutte li'. Andate e leggete...

pps
Il problema con le accentate permane. Tanto da indurmi a far ricorso alla tecnica dell'anteguerra di battere la lettera seguita da un apice. Un po' me ne vergogno, ma pare non ci sia soluzione piu' rapida, sfortunatamente. Sembra quasi di usare un Pc della Olivetti...

2.6.04

Oggi, San qualcheccosa, festa

STAMANI ULTIMA COMPARSATA a Condor. La settimana prossima si chiude la stagione, la mia voce è risuonata, per gentilezza del conduttore, per la terza e ultima volta sull'Italia. E mi sono arrivati ben UN messaggino e UNA email. Si vede che RadioRai 2 i suoi ascolti ce li ha...

Inoltre, ieri chiacchieravo con un professore di biologia della Statale di Milano di Ogm e clonazione. Lui sostiene che la clonazione umana c'è da quasi cinquant'anni e procede a ritmi forsennati. Si chiama televisione...

1.6.04

E' arrivato!!!

MI E' ARRIVATO il computer nuovo. Un PowerBook. Ha un odore buonissimo!

Che meraviglia...