30.9.09

Made in/for Usa

LA FIAT 500 sbarcherà negli Stati Uniti, nel 2010. E verrà prodotta da quelle parti. L'ambizione della casa torinese, che ha costruito la 500 seguendo una declinazione dell'idea che ha portato a realizzare la Mini di Bmw e il Nuovo Maggiolone, è di bissare strategia e successo di Bmw. La scommessa è azzardata ma non impossibile. Alla fine, tutto sta nel prodotto: è ben fatto oppure è fatto male? Che ne pensate?



Sul tema, con parole alate, Daniel Albert su N+1.

Money Quote: I'm dreaming of the Cinquecento becoming the first weed to break through the monoculture that is the American road, the first break from the one-size-fits-all mentality that we've been hostage to for forty years. This dream was dreamed before, when Volkswagen came to America. But that was another time, when Studebaker still built cars, to say nothing of Nash and Hudson. In the 1960s the Big Three began spraying for weeds, choking out the imports with their own "small cars" like the Ford Falcon. This ensured that imports, in order to succeed, would have to be as sterile as the domestics. So when the New Beetle reemerged as a design study in the 1990s, the Detroit press loyally declared it interesting design study but obviously not a practical car that fat sensible Americans would buy. One journalist opined that VW would never be so foolish as to put it into production.

Cent'anni di solitudine per Wasafiri

LA RIVISTA LETTERARIA in lingua inglese che da 25 anni "copre" il mondo delle diaspore e dei migranti, soprattutto africani, Wasafiri (in lingua Kiswahili vuol dire 'viaggiatori') ha chiesto a 25 scrittori internazionali dei suoi di indicare i 25 libri per loro più importanti. Un solo titolo è tornato due o tre volte: Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez.

Money Quote:Sujata Bhatt: "I don't think any book has shaped world literature to the extent that the internet has in the past 25 years. I believe that the last book that has had a significant impact on world literature was One Hundred Years of Solitude' by Gabriel García Márquez".

29.9.09

Un'autunnale voglia d'eBook

A NOVALAB24, LA trasmissione di Radio24 condotta da Luca Tremolada e dalla banda di Nova24, ieri s'è parlato di eBook. Se cliccate qui ascoltate direttamente il programma (dura 36 minuti, uno più bello dell'altro).

Ospiti della puntata, l'amico Fausto Colombo in studio, per telefono Luca Calcinai e Antonio Tombolini.

28.9.09

iPad - iTablet - Tapplet

CHIAMATELO COME VOLETE, ma sta per arrivare.

Money Quote: Then there’s the iPad. This will eclipse the industry and for the rest of the year that’s all you’ll hear about. Trust me. Apple could require you to give this device three drops of blood every morning in order to satisfy the demonic hell-beast soul trapped inside it and we would, gladly. The release will be on par with the iPhone release and they’ll sell a million of them.

Il vantaggio evolutivo di credere in Dio

LA NOSTRA EPOCA è singolare e, nel rispetto di molte delle costanti della storia, sta introducendo alcune singolari particolarità. Una è la velocità del cambiamento: le cose negli 8mila anni di storia che ci precede hanno sempre muta, ma questa volta andiamo a una velocità tale che il cambiamento potrebbe non essere scontato (è finito il mondo fatto di isole e di cicli chiusi di Braudel, e non necessariamente al prossimo ciclo dovremo ricominciare tutto da capo: individuo, generazione ed epoca adesso stanno per coincidere).

Soprattutto, stiamo avanzando ipotesi in una prospettiva originale. Come sul tema di Dio, che non è proprio la cosa più banale da fare, visto che è dall'alba della storia che ci sono tizi anche alquanto svegli che provano a dire qualcosa di nuovo e intelligente. E il contributo non è la menata scientistica della particella di Dio, perché qualsiasi illuminista o scienziato di corte babilonese potrebbe tranquillamente mettere seduto chi si alzasse sostenendo che gli svizzeri con un acceleratore lineare di particelle (o qualsiasi altro bambatrone del caso) facciano qualcosa di più di chi li ha proceduti.

No, l'ipotesi furba e strisciante è quella che parla dell'evoluzione (o del disegno intelligente) e del fatto che la religione e lo spirito religioso non siano altro che un frutto di tale processo di adattamento. Insomma, è l'ipotesi in base alla quale chi aveva il gene della religione sopravviveva più facilmente degli altri, nella preistoria dell'umanità. Ipotesi intrigante.

Money Quote: If religion is just an activation of certain parts of the brain, does that mean God or any higher power is just in our heads? That's not necessarily what scientists are trying to prove or disprove. After all, if we are wired to believe in God, then it's not a far leap to believe that God is the one who wired humans that way. But if we have this structure, is there any way to tinker with it so that we can have mystical experiences all the time? And is there any benefit to this brain structure in the first place?

Addio, giudice

HO SCOPERTO CHE è morto anche Henry Gibson, 73 anni, attore. Anche per lui una rapida battaglia con un tumore. Al contrario dell'Atkins, Gibson ha portato gioia al pubblico per cinquant'anni.

Gibson ha fatto soprattutto televisione, ma anche cinema: ha esordito sul grande schermo nel 1963 in un film di Jerry Lewis, The Nutty Professor nella parte di uno studente, e poi ha avuto vari, piccoli ruoli in fim come Kiss Me, Stupid (1964) di Billy Wilder, e show televisivi degli anni sessanta: The Beverly Hillbillies, Bewitched, The Dick Van Dyke Show, F-Troop e My Favorite Martian.

Il suo primo e notevole successo era venuto grazie alla serie di show televisivi americani Laugh-In (1968-1973), sorta di spin-off da vaudeville della cultura hippie (che chiamava i suoi eventi "love-in", "be-in", "sit-in" etc) dove hanno recitato, fra gli altri, Ruth Buzzi, Judy Carne, Goldie Hawn, Arte Johnson e Jo Anne Worley. Nello show aveva la parte di un giovane poeta che si presentava con un mazzo di fiori e declamava una sua poesia (venne preso in giro nello show anche dall'ospite abituale John Wayne).



Ma i momenti di gloria più recenti per Gibson sono arrivati con una serie di film a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, tra i moltissimi che ha girato: dai quattro diretti da Robert Altman (per Nashville, in cui recitava la parte del cantante country Haven Hamilton, scrivendone persino le canzoni, è stato candidato al Golden Globe), ai The Blues Brothers, in cui recitava la parte del capo del gruppo di nazisti dell'Illinois, fino ai più recenti The Burb e The Wedding Crasher.

In televisione la parte che più amo e che ha girato dal 2004 al 2008 è quella del giudice Clark Brown di Boston Legal. È stato candidato a due Golden Globe (1971 e 1976) e a un Grammy (1976). Ha vinto il premio della National Society of Film Critics per Nashville, sempre nel 1976.

Sua moglie, Lois, morì nel 2007, dopo più di 40 anni di matrimonio. Qui l'obituary del Los Angeles Times

27.9.09

FlashForward (2009)

LA ABC HA appena fatto partire una delle serie più attese della stagione: basata sul romanzo di fantascienza del canadese Robert Sawyer, Flashforward, è arrivato il prodotto televisivo studiato, mirato e calibrato per inserirsi nel pascolo dello stanco Lost e mangiarsi il suo pubblico.

L'effetto è moltiplicato dal fatto che dietro alla serie c'era stato all'inizio l'interesse di Hbo, il canale via cavo Usa, che permetteva trame più complesse e ricorsi a registri e toni narrativi più ampi di quanto la politica di Abc (canale in chiaro della Disney) non permetta. Praticamente a serie già fatta, a maggio, è stata Abc ad acquistare i diritti per trasmettere FlashForward, dopo che Hbo si è dovuta ritirare, mentre Fox ad un certo punto ha cercato di entrare nell'affare ma non è riuscita.

L'idea della serie è quella di un evento misterioso accaduto nello stesso momento in tutto il pianeta: senza motivo apparente tutta l'umanità "sviene" per 137 secondi, sognando sprazzi del suo futuro (da qui "Flash Forward", il contrario dei flashback). Devastati ma neanche troppo dalle tragedie (incidenti aerei e stradali come se piovesse, con la gente svenuta contemporaneamente per 2 minuti e 17 secondi), un gruppo di eroi si mette all'opera per cercare di capire cos'è successo. Nasce l'idea di creare un sito web dove raccogliere i racconti dei 7 miliardi di abitanti del pianeta Terra per vedere quali sono le cose "sognate" in comune e definire lo scopo di questa sconvolgente esperienza.


Il sito web ovviamente lo hanno messo su davvero e quello che è sconvolgente, a raccontarla così, è che l'aspetto lisergico del soggetto in qualche modo viene nobilitato dalla realizzazione del prodotto. Detto in altre parole, nei primi 42 minuti della serie i produttori hanno decisamente fatto buona televisione, con poche sbavature.

L'investimento nel primo episodio è infatti notevole e il cast di tutto rispetto, anche se Joseph Fiennes (il protagonista) a me non piace particolarmente e soprattutto il primo "blocco" di mistero è già spiattellato tutto, lasciando pensare che o la serie diventerà molto noiosa, oppure si assisterà a un susseguirsi spiazzante e frustrante di ribaltamento del fronte della storia per tutti e 13 gli episodi della prima stagione.

Per adesso, comunque, è stato trasmesso il primo episodio. Settimana prossima vedremo...

Lezioni di storia

QUESTA SETTIMANA GARRY B. Trudeau inizia a lavorare apertamente sui temi di attualità politica che coinvolgono in maniera diretta il presidente Barack Obama. Come ogni domenica, con le tavole "estese" di Doonesbury, affronta un punto con maggiore agio e questa volta disegna un paradossale parallelo tra la storia del nazismo e le accuse ad Obama per il suo piano sanitario "Stop Obama's Nazi Health Plan" con tanto di poster in cui l'immagine di Obama si trasforma in quella di Hitler. Dietro c'è l'incidente di Edmonds Farmers Market e la losca figura del candidato perenne Lyndon LaRouche.

"She did pay substantially, though not completely"

È MORTA SUSAN Atkins, 61 anni, incarcerata da 38. Era una delle "ragazze" di Charles Manson, il folle che nel 1969 con i suoi fedelissimi terrorizzò Los Angeles con una serie di delitti crudeli ed efferati (vennero definiti "bestiali" dalla stampa) tra cui l'uccisione dell'attrice Sharon Tate, che era alle ultime settimane di gravidanza (il feto morì con lei, accoltellata 16 volte e poi impiccata).

Ill caso giudiziario fece molta sensazione, anche per i legami che Manson aveva con il mondo di Hollywood. Fu proprio Susan Atkins, la più "dura" e violenta, a pentirsi e a parlare dalla cella. Confessando di aver ucciso, insieme a Manson e agli altri, la Tate e i coniugi LaBianca, più altri delitti dei quali non era neanche sospettata.


Le autorità californiane, nonostante il tumore al cervello di cui è morta, il pentimento (riconosciuto anche dalle autorità stesse) e le numerose richieste ufficiali (13 volte), non le hanno mai concesso la libertà condizionata, neanche la tredicesima volta, poche settimane fa, quando si è presentata su una seggiola a rotelle ed evidentemente in fin di vita.

Money Quote: Former chief prosecutor Vincent Bugliosi, who sought and won death sentences for Atkins, Manson and other followers, said Atkins would be remembered "obviously as a member of a group that committed among the most horrendous crimes in American history. She apparently made every effort to rehabilitate herself."

He added: "It has to be said that she did pay substantially, though not completely, for her incredibly brutal crimes. And to her credit, she did renounce -- and, I believe, sincerely -- Charles Manson."


L'Atkins e gli altri sono stati condannati a morte, ma la California ha poi abolito nel 1972 la pena capitale (salvo poi reinstituirla, ma ovviamente senza validità retroattiva grazie al principio del "pro reo") e sono stati condannati al carcere a vita. In prigione rimangono Charles Manson ed altri tre: Patricia Krenwinkel, Charles "Tex" Watson e Leslie Van Houten.

Oggi la record-woman di permanenza in prigione è diventata Patricia Krenwinkel.

L'Atkins era stata condannata per otto omicidi. Se durante il processo, durato dieci mesi, fu lei il grimaldello che permise in prima battuta di inchiodare gli altri, mantenne anche una immagine di assassina priva di rimorsi. Alla giuria che l'aveva condannata a morte, infatti, disse: "È meglio che chiudiate a chiave le porte delle vostre case e facciate molta attenzione ai vostri figli".

Addavveni' baffone

SE PER CASO qualcuno volesse girare al contrario le lancette dell'orologio della storia, quelli come Arduino Mancini avrebbero potuto essere figli dei fiori, avrebbero potuto predicare l'amore e avrebbero potuto fare i creativi per il Movimento. Attenzione, forse lo sono stati davvero, venti o trent'anni fa.

Adesso, invece, leggetevi il corso di condizionamento sociale finalizzato al lavoro: è francamente imbarazzante. Ma, dopotutto, ogni società ha le nicchie che si merita.

Money Quote: Perché insisti a partecipare ai capannelli davanti alla macchinetta del caffè?
Vi hanno sentito, te e tuoi amici. E mi hanno riferito.
Lamentele sullo stipendio, sul contratto che non vogliamo rinnovare, sui trasferimenti non concordati …
Non hai capito ancora che non ti conviene, sputare nel piatto dove mangi?
Fai come me: non criticare l’organizzazione. Mai. Anche quando ti succedono cose come quelle che sono successe a me. Quali?
E va bene, se insisti te lo dico. Ma tieni tutto per te.

Anatomia mostruosa

STRAORDINARIA SERIE DI immagini dei mostri giapponesi più belli. Che meraviglia!

26.9.09

La fine del mondo!

COME FACCIO A dire quant'è bello questo fumetto? La fine del mondo! Saturno contro la Terra. Non c'è paragoni. Peccato non esista una edizione più recente, per quel che ne so, del capolavoro di Pedrocchi, Zavattini e Scolari.



Io l'ho letto, tra parentesi, quando ero una ragazzino proprio in questa edizione a casa dei miei zii. Mitico zio, appassionato di fumetti e di wargame da tavolo: non potevo avere adolescenza migliore! (C'erano anche i raccoglitori con le annate di Linus dei sessanta e settanta, mica fichi!)

Saturday Night Live Music

SE COME ME stasera siete a casa che dovete lavorare, non c'è motivo per cui non possiate andare virtualmente a vedere e sentire uno straordinario concerto. In questo caso viaggiando anche indietro nel tempo: 15 febbraio 1987: Jerry Garcia & Mickey Hart suonano 'Fire On The Mountain' con un gruppetto di amici qualunque: Baba Olatunji, Carlos Santana, Hamza el-Din, Bobby Vega, Sikiru Adepoju e altri ancora. Successe a Petaluma, in California

Il succo dell'eBook

IL NATIONAL CENTRE for history si occupa degli eBook. Mark Herring recensisce Gutenberg-e, facendo anche il punto sulla situazione attuale. Molto interessante: Herring supera il fumo sollevato dal marketing delle grandi aziende coinvolte e rimette le cose in prospettiva. "Se non conosci il tuo passato..."

Money Quote:With all the hype about the new Kindles, those new to the professoriate might well think that eBooks, e-texts, or texts delivered in an electronic format a relatively new phenomenon. Such is not the case, of course, but e-texts have been around far longer than most might think. Texts delivered in an electronic format, even scholarly ones, have been with us from more than three decades, and closing in on four. It’s easy to understand the confusion.

Jalla Jalla

PAOLO MAGGIONI, IL suo blog si chiama Una cosa tipo Giornalista, mentre la sua trasmissione su Radio Popolare è Jalla Jalla, che è ripartita questa settimana.

25.9.09

Quant'era verde la mia mela

APPLE, CHE IN passato si è presa numerosi e seri rabbuffi dalle associazioni ambientaliste, è appena uscita con un modello innovativo di valutazione dell'impatto ambientale dei suoi prodotti. Un modello che la rende peggiore degli altri (Dell e Hp inlcusi, e sono più grandi come aziende) ma più "veritiero". In pratica, anziché dire quanto inquina il singolo prodotto o gli uffici, Apple fa un ragionamento globale dalla produzione al riciclo, passando anche per l'uso tipico degli utenti. 

Dice Steve Jobs: Molte società pubblicano quanto siano verdi i propri uffici, ma questo non conta se poi vengono immessi sul mercato milioni di dispositivi affamati di elettricità che contengono materiali chimici tossici. È come chiedere a una azienda di sigarette quanto verdi sono i propri uffici.

Apple


24.9.09

Una modesta proposta

L'EDITORE DEL GRUPPO l'espresso, Carlo de Benedetti, oggi sul Sole:

Money Quote 1: Oltre il 30% del traffico in rete è generato dai siti di quotidiani e reti televisive.Quindi l'informazione è un driver eccezionale per gli operatori di telecomunicazione. In Italia si puo' adottare un modello simile a quello che ha sostenuto il passaggio della tv dall'analogico a digitale

(...)

Money Quote 2: In Germania sono arrivati alla conclusione che tutte le aziende hanno vantaggi economici dall'informazione giornalistica in Rete perché usano notizie su fornitori, clienti, candidati dipendenti; dunque è molto probabile che il nuovo Parlamento, che risulterà dalle elezioni del prossimo weekend, viste le posizioni in merito già assunte dalla Cdu, Spd e dall'Fdp chiami presto ogni azienda tedesca a dichiarare quanti sono i suoi computer collegati a internet e a pagare per ciascuno una flat fee mensile di 5 euro. I relativi ricavi andrebbero solo agli editori.

La proposta di de Benedetti: facciamo la tassa su Internet, ogni provider dica quanti utenze serve e tiri fuori i soldi per ciascuna (dopodiché, se vuole, si rifaccia sull'utenza medesima aumentando il costo o diminuendo il servizio).

Dunque, questo è cosa s'inventa quel poveretto di de Benedetti per cinque euro o giù di lì. Luca lo smonta alla grande. Io però mi preoccupo per il gruppo L'espresso. Quella è gente brava, ma hanno la sfiga di avere un proprietario che non ha capito una patata di come gira la rete. Siamo alla fine del primo decennio del XXI secolo e l'unica idea che gli viene in mente per dare una svolta alla barca che naviga in cattive acque è fare la tassa su internet, analoga a quella sui Cd masterizzaibili o le fotocopie. Se voleva rendersi simpatico, c'è riuscito. Se voleva fare il provocatore, anche. Ma ha pure indicato chiaramente di non avere una mezza cippa lippa di idea sul futuro. Poveretto.

Aggiungo che de Benedetti non ha capito soprattutto una cosa fondamentale: la sua premessa non sta in piedi. Cioè, il 30% del traffico in rete non viene generato da siti di quotidiani e reti televisive. Come lo so? Semplice: il 95% è generato da porno e pirateria. Al limite, quello dei giornali sarà il 5%, contando anche i blog.

Se domani gli editori (vil razza dannata) mettessero a pagamento tutti i siti d'informazione, finirebbe come con Alitalia. Invece, facendo il canone di Internet, imboccano una strada diversa ma che di nuovo finisce esattamente come Alitalia.

Come finisce Alitalia? Prima fanno il buco, e poi li salva lo Stato con i soldi preventivamente ricevuti dai contribuenti. Perché dalle nostre parti, sia chiaro anche ai non udenti, i grandi giornali come le compagnie aree di bandiera non falliscono. Volete scommettere?

Paura

MOMENTI IN CUI sei contento di non essere un attore televisivo o un personaggio pubblico...

23.9.09

People I follow on Twitter

CHI SEGUO SU Twitter.

Dal mio @antoniodini leggo sempre:

Gina Trapani

Money Quote: So if some of the advice on Gina Trapani’s Lifehacker.com site seems like “Hints From Heloise” for a digital age, well, that is exactly what she intends. The Lifehacker site has explained to its readers how to download and save MP3s off music streaming sites or how to use Pledge furniture polish to fix scratches on a DVD.

Courier, l'iTablet di Microsoft

GIRA LA VOCE di un prototipo (per adesso solo rendering in computer grafica) di tablet che Microsoft avrebbe realizzato e su cui si starebbe preparando per il lancio. Il filmato di Gizmodo è notevole e molte soluzioni sono parecchio interessanti. Chissà intanto Apple cosa fa... 

Super-eroi

GLI EREDI DI Jack Kirby alla conquista dei diritti sulle creature di papà, appena acquistate dalla Disney.

Money Quote: Under America's complicated copyright laws, the rights for the Fantastic Four, for example, would come up in 2017, the Hulk in 2018 and X-Men in 2019.

22.9.09

Nespresso o altro?

STAVO PENSANDO DI abbandonare la moka (anche perché non mi piace molto quel tipo di caffè fatto in casa) e prendere una macchina a cialde o capsule. Pare che la più diffusa e dove si può spendere relativamente meno sull'apparecchio (avendo scelta tra vari tipi di caffè gusto bar, di cui ne prendo uno o due al giorno e non faccio né maccchiati né cappuccini) sia quella della Nestlé, la Nespresso.

La pubblicità con George Clooney è odiosa, e marca il prodotto come tragicamente aspirazionale. Questo è un problema superabile. Anche il costo delle cialde, come potete vedere dal video qui sotto e anche qui, volendo è superabile. Però ancora non mi decido. Avete suggerimenti, consigli, esperienze etc?

21.9.09

Carta d'identità digitale

FINALMENTE ANCHE IL comune di Firenze rilascia la carta d'identità elettronica. Non mi è chiaro da quanto tempo, però finalmente c'è. Solo dagli uffici di Palazzo Vecchio (non dai quartieri o nelle altre sedi distaccate), senza bisogno di portare foto, con 25 euro e spiccioli e più un documento d'identità (magari la vecchia carta). Con orario 9-13 dal lunedì al venerdi.

L'ho scoperto solo l'altro giorno (e verificato oggi chiamando, lo 055 055, che in trenta secondi, introduzione compresa, ti mette in contatto con un operatore!), però sono già tornato a Milano. Al prossimo giro mi digitalizzo. La carta d'identità che finalmente sta in tasca come se fosse una carta di credito per me è perfetta: ha le dimensioni adatte a stare nel mio portafoglio da tasca davanti, che è in realtà poco più di un porta-carte di credito. Odio i portafoglioni da tasca posteriore, non porto quasi mai la giacca (e comunque mi serve avere i soldi e un documento dietro) e non mi basta più il mio vecchio e mitico All-Ett (comprato con Mattia dopo che per un anno Luca aveva tirato scema mezza Italia). Inoltre, sono un feticista del formato carta di credito (magari sono il fratello disperso di Paris Hilton, chi può dirlo).

Insomma, finalmente posso mettere in pensione l'odiosa carta d'identità e passare al formato più corretto per un documento d'identificazione. Bene! A Firenze era stata promessa a partire dal 1 gennaio 2006, ma poi c'erano stati un tot di ritardi che avevano fatto saltare le scadenze. Qui la storia di quel che sta succedendo in questi giorni a Torino per far partire il servizio. Da notare che dentro la parte digitale della carta, ci saranno anche le impronte digitali...

Money Quote: L’obiettivo di Roma, nel 2001, quando venne varato il documento, era quello che ogni ministero e le banche dati del Viminale avrebbero dovuto raccordarsi con il nuovo strumento d’identità che sarebbe stato utilizzato per ogni pratica. Invece, causa beghe fra le aziende fornitrici delle tessere, si bloccò tutto. Delle 35 macchine necessarie a sfornare le carte d’identità che richiede quotidianamente una città come Torino, ne arrivarono solo due. Ora, Dell’Utri ha fatto riparare le due macchine in dotazione e ne ha acquistate altre cinque che arriveranno entro fine anno. Non molte, ma sufficienti ad accontentare - con un po’ di pazienza - chiunque richieda il documento.

Ps: questa l'ho trovata solo adesso: è stupenda.

Money Quote 2: Alla carta di identità elettronica Made in Italy sono contrari da sempre i produttori di Minilab per fototessere e la Confederazione Nazionale Artigiani (CNA) che ha stimato in circa 100 milioni di euro il danno economico per gli operatori del settore fotografico, che con l'applicazione del provvedimento, vedranno dimezzati i proventi derivanti dal servizio di fototessera. Un danno economico di tale consistenza per un settore che da tempo registra un saldo negativo, è motivo di seria preoccupazione per tutti gli operatori, uniti per cercare insieme con le Istituzioni soluzioni in grado di soddisfare le esigenze di tutti i soggetti coinvolti.

Defying Gravity 2009

È STATA CREATA come co-produzione internazionale e lo spirito dovrebbe essere quello che caratterizza anche la storia: viaggio verso Venere ambientato nel 2050, con equipaggio di 6 (tre uomini e tre donne) in quello che è stato definito una "Grey's Anatomy in space". Peccato che adesso, a nove episodi trasmessi della prima serie di 13, la vogliano già cancellare. Perché gli effetti speciali sono deliziosi, gli attori bravi (ma insopportabili) e purtroppo la storia è una vera tortura, oltretutto pretestuosa nel suo sviluppo. Perché subirla, settimana dopo settimana, si chiedono i telespettatori? E non la guardano...

20.9.09

Twitter, again

GARRY B. TRUDEAU sempre più innamorato, a scopo narrativo, di Twitter per il suo Doonesbury, come si vede anche questa domenica.

I can't predict specific winners, I can offer a recipe for recognizing them

CI SONO VARIE cose che non mi piacciono nella discussione relativa alla fine dell'editoria (libri e giornali) così come la conosciamo e la sua trasformazione in un modello differente. La prima è l'ambiguità di fondo sul termine libro e giornale: dal punto di vista degli editori di libri e giornali, sembra che si venda carta, e non che si vendano storie e informazioni. Se gli editori ritenessero che il loro business è quello di vendere storie e informazioni, saremmo già tutti digitali da un sacco di tempo, alla faccia di tutte le menate sul piacere della carta, la religiosità del libro, il profumo delle pagine e via dicendo.

Il vero problema è che gli editori in Italia non hanno ancora assaggiato la medicina di Amazon e degli altri che vendono libri in formato digitale, quindi temono di essere costretti a fare quello che qualsiasi industria strutturata odia: rimettersi in discussione e diminuire i margini attuali. E non serve spiegargli che così faranno la fine dell'industria musicale, perché quelli che devono prendere decisioni hanno la pensione a 5-10 anni di distanza e cercano di tirare a campare fino a quel momento.

Non dimentichiamoci, poi, che la problematica per quanto riguarda invece il mercato dei giornali in Italia è talmente fuori da qualsiasi sistema economico che chiamare "mercato" quello dei giornali e di chi ci lavora dentro come dipendente, è fare un torto grave al dizionario della lingua italiana. I giornali in Italia non possono fallire, i giornalisti non possono essere licenziati o spostati di mansione, tutte le altre figure ancillari del business hanno garanzie molto simili. Altrimenti, avete presente gli scioperi di piloti e personale di cabina che paralizzavano le compagnie aree dalle nostre parti? Stessa logica, stesso impatto devastante. E lo scrivo non per giustificare la vita degli editori, che Mark Twain aveva definito la razza più perfida di dannati imbroglioni a giro per la terra, ma perché è tragicamente così.

Adesso, non è chiaro quale sarà l'evoluzione tecnologica e sociale, ma è chiaro che ci sarà. L'importante è non ripetere lo stesso errore e immaginarsi che, dopo l'impero della carta, avremo la dittatura dell'E Ink. Invece, vediamo quale metodo è possibile per capire i cambiamenti. Paul Graham qui fa una bella analisi, soprattutto nella seconda metà. 

Money Quote: I can see the evolution of book publishing in the books on my shelves. Clearly at some point in the 1960s the big publishing houses started to ask: how cheaply can we make books before people refuse to buy them? The answer turned out to be one step short of phonebooks. As long as it isn't floppy, consumers still perceive it as a book.

That worked as long as buying printed books was the only way to read them. If printed books are optional, publishers will have to work harder to entice people to buy them. There should be some market, but it's hard to foresee how big, because its size will depend not on macro trends like the amount people read, but on the ingenuity of individual publishers.

Some magazines may thrive by focusing on the magazine as a physical object. Fashion magazines could be made lush in a way that would be hard to match digitally, at least for a while. But this is probably not an option for most magazines.

I don't know exactly what the future will look like, but I'm not too worried about it. This sort of change tends to create as many good things as it kills. Indeed, the really interesting question is not what will happen to existing forms, but what new forms will appear.

The reason I've been writing about existing forms is that I don't know what new forms will appear. But though I can't predict specific winners, I can offer a recipe for recognizing them. When you see something that's taking advantage of new technology to give people something they want that they couldn't have before, you're probably looking at a winner. And when you see something that's merely reacting to new technology in an attempt to preserve some existing source of revenue, you're probably looking at a loser.

19.9.09

Valerio Evangelisti

L'EGO DELLO SCRITTORE e la sua capacità di analisi sono in conflitto frontale. Il secondo individua i problemi, il primo gli impedisce di rendersi conto che non è decisamente l'unico, né il primo, né il più dotato a scriverne.

È andata a finire che la penna scivola sull'olio e scopre l'acqua calda.

Ps: non avevo notato che l'allievo, Giuseppe Genna, che ha ripubblicato il pensiero del maestro, sente il bisogno di interpretarlo. E ci mette tanto bla bla bla del suo. In questo caso, non è né ego né capacità di analisi, ma solo furbizia.

Money Quote: Il 17 febbraio 1982, nel corso di una lezione dedicata all’Ermeneutica del soggetto, il filosofo Michel Foucault, comunemente inteso quale antimetafisico per anonomasia, pronuncia le parole di una svolta che, a tutt’oggi, fa discutere gli specialisti.

Il problema? La pochezza della riflessione, nata, cresciuta e coltivata nella mente solitaria e nelle povere letture dei soggetti in questione. C'erano una volta dei professori dei Licei che studiavano e insegnavano storia dell'arte o greco con una intensità e preparazione che rimarranno sconosciute ai due. Senza bisogno di una carriera accademica tangente o di un mantello da intellettuale olistico.

(Vi prego, tenete a mente che non ho alcun problema con i romanzi di Evangelisti - divertenti - o la sua appartenenza alla New Italian Epic. Il problema sono i cinque volumi di saggi storici provenienti dalle nebbie degli anni Ottanta. Bah.)

Twitpocalypse Redux

SI AVVICINA IL momento della resa dei conti a cui seguiranno i conti delle rese.



Il vostro client è a norma?

Il futuro visto dal passato è molto simile al presente

SONO A FIRENZE, dove ho assistito, tra le altre cose, alla bella conferenza di Vito Di Bari dedicata al futuro che già c'è (ma ancora non lo sappiamo). E sempre in quell'ottica, cioè che le innovazioni del prossimi 10-15 anni esistono già nei laboratori e attendono solo di trovare l'incrocio giusto tra costi, bisogni e mercato per venire commercializzate, tiro fuori dalle profondità della rete questa serie di spot di At&T. Alcune cose sono arrivate, altre ancora no. Da notare che eravamo nel 1993...



Money Quote: This montage of AT&T ads came from a 1993 Newsweek CD-ROM, when Newsweek thought that one day, magazines would be sent to you in CD-ROM form, sponsored with ads.

18.9.09

Innovazione incrementale costante

MOLESKINE STA LENTAMENTE ridefinendo il suo immaginario. L'azienda italiana dei taccuini, blocnotes e agende che trae ispirazione e continuità dai produttori francesi dei taccuini da viaggio di Chatwin ed Hemingway, infatti, adesso sta portando dentro la sua linea commerciale un'idea nuova. È la personalizzazione di artisti, ma è anche qualcosa dello spirito che ha fatto sperimentare a Moleskine, in questi ultimi anni, con i taccuini per gli artisti di strada ed altro. Il taccuino dell'era digitale si sta ibridando e cambiando di nuovo: è un indicatore che sta cambiando l'estetica e il gusto del mondo intorno a lui?

17.9.09

Estremisti

LA STORIA DI Noordin Mohammad Top, a capo di una buona parte del movimento islamista indonesiano e presunto responsabile di bombe e stragi varie, che è stato ucciso dalla polizia nella regione centrale di Java. 

Quando la ricerca paga (alla faccia di Bush e del blocco alle staminali)

SE SIETE DALTONICI (come capita a un consistente numero di uomini sul pianeta, dato che si tratta della malattia genetica più diffusa anche nella nostra specie) vi basterà un'iniezione di cellule per attivare la terapia genica e recuperare la vista, invertendo l'output degli ultimi 150mila anni e regalando a un numero insospettabile di persone la possibilità di vedere tutti i colori di un tramonto. Lo sostengono i ricercatori dell'Università dello stato di Seattle nello stato di Washington, anche se la sperimentazione sull'uomo arriverà solo parecchio più avanti.

Money Quote: A simple injection of cells has cured monkeys of color-blindness—giving a green light to future research into improving human vision with gene therapy, a new study says. Calling the procedure his gene therapy "dream," researcher Jay Neitz said that "ultimately this could be a tool that could cure all sorts of eye diseases."

It's too early to say that the technique can help color-blind people who can't see red or green, but study co-author Neitz is confident. "If we did this exact same thing to a human being today, I believe we would have cured their color vision," said Neitz, an ophthalmologist and professor at the University of Washington in Seattle.


La notizia, per motivi facili da capire, mi fa parecchio piacere.

16.9.09

Snow Leopard

LA RECENSIONE CHE John Sicuracusa ha fatto per Ars Technica di Snow Leopard è da incorniciare. Ammesso che troviate abbastanza legna per costruire la cornice, ovviamente.

Money Quote: The one that really drove me over the edge is the fussy little dance of the filename area that occurs in the Finder (surprise!) when renaming a file on the desktop. There's just something about so many cross-fades, color changes, and text offsets occurring so rapidly and concentrated into such a small area that makes me want to scream. And whether or not I'm actually waiting for these animations to finish before I can continue to use my computer, it certainly feels that way sometimes.

Still, I must unenthusiastically predict that most normal people (i.e., the ones who will not read this entire article) will either find these added visual touches delightful, or (much more likely) not notice them at all.




Da tenere a mente per la terza edizione di Emozione Apple, anche se la seconda dice già praticamente tutto...

Google Fast Flip

SECONDO ME QUESTO Google Fast Flip farà incavolare gli editori come non mai. Elimina il bisogno di andare a vedere i giornali.

15.9.09

BDG clothing

A SAN FRANCISCO, visto che faceva un freddo barbino e c'erano i saldi, ad agosto mi ero comprato una felpa di quelle proprio classiche come se le metteva Robert Redford negli anni Ottanta quando voleva fare quello giovane stile anni Settanta. Nel fotogramma qui sotto tratto da Legal Eagle , del 1985, manca il cappuccio, ma avete capito cosa intendo.

(Sì, la scena è quella che prima lui prima fa il signore e va a dormire in soggiorno sul divano, poi dopo un po' gli si infila sotto il plaid Daryl Hannah, e infine il giorno dopo si becca il cazziatone da Debra Winger perché va a letto con le clienti [invece che con lei]; una vita davvero difficile e tormentata).



Beh, la felpa è marchiata BDG e mi stava cominciando a venire il nervoso perché, come tutte le cose comprate al volo per bisogno e senza pensarci troppo, alla fine è davvero comoda e mi piace anche abbastanza - ma questa marca BDG non capivo chi fosse. Adesso, dopo averci messo un po' d'impegno, ho trovato che si tratta delle iniziali dei fondatori della griffe, i fratelli Bob, Dale e Greg Keystone. Ora mi avvolgo nella felpa e dormo meglio.

The Dukes of Hazzard - The Beginning (2007)

IN ITALIA SPERO non sia mai neanche arrivato. Negli Usa è saltato direttamente al mercato degli home-video. Girato con 5 milioni di dollari, il prequel dei cugini Bo e Luke della contea di Hazzard, nella Georgia più profonda, è veramente una ciofeca.


Quel che c'era di bello da vedere doveva essere, se non altro, la Dodge Charger del 1969 ribattezzata Generale Lee, con tanto di bandiera confederata sul tettino, "01" sugli sportelli saldati e clacson tritonale che suona Dixie, l'inno sudista. Ma la usano male. Gli attori sono dei piacevoli dilettanti, in parte recuperati dal cast del film del 2005 (orribile pure quello) e in parte scelti ad hoc per questa edizione.

Il punto è, però, che il film rompe il canone della serie televisiva (che ci appartiene come bene comune dell'anima con tutte le sue sette stagioni) in una maniera che neanche il film del 2005 riusciva, pur con tutti i suoi limiti. E lo fa per una sua violenza interna e gratuita, senza che ci sia un reale guadagno o comunque una parvenza di motivo. Ignoranza, pressappochismo e soprattuto tanta voglia di tirare a finire una storia che non si è mai presentata ai blocchi di partenza.


Neanche la piccola pioggia di "belle ragazze" (dalla tetta facilmente fuggente) riesce nel miracolo di risvegliare il redneck che è in tutti noi e farci apprezzare la trama, che sarebbe stata scartata anche per un episodio di mezza stagione del telefilm.

Fra le pin-ups, comunque, April Scott nella parte della cugina Daisy è forse quella che funziona meglio, a tratti, e non a caso fa anche la ragazza-poster del film (la Scott è fondamentalmente una modella che si è impegnata per la sua prima "prova seria" di recitazione; e ci sarebbe anche riuscita se intorno a lei in effetti ci fosse stato un film in cui recitare). Le gemelle Brooke e Ally Handy (rispettivamente Jennifer Hill e Trishelle Cannatella) hanno invece la tridimensionalità di un paginone interno di quelle riviste che si leggono con una mano sola e la consistenza del silicone riscaldato.

Infine, la piccola ma inquietante parte ritagliata a Sherilyn Fenn (ve la ricordate? La femme fatale di Twin Peaks) come Lulu Coltrane Hogg, cioè sorella dello sceriffo Rosco P(urvis) Coltrane e moglie di Boss Hogg, riesce ad offrire in maniera lucida una nuova, inedita dimensione dell'aggettivo "squallido".

Peccato, perché anziché giocare la carta della porcheria mal fatta, visto che c'erano e 'sto benedetto Dodge Charger se lo dovevano portare a zonzo, potevano anche tentare di produrre un onesto film di genere, di quelli che poi ti restano in qualche modo attaccati e finisci anche per comprarti anche il Dvd. In questo circostanza, comprare il Dvd non è decisamente il caso. Investire 96 minuti del proprio tempo per vedere il film neanche, a meno di non voler tenere il volume azzerato, per evitare di danneggiare la propria materia grigia.

Ps: uno poi dice, hai stroncato il filmetto che forse non era poi da buttare via. E invece no: siamo nella tradizione di una serie fondamentale, a sua volta derivata da un film del 1975, Moonrunners, che è stato il caposaldo. Siamo in Georgia. Siamo nella campagna più calda e brusca che si possa immaginare (gli accenti originali di Moonrunners e della serie televisiva sono uno spettacolo). Siamo in un mondo che aveva questo motto:

You take a load of 200 proof corn likker through a Georgia roadblock at 100 miles an hour and if you ain’t a dead man, you’re a moonrunner..

Capite poi perché uno il film del 2007 lo stronca?

14.9.09

For sale

PARE CHE I cuginetti della JAL, una delle compagnie aeree di bandiera giapponesi, stiano cercando un grosso investitore (dopo aver ricevuto già tre iniezioni miliardarie di cash dal governo di Tokyo a partire dal 2001, l'ultima delle quali lo scorso giugno) e che in ballo ci siano da un lato American Airlines e dall'altro Delta Air Lines e Air France-KLM. Si parla di una cifra intorno ai 2,8 miliardi di dollari per rimettere il business in moto.

Il cambiamento sarebbe epocale, perché i giapponesi, simmetricamente a noialtri italiani, non gradiscono l'idea di avere una delle due compagnie aree di bandiera in mano allo straniero. Con Alitalia la vicenda è finita come sappiamo (visto il governo che ci è toccato), mentre con JAL la cosa potrebbe andare in modo alquanto differente, anche a causa dell'attuale, nuova sponda politica che governa il Paese. Vedremo, la vicenda è assai interessante.

The Lost Symbol

DOMANI ESCE NEGLI Stati Uniti l'ultima fatica di Dan Brown, The Lost Symbol. Come d'abitudine, il volume da cui gli editori americani si aspettato miracoli in termini numerici, viene presentato super-scontato. Se andate da Borders, ad esempio, ve lo danno con il 40% in meno se siete soci, il 30% tutti gli altri.



I motivi sono vari: far scalare subito le classifiche di vendite all'autore, una specie di Faletti d'oltreoceano; monetizzare rapidamente i volumi di vendita; far capire che siccome è davvero buono te lo scontano pure. Da noi, ma a scriverlo sicuramente mi ripeto, sapendo che sarà un successo se potessero te lo farebbero pagare di più...

Wikipedia Quote: The book will be published on September 15, 2009 with an initial print run between 5 to 6.5 million copies, which will be the largest first printing in publisher Random House's history.

A cosa serve Facebook (in sintesi)

A PASSARE MEZZA domenica pomeriggio insieme ai propri ricordi.

E a vedere che questi:



sono diventati questi:



dopo che altri, nel frattempo, erano andati a scoprire l'America:

13.9.09

That's an outrage

GARRY B. TRUDEAU arriva con Doonesbury, come ogni domenica.

Guidando come dio comanda

SONO ORAMAI PIU' di vent'anni che abbiamo a disposizione videogiochi di guida. E sono più di vent'anni che andiamo sempre con il cambio in modalità automatica, rimbalzando tra muretti e cordoli e con improvvise corse nell'erba tagliata e il ghiaino fine delle vie di fuga: c'è addirittura chi questa tecnica al rimbalzo l'ha eletta a stile personale di guida e ci ottiene anche buone prestazioni.

Però, in fondo in fondo, me lo sono sempre chiesto: ma come si fa a guidare davvero al massimo una Formula uno in un videogioco? In questo video, giro di pista a Monza con F1 2009 di Codemasters (PSP e Wii, il video è fatto con la Wii), finalmente si scopre l'arcano.

Rettificare i torti

AL VOLO: LA petizione per fornire scuse ufficiali sulle persecuzioni e la morte di Alan Turing (in Gran Bretagna) è andata spettacolarmente bene.

Money Quote: Most of the planning was done from the top deck of a London double-decker bus on the way to work. Amazing what you can do with 30 minutes of peace and an iPhone.

12.9.09

Tende e tendine

NON SONO PROPRIO tutte uguali, e non necessariamente devono avere un motivo floreale "plasticoso" (come quella del mio bagno). Le tende e le tendine da vasca ma anche da soggiorno allo stato dell'arte.



I mille usi delle graphic novel

PARE CHE IL fumetto stia davvero evolvendo in una forma di comunicazione più sofisticata (come da tempo accade in Giappone, ad esempio). Qui ne parla Poynter online.

Money Quote: But two books -- Brooke Gladstone's "The Influencing Machine," due out in fall 2010, and Josh Neufeld's "A.D.: New Orleans After the Deluge," which came out last month -- serve as examples of how graphic novels are being used to capture nonfiction stories about real places, real events and real people.

Oltretutto, fare ad esempio giornalismo o scrittura con i fumetti (in cui ci sono le immagini ma i testi sono ridotti all'essenziale) per chi usa la penna d'abitudine è un notevole esercizio di sintesi.

Qui si racconta la storia di tre nuove riviste di studi universitari dedicate ai comics. Ovviamente, nessuna è italiana (per adesso).

11.9.09

Verso l'iTablet di Apple

I SEGNI PREMONITORI si moltiplicano. Adesso, c'è chi vede negli "LP" digitali per iTunes (che oltre alla musica hanno testi delle canzoni, video etc, ma talvolta anche fumetti e racconti), un cavallo di Troia per conquistare il mercato degli eBook tramite il futuro iPad o iTablet o come diavolo volete chiamarlo il coso touch di Apple.

Money Quote: Tyrese Gibson’s Mayhem is the first digital book for sale on iTunes 9 – perhaps an early sign of Apple’s (AAPL) desire to take on Amazon’s (AMZN) Kindle and Sony’s (SNE) Reader in the digital book market.

Ah, e iTunes dovrà fare tutto lo sporco lavoro di sincronizzazione, come al solito...

10.9.09

Lezioni di vita?

UNA DELLE COSE più agghiaccianti - per non dire altro - che abbia mai visto in rete. E ovviamente Nick Vujicic è già un fenomeno (cioè, lo era anche prima, in senso etimologico, ma adesso anche da un punto di vista comunicativo).

Insomma, ma si può? Perché le scolarette non fanno causa all'organizzatore?

9.9.09

Perché avremmo bisogno del Dragone Rosso

LA CINA NON è la madre di tutte le disgrazie. Anzi, con i suoi fondi sovrani e l'enorme quantitativo di ricchezza accumulata, è nell'inedita posizione di poter finanziare il cambiamento di cui il mondo ha bisogno e di cui l'Occidente si sta facendo portatore.

Money Quote: If we want an example of good long-term resource planning, we might want to look to China.

While the first world spent the last decade taking on debt and levering up dubious assets like dot-com startups and subprime mortgages, then suffering the inevitable fallout, China kept its debt relatively modest and its currency depressed while it accumulated a vast war chest of foreign-exchange reserves–some $2.1 trillion worth as of the end of June, according to the Wall Street Journal.

Now, with a significant risk of the US dollar and other currencies not backed by hard resources imploding after the greatest spree of worldwide money-printing in history, China is prepared (if not anxious) to exchange its potentially worthless forex holdings for hard assets like oil, metals, and fertilizer.

8.9.09

Trilogia in 4 parti della Spada di Ghiaccio

SI TRATTA DI una delle avventure più belle di Topolino e Pippo negli anni Ottanta. La Trilogia della Spada di Ghiaccio, apparsa sui numeri natalizi del 1982, 1983 e 1984, è stata realizzata da Massimo De Vita e viene considerata il punto più alto del decennio, oltre che uno dei migliori in assoluto per storie di topi e di paperi. La sto rileggendo adesso, felice perché non sapevo che ci fosse anche un quarto "libro", arrivato nel 1993.

I titoli in ordine sono questi:

Topolino e la Spada di Ghiaccio ; 1982 (Topolino 1411, 1412 e 1413).

Topolino e il torneo dell'Argaar; 1983 (Topolino 1464 e 1465).

Topolino e il ritorno del Principe delle Nebbie; 1984 (Topolino n. 1517).

Topolino e la bella addormentata nel cosmo; 1993 (Topolino n. 1936 e 1937)

7.9.09

Se cammina come un papero...

ASUS STA PER lanciare un inedito lettore di eBook a due pagine, che si apre e si chiude come un libro. Intravisto all'ultima edizione del Cebit, assente alla appena conclusa Ifa, sarà un Eee reader. Da tenere a mente che Asus ha inventato il netbook (croce e delizia del mercato dei personal computer portatili). Magari questo reader sarà finalmente economico: il prezzo dovrebbe essere quello abbastanza accettabile di 100 sterline (114 euro).

6.9.09

Icon

CON SNOW LEOPARD raggiungono la gloria dei 512 per 512 punti. Un impatto grafico straordinario, a vederne anche la cura per i dettagli. Tanto che Leander Kahney di The Cult of Mac ha deciso di pubblicare una gallery di icone di Mac OS X. Ed è una festa per gli occhi di grandi e piccini.






A Government Plot

GARRY B. TRUDEAU con Doonesbury, come ogni domenica.

5.9.09

Scrubs (2001-2009): "Half as long as ER and twice as funny"

POI ALL'IMPROVVISO, QUASI senza preavviso e soprattutto senza tanti drammi, si conclude un ciclo lunghissimo, iniziato il 2 ottobre del 2001 su Nbc e chiuso il 6 maggio scorso su Abc, dopo otto stagioni e 168 episodi.

Ho lasciato passare un po' di tempo, ho cercato di scoprire se Abc avesse intenzione di portare avanti la serie appena acquisita e "salvata" da una prematura chiusura con la settima stagione. Invece, uno dei compagni migliori nella strada di questo primo decennio del nuovo millennio, cioè Scrubs, è svaporato così. Al suo posto, ci sarà in effetti una nuova stagione, ma costruita con un cast praticamente tutto nuovo (solo un paio di attori rimangono) e in un contesto completamente diverso: dall'ospedale Sacred Heart si passerà a un improbabile campus medico, per seguire la strada di una nuova generazione di giovani interni di medicina generale.

Il vecchio Scrubs, dunque, se ne va (e, temo, quello nuovo durerà molto poco). Zach Braff, degno erede di John Ritter, è bravo non poco. Ma anche Sarah Chalke non scherza e, in generale, tutto il cast, con l'unica avvertenza di ascoltarli religiosamente in lingua originale, magari con sottotitoli italiani o inglesi, perché il nostro doppiaggio nel loro caso è seriamente dannoso. Tutti quanti però erano cresciuti fin troppo e cominciavano a non starci più, dentro i loro personaggi ritagliati su un'ottima idea di BIll Lawrence targata più di un ventennio fa, grazie al compagno di college Jonathan Doris, diventato poi medico (dice "adios" a JD nell'ultimo episodio della ottava stagione) con gli amici Jon Turk e Dolly Klock, rispettivamente punto di partenza aper Chris Turk e Molly Clock.

Si possono dire moltissime cose di Scrubs: dalle tecniche di ripresa in 16 millimetri (poi passate all'HD) sino alle tecniche di improvvisazione degli attori, dalla capacità di accompagnare in minore ma con efficacia una generazione per un decennio di transizione (come fece Friends nel decennio precedente) sino alla ricchezza di temi, alla capacità di innovare un genere così apparentemente logoro come il "medical drama", alla brillantezza delle soluzioni creative, all'iniezione di umorismo surreale che sono convinto abbia toccato il cuore e la mente di un numero infinito di futuri scrittori e attori.

Dopo Scrubs ci sarà spazio per altre cose meravigliose. Ma non si può non fermarsi un attimo per cogliere il momento esatto in cui molte cose non saranno più come prima.

4.9.09

Apple Store numero 2 a Carugate, Milano

DOMANI MATTINA PRESTO vado a seguire l'inaugurazione del secondo Apple Store italiano, al centro commerciale Carosello a Carugate (vicino - si fa per dire - a Milano). Pensare che in realtà gli Apple Store, la cui storia è affascinante secondo me, avrebbero potuto essere molto, molto diversi...

2.9.09

Indonesia

SONO ALMENO 15 i morti del terremoto che ha colpito l'Indonesia, mentre ancora non si sa se ci saranno delle ondate provocate dal terremoto (comunque, è ritenuto improbabile, allo stato delle cose). È stata colpita in particolare l'isola di Java, dove il sisma ha raggiunto il settimo grado, ma le scosse si sono avvertite anche nella capitale Jakarta, 200 chilometri più a nord.

Mad Women

È RIPARTITA LA stagione di Mad Men, che quest'anno sta avendo il suo "momento Sopranos", con gli attori che compaiono praticamente da tutte le parti e le citazioni che si sprecano. Meno male che è il momento in cui arrivano anche le cose più gustose. Vedi sotto.

1.9.09

Le 5 cose da fare quando Gmail è giù

IL SERVIZIO GRATUITO di posta di Google, Gmail, è andato giù oggi. Ovvero ha funzionato a intermittenza. Nel momento del panico, alcuni si sono chiesti: quali sono le cinque cose da fare quando non c'è Gmail?

5. Smoke signals (Note: hard to do in an office setting)

4. Scramble to re-locate your AIM friends

3. Try to crack open your rusty hotmail/netscape/aol mail/yahoomail

2. Write this post because you can't do any work right now.

1. Get nostalgic about the great Twitter blackout of 2009

Electric Barbarella

LORO SI CHIAMANO Duran Duran in omaggio allo scienziato del film (che in realtà si chiamava Durand Durand, ma pronunciato alla francese). Il video e la canzone sono l'omaggio esplicito, con questo volto elettrico e stralunato che trovo deliziosa sintesi degli anni Ottanta colti nel gesto di rivisitare la rivoluzione degli anni Sessanta.



Electric Barbarella è il regalo che i Duran Duran hanno fatto a Barbarella, fumetto di Jean-Claude Fores adattato nel 1968 a film da Roger Vadim, con protagonista la moglie Jane Fonda. Personalmente tra i film di Jane Fonda preferisco Cat Ballou, però Barbarella è un piccolo tesoro che, oltre ad aver lanciato la Fonda come sex symbol, rappresenta anche una pietra miliare nell'estetica della fantascienza camp e psichedelica prodotta da Dino De Laurentiis. Il successivo (e ultimo) film del genere è stato Flash Gordon del 1980. Su Barbarella, Cat Ballou e Jane Fonda torneremo più avanti.