31.3.04

In rete, in rete...

INTERNET, SI SA, � un sistema per comunicare, una infrastruttura che consente di scambiare informazioni, un grandissimo archivio, un mondo virtuale, bla bla bla. Oggi, navigando stancamente lungo viottoli del web che penso interessino a pochi, ho fatto un salto dalla costa ovest degli Stati Uniti verso Bologna. Incuriosito dal modo in cui viene citato Umberto Eco in questo pamphlet sulla "continuous partial attention" (ve l'avevo detto che era roba strana!):

[...] Knuth also provides the following quote from Umberto Eco: "I don't even have an e-mail address. I have reached an age where my main purpose is not to receive messages."

In a recent review of one of my novels, I was described as "Umberto Eco without the charm" and so it should be pretty clear in what direction I am going. [...]


Incuriosito dal link marcato sul nome di Eco (l'ho tolto, per non sciupare l'effetto), mi sono detto: a) che carino, un americano (Neal Stephenson � fondamentalmente un autore di fantascienza detta "cyberpunk 2.0") che cita Eco. b) Chiss� a quale home page che spiega chi sia Umbero Eco punta il link.

Ho cliccato il link e porta alla Scuola superiore di studi umanistici di Bologna dove Eco insegna, e dove ovviamente non c'� la sua email ma quella della sua assistente. Ok, poco male, c'� anche scritto grosso come una casa, CURRICULUM VITAE. Clicchiamo, vediamolo 'sto curriculum di Eco.

Cliccato, aperto, letto (letto?). Una sola parola: domani vado a restituire il mio diploma di specializzazione, di laurea, di maturit� e di scuola media. Spero che mi ritengano degno di tenermi quello delle elementari, anche perch� non ho fatto l'asilo ma solo il nido, e non vorrei presentarmi proprio nudo al mondo. Anche se la sensazione � quella...

Metto solo un estratto, circa la quarantaduesima parte del documento, cos�, per il vostro diletto.... Sono le prime righe...


UMBERTO ECO - CURRICULUM VITAE.� (March 2004)

Born in Alessandria (Piemonte), Italy, January 5, 1932

Academic Degrees
1954 - Laurea in Philosophy at the University of Torino.
1961 - Libero Docente in Aesthetics.
1975 - Ordinario di Semiotica at the University of Bologna.
1985 - Doctor Honoris Causa, Katolieke Universiteit, Leuven.
1986 - Doctor Honoris Causa, Odense University, Danmark.
1987 - Doctor Honoris Causa, Loyola University, Chicago.
1987 - Doctor Honoris Causa, State University of New York.
1987 - Doctor Honoris Causa, Royal College of Arts, London.
1988 - Doctor Honoris Causa, Brown University.
1989 - Doctor Honoris Causa, Universit� de Paris, Sorbonne Nouvelle.
1989 - Doctor Honoris Causa, Universit� de Li�ge.
1990 - Doctor Honoris Causa, University of Sofia.
1990 - Doctor Honoris Causa, University of Glasgow.
1990 - Doctor Honoris Causa, Universidad Complutense de Madrid.
1992 - Doctor Honoris Causa, Kent University, Canterbury
1993 - Doctor Honoris Causa, Indiana University.
1994 - Doctor Honoris Causa, University of Tel-Aviv.
1994 - Doctor Honoris Causa, University of Buenos Aires
1995�� Doctor Honoris Causa, University of Athens
1995 - Doctor Honoris Causa, Laurentian University at Sudbury (Ontario)
1996 - Doctor Honoris Causa, Academy of Fine Arts, Warsaw
1996�� Doctor Honoris Causa, University Ovidius, Constanta.
1996�� Doctor Honoris Causa, University of Santa Clara (California)
1996�� Doctor Honoris Causa, University of Tartu
1997 - Doctor Honoris Causa, Universit� de Grenoble
1997 - Doctor Honoris Causa, Universidad de Castilla-La Mancha.
1998�� Doctor Honoris Causa, Lomonosov University of Moscow.
1998�� Doctor Honoris Causa, Freie Universit�t, Berlin.
2000�� Doctor Honoris Causa, Universit� du Quebec, Montreal
2001�� Doctor Honoris Causa, Open University
2002�� Doctor Honoris Causa, Rutgers University
2002�� Doctor Honoris Causa, University of Jerusalem
2002�� Doctor Honoris Causa, Universit� di Siena
2004�� Doctor Honoris Causa, Universit� de Franche Comt�, Besan�on


Devo continuare...?

Il lavoro all'Universit�, la manovalanza del sapere

DUNQUE, SE UNO arriva finalmente a fare il ricercatore universitario (e ancora qualcuno ci riesce, con gli ultimi concorsi che stanno entrando in ruolo) � nel bengodi? Ha il lavoro fisso, prestigioso, pagato, statale, bloccato... Insomma, un muro contro il quale le avversit� della vita e della congiuntura nulla possono?

Andiamo a fare due conti: un ricercatore universitario non confermato (poi li confermano sempre, niente paura) dal punto di vista dello Stato viene considerato una risorsa da valutare a ore di lavoro svolto senza obbligo di cartellino da timbrare (e questo � gi� buono, no? Maledetti, alienanti cartellini).

Ma quanto costa allo Stato ogni ora del lavoro di quel benedetto ricercatore? Lui poi ne ricever� una parte consistentemente inferiore (circa il 40%). Vediamo, per�.

E' previsto che l'uomo lavori 1.512 ore l'anno, vale a dire 126 ore al mese, cio�, in una settimana di cinque giorni per un complessivo medio di venti-ventidue giorni al mese, stiamo parlando di 5-6 ore al giorno. Ma attenzione, perch� il computo viene fatto per una cifra economica che poi verr� spalmata su tredici mensilit�. Quindi le ore lavorate - nonostante siano l'unit� di misura - in realt� non sono poi corrispondenti al reale lavoro e non tengono conto degli obblighi di didattica e di esami.

E quanto si costa allo Stato per queste 1.512 ore annuali? Pare che il costo previsto sia 18,73 euro, vale a dire poco pi� di 36 mila lire. Un totale annuo di 28mila 319 euro e 76 centesimi (sempre che i numeri che ho siano quelli buoni). Sono 54 milioni e 834 mila delle vecchie lire.

Stiamo parlando del lordo per lo Stato. Se le ritenute fossero equilibrate, cio� per ogni euro che il ricercatore guadagna al netto un'altro se ne va in tasse, previdenza, pensione e quant'altro, il totale per l'uomo (o donna) sarebbe di 14 mila e 159 euro (pi� spiccioli) pari a 27 milioni e 417 mila lire all'anno. Sono pi� di dodici mensilit�, ricordate? Quindi, da questo non si pu� sapere quanto viene guadagnato al mese vero, anche perch� la tredicesima � solo una frazione dello stipendio complessivo.

Per�, siccome le ritenute non sono 50-50, ma maggiori dalla parte degli oneri e inferiori per il netto, non � azzardato pensare che la manovalanza del sapere, il brillante laureato che ha fatto la dura gavetta dell'assistente volontario, tre anni di dottorato, qualche anno da assegnista e poi il concorso (articoli scientifici e spesso anche una o due monografie), diventando competente su quello che studia (il ruolo di Giulietta in Giulietta e Romeo di Shakespeare) e quello che non studia (i corsi, gli esami, i seminari, i progetti di ricerca, i progetti finanziati, quelli co-finanziati, le ricerche esterne, tutte cose per le quali � ragionevole supporre sia pagato con lo stipendio e quindi non percepisca altri guadagni ma, guardacaso, si immagina produca un ritorno per il datore di lavoro e i suoi partner, e non stiamo parlando degli scienziati ma degli umanisti), insomma non � azzardato che la manovalanza percepisca qualcosa come 1.100 euro al mese, circa 2 milioni e cento, due e due al massimo.

L'et�? Circa trenta, trentaquattro. Con quasi dieci anni di precariato del sapere, pronto ad entrare tra le fila dei docenti universitari come manovalanza del sapere.



30.3.04

Io protesto...

INSOMMA, SE C'E' un motivo per cui Mac � bello, oltre che per la mitologica facilit� d'uso ed affidabilit�, � l'estetica. Mac is Cool! Epper�, quelli di Google, che hanno creato anche dei mini motori di ricerca specializzati per Linux, Windows, Bsd e Mac, con il banner di quest'ultimo son stati proprio stitici...









(Quello per Mac � questo qui sopra. Capite cosa intendevo dire? Maledetti stitici...)

29.3.04

Wish List

IO VORREI ANDARE a Raffles City... ci riuscir�?



Anche Alitalia si � svegliata...

LA NOSTRA INSONNE compagnia di bandiera si � svegliata. E si � messa al pari con il resto del mondo. Dopo aver esteso l'utilizzabilit� delle miglia guadagnate dai viaggiatori abituali (i cosiddetti frequent flyer) da due anni all'infinito, adesso si � anche decisa a dare bonus a chi viaggia nelle classi maggiori.

Cio�, in realt� i bonus non sono per chi viaggia in business, ma per chi ci viaggia con un frequent flyer avanzato. Mi spiego: volando si guadagnano miglia a seconda della distanza e della classe (economica, business, magnifica). Guadagnare tante miglia nell'arco di un anno solare non � buono solo perch� poi si pu� viaggiare gratis, ma anche perch� si pu� fare un salto di qualit�.



Chi vola per 25 mila miglia tra gennaio e dicembre (una volta erano quasi il doppio...) diventa MilleMiglia Ulisse, tessera argentata, con una serie di facilitazioni (priorit� nel recupero bagagli e nel check-in, priorit� nelle liste di attesa etc. Sono diventato un paio di danni fa Ulisse ma la libidine � durata poco perch� subito dopo (tipo un mese dopo) c'� stato il gran salto a Freccia Alata.



Chi invece si spara 90mila miglia (ma adesso sono diventate 75mila) in un anno diventa MilleMiglia Freccia Alata, tessera dorata, con ulteriori benefici. Tra gli altri, segnalo che si pu� portare un ospite nelle salette VIP, anche se stiamo volando con un'altra compagnia. Sembra una stupidaggine, ma se avete le vostre belle dieci ore di fuso orario e dovete aspettare quattro ore per la coincidenza, male non fa...



Per mantenere lo status acquisito, bisogna continuare a volare per l'anno successivo, totalizzando almeno 25 mila miglia con Ulisse e 75 mila con freccia alata (io in questo momento sono quasi a 60 mila nel 2004, sento che ce la posso fare). Stanno dunque abbassando l'asticella da saltare, e questo � sicuramente un bene, anche se finir� la distinzione tra chi viaggia tanto all'estero e chi invece si macina settimanalmente il Milano-Roma andata e ritorno in economica (a colpi di 1000 miglia prima o poi ci arrivi). Peccato.

Beh, comunque una novit� c'�. Dal primo febbraio sono arrivate le miglia bonus, cio� Tier Bonus, un surplus del 25% o del 50% sui voli in business se si gode dello status di viaggiatore preferenziale. Il vantaggio per� non pu� essere utilizzato (ed � logico) per acquistare lo status superiore al proprio (o mantenerlo, penso). E questo � anche un peccato. Comunque... benvenuta Alitalia nel mondo civile...

(Poi ci sono anche tutti i vari bonus speciali, come quelli per chi si iscrive - tremila miglia - o sulla tratta Roma Milano etc. Ma l� ci si affida un po' al caso o alla clemenza)

25.3.04

Alle volte...

UNO PENSA CHE le ha viste tutte, o quasi tutte ma insomma, un numero consistente. Poi all'inizio della puntata serale del Grande Fratello, sorpresa! Firma di promessa di matrimonio e deleghe per le pubblicazioni. "Non posso sposarvi - dice Barbara - non sono un pubblico ufficiale. Per� posso dirti, Bruno, adesso puoi baciare la sposa".

Ma tiratevi i colpi di bazooka allo stadio. Non so se sia apologia di qualcosa, ma � sempre meglio della tv. Forza, promotori finanziari, baristi, rappresentanti, impiegati di concetto, pompieri, creativi pubblicitari, avvocati e commercialisti, autisti del tram e responsabili di prodotto: voi che siete il nerbo e la forza d'urto delle tifoserie, scatenate la vostra ira atavica. Rendete mitologica anche questa giornata.

Non me n'ero mica accorto, io: stavo all'estero

ALLORA, SONO TORNATO (completamente afono) da Salt Lake City. Non avevo mica capito il casino che � successo qui in Italia fino a che stasera non ho visto Ottoemezzo. A parte lo choc di vedere la Palombelli eccitata (c'� vita oltre che acqua su Marte, rosso "come 'a Roma") e poi Barenghi (direttore del Manifesto) dare ragione a Moncalvo (direttore della Padania), il fatto � un altro. Domenica scorsa a Roma hanno fatto di tutto. E non capisco come mai.

Due giorni fa, invece, ero a vedere una partita di basket dell'NBA: Salt Lake City Jazz contro Washington Wizards. Per la cronaca, hanno vinto i Jazz (merito del play Arruba e dello spilungone russo che non mi ricordo come si chiama) dentro il palpitante catino del Delta Center.

Poche note: a vedere la partita c'erano forse pi� ragazze che non ragazzi. Pi� stagionati signori che non giovani scalpitanti. Al bordo del campo se uno spettatore di prima fila allunga le gambe, invade il campo. Ma non lo fa, anzi, se � andato a prendersi il biberone, aspetta che l'azione si sposti nell'altra met� del campo prima di rientrare (sai mai che ti incocci con uno lanciato di corsa dietro alla palla, che magari pesa quei centodieci chiletti).

Poi ci sono le Cheersleaders. Che fanno sgambettando tutte le loro coreografie, vestite come letterine e come tali trattate anche sul maxischermo, con le scenette di presentazione di quindici secondi pre-registrate per far distrarre durante i time-out.

E la voce del capo tifoseria, dipendente della societ�, che incita i ragazzi delle gradinate a fare rumore (make noise!)? Con l'inno nazionale all'inizio, gli stacchetti musicali, le cariche (per� per�, perepereppepp�), le tifoserie che applaudono, tutto quanto.

Ci sono pure le inquadrature della Love Camera durante gli intervalli. Cio�, i cameramen inquadrano a caso coppie di persone sugli spalti e questi, appena si vedono sul maxi-schermo si devono baciare. Senn�, son fischi.

E all'uscita? Magari dopo aver mangiato nelle decine di chioschetti sparsi sugli anelli, ci si mette in fila per prendere le macchine o i pullman. Se c'� tempo, si fa anche un po' di shopping ai negozi di materiale per supporter sempre dentro il palazzetto dello sport (un bolide a sei piani da diecimila posti) Con quattro (quattro!) macchine della polizia a gestire il traffico: assoluta precedenza ai pedoni, nessun motorino.

Ma ve li immaginate voi questi che si menano come in Italia? O che tirano i motorini o i razzi dagli anelli? Magari alla mascotte (storicamente un giocoliere rompiscatole che sfotte la gente del pubblico) o alla ragazza con la gonna e le scarpe basse dell'organizzazione che corre da tutte le parti a bordo campo?

Forse dipende dal fatto che anche i giocatori, in campo, anzich� menarsi come fabbri o galli in mezzo al pollaio, badano a giocare. C'� cattiveria? Si, certamente, ma di quella che c'� tra gente che gioca, non di quella come tra israeliani e palestinesi.

Magari la colpa dalle nostre parti � delle formazioni neofasciste infiltrate, magari dal fatto che i ventenni e i trentenni non si sfogano in palestra e allo stadio si sfasciano. Forse siamo noi degli animali. Forse...

24.3.04

Dominare la materia

OK, COME AL solito ho capito tutto. Quello che � avvenuto a Salt Lake City scrive un altro piccolo pezzo della storia dell'informatica. Con buona pace del resto. Torno a Milano e ne vedrete sul Sole 24 Ore i degni sviluppi.

(per tornare a casa si passa da New York, ma solo per due ore. Mannaggia...)


23.3.04

Novell, Sco, Unix, Linux, Ibm, Microsoft...

NE POTREMMO PARLARE per anni, e probabilmente qualcuno lo far� anche. Sono a Salt Lake City, uno dei posti pi� dimenticati da Dio degli Stati Uniti tra quelli che ho visitato sino ad ora. Qui il 40% delle persone sono mormoni, l'80% nello stato dello Utah. Il loro piano per conquistare il mondo � geniale e senza dubbio avr� successo: stanno schedando tutte le generazioni che ci hanno preceduto per convertirle ex-post alla fede dei Santi degli Ultimi Giorni. E il loro tempio sembra uscito fuori da un episodio di Star Trek The Next Generation ambientato su qualche esotico ed ordinato pianeta new age.

Sapete cosa? Qui ci sono problemi anche a capire come vengono dati gli indirizzi. Altro che Giappone (nel quale si sostiene che gli occidentali si perdano a causa del sistema fuori dell'ordinario), qui � un delirio che solo pochi sanno spiegare.

Comunque, in questa terra cos� legata ai fatti di religione, si combatte in questi mesi la battaglia definitiva, o meglio la pi� grande battaglia prima di quella definitiva nell'ambito del software e dei sistemi operativi.

Qui � venuto a nascondersi il frutto di menti tra loro molto distanti nell'ambito del software proprietario, qui � giunto a cavallo di un pinguino il mondo dell'open source... Lo scontro tra Novell e Sco, paladini rispettivamente di Ibm e Microsoft, � solo una anteprima rispetto a quella guerra totale che nei prossimi anni vedr� opposti i due giganti.

22.3.04

Oggi ho visto Wittgenstein...

SI E' FATTO la libreria con i componibili di Ikea. Bella, per�: io quasi quasi ci faccio un pensierino, visto che tengo i libri in tutti i modi, anche per terra...

(Grazie alla gentile citazione su Wittgenstein, i contatti a questo sito sono balzati in avanti. Spero che i nuovi venuti non siano rimasti delusi...)

19.3.04

Ecco, io per�...

NON E' CHE ce l'ho con i sindacati, gli occupanti, i problemi del mondo e tutto il resto. Per� ieri mattina volevano sgombrare una casa occupata, lungo il viale che tutte le mattine percorro con l'autobus 92 (� un filobus, per la precisione), bloccandolo completamente.

Poliziotti, carabinieri, giovini alternativi (e meno giovini), cani, pietre e palloni, pure qualche eskimo di pail appeso al tetto, come segno di superiore protesta. Curiosi, cinesi che ridacchiavano (dalle loro parti usano i carri armati per questo tipo di situazione) e resto del mondo incazzato. Pure io. Che stia diventando di destra?

Poi dicono che danno pi� banda...

CI SONO DUE fonti per le notizie sulla larga banda offerta dai nostri beneamati provider. Il marketing pubblicitario, che racconta di velocit� folli, prezzi inesistenti e servizi da beauty-farm cinque stelle. E poi ci sono le leggende metropolitane, l'amico dell'amico che da sei mesi aspetta il tecnico, quello che vede solo i siti dispari e non quelli pari, quell'altro che funzionerebbe tutto s�, per� solo tra le due e le quattro del mattino.

Ecco, DELyMyth racconta con il garbo che la contraddistingue, una piccola parte della sua storia. E c'� da aggiungere che forse qualcosa ci capisce, dato che nella vita la dolce fanciulla fa la sistemista e le reti di computer lei le costruisce...

Il Condominio delle meraviglie

Il mio reclamo e' arrivato agli autori della giunzione dei cavi (quella casereccia che hanno fatto settimana scorsa).

Insomma, ho una linea con cui ho sempre scaricato a 70k/s, da quando smanettano coi cavi la sera non vado oltre i 20k/s (il prossimo che dice che giuntando cavi si perde massimo il 10% di banda je meno!).


(prosegue sul suo blog)

18.3.04

Enterprise: coraggiosamente l�, dove nessun sindacalista � mai giunto prima

AGGIORNAMENTO SUL PERCHE' La7 abbia tagliato la domenica sera di Star Trek: i doppiatori in sciopero non hanno doppiato gli episodi della seconda stagione del telefilm americano. Ok, colpa loro (e di La7 che paga poco la coperativa che paga a sua volta i doppiatori, se � per questo) e fin qui � chiaro.

Per�:

1) la serie riprender� DOPO l'estate. Ma siamo pazzi? Sono in sciopero programmato per sei mesi? Alla faccia della cassa solidariet�, neanche all'Alfa Romeo degli anni duri si potevano fare 'ste operazioni

2) vabbene che non avrebbe retto la prima serata (e forse non ne hanno neanche i diritti), ma dopo quella pippa ignobile condotta da Andrea Monti, che gli dei furenti della televisione se lo portino, almeno un episodio intorno a mezzanotte della serie originale di Star Trek, quella con Kirk, Spock e McCoy? No eh? Troppo difficile, il nanetto che pensa i palinsesti � in ferie e gli altri non fanno nulla se non c'� lui? Sei mesi al mare con una doppiatrice?

17.3.04

Tanti auguri, Star Trek

ALL'INIZIO NON VENNE cap�ta. Ma la saga televisiva che pi� ha dato alla costruzione dell'immaginario del futuro nella storia occidentale, nel 1969 decoll� definitivamente, trasformandosi in un successo non solo commerciale. Arrivando l�, dove nessuno era mai arrivato prima.


14.3.04

Maledetti!

MA COME AVETE osato? Io vi credevo diversi, vi pensavo capaci di cambiare le cose, vi immaginavo nuovi e - in prospettiva - anche vincenti. E invece, miei cari signori di La7, mi avete cancellato la serata di domenica con Star Trek. Come una Italia 1 qualunque. Malnati!

11.3.04

La Repubblica: "Un tv day alla Rai"

di VITTORIO ZUCCONI

Provo a immaginare, seduto davanti a un televisore americano qui a Washington, uno spettacolo come quello che questa sera il Presidente del Consiglio italiano offrir� al pubblico italiano, esibendosi ancora una volta "in concert", con accompagnamento di basso continuo, come nella musica barocca.


10.3.04

Che tempo che fa'

CARO ANTONIO,

Ti scrivo preferendo mantenere la mia privacy. Ti segnalo solo che il momento � pesante. Pesantissimo. Qui non solo ci sono le elezioni, ma ormai tutto va in una direzione che non lascia presagire niente di buono. Il fiume carsico di un risentimento forse generazionale, drogato da anni di televisione e "cultura" sempre pi� degradante e degradata, sta emergendo e vuol travolgere il mondo della nostra penisola. Ci sono simboli che segnano gli immaginari di un popolo. Il nostro � segnato dalla mancanza di simboli e speranze, se non Mammona e pochi altri. Veline, Porsche Cayenne e Processi del luned�. Cosa meritiamo, se non quello che sta per arrivare? Poche settimane fa ho fatto timbrare alla posta la marca da bollo sul mio passaporto. Intellettualmente sono gi� partito, presto lo far� anche di persona.
Cordialmente,
[Lettera firmata]

7.3.04

Aspirina

NEL 1899 PROPRIO oggi la Bayer registrava il trademark dell'aspirina. E' stato proprio con la pastiglia bianca che l'azienda farmaceutica tedesca ha inizialmente costruito la sua fortuna.

5.3.04

Densha de Go Ryojo

NON AVEVO MAI visto gli screenshot. Mannaggia... Averlo saputo prima (c'� anche il nuovo comando) la PS2 si sarebbe imposta quando ero in Giappone!
















L'hanno aperto (e io non c'ero, sigh!)

COMUNQUE, PRIMA O poi ci passer�... Sarete i primi a saperlo!

Un po' di immagini da fonti varie















3.3.04

OGGI � nato l'_italian_ iMUG

ECCO A VOI, in tutto il suo splendore, l'italianMacUserGroup! In breve iMUG.

Tutto virtuale, tutto online. La sede ufficiale � infatti in una stanza di chat su iChat (utenti Pc, potete venire anche voi, se installare il software di chat di AOL).

Per visionare la piattaforma web dalla quale passare all'iMUG, potete andare qui.

E' gradito l'uso del Mac
Rsvp