29.12.16

Prospettive

A PICCOLI PASSI da bambino (ma poi bisogna crescere)

Money quote: “This is what starting small looks like”

Rogue One è un bel film (parlando poi di Carrie Fisher)

ALLORA, RICAPITOLIAMO: È morta un giorno dopo la figlia Carrie Fisher anche sua madre Debbie Reynolds: le ultime parole secondo il fratello sarebbero state “Mi manca Carrie, voglio stare con lei”. Ancora due vittime illustri del 2016, l’anno che sta colpendo duramente il mondo delle stelle (soprattutto la musica).

La morte di Carrie Fisher, oltre a essere un lutto per una donna e una attrice e professionista che ha fatto molte cose diverse e ha avuto una vita alquanto travagliata, apre dei quesiti importanti per quanto riguarda la saga di Guerre Stellari, che dopo l’acquisto della LucasFilm da parte della Walt Disney sta andando a compimento in maniera spettacolare (ieri sera ho visto Rogue One, è un filmone!).



Allora, siamo arrivati agli ultimi due capitoli dell’ultima trilogia della saga: uno previsto in uscita a dicembre 2017 e uno per il 2019 (probabilmente sempre a dicembre). Per Star Wars: Episode 8 hanno già terminato di girare tutte le scene con gli attori in carne e ossa, tra le quali quelle con Carrie Fisher, e siamo alla post-produzione (gli effetti speciali). Rimane da capire cosa faranno per l’altro, Star Wars: Episode 9, le cui riprese dovrebbero cominciare negli studi Pinewood di Londra il prossimo aprile.

Ci saranno molte risposte, ci sarà Mark Hamill (Luke Skywalker), ci sarà spazio in abbondanza per Rey (interpretato da Daisy Ridley) e il film sarà girato a quanto pare su pellicola Imax 65mm (sarebbe la versione con audio in alta definizione della pellicola 70mm: gli episodi 7, 8 e Rogue One sono stati girati in 35mmm) con addirittura una scena girata veramente nello spazio. Sono le cose che si dicono ma insomma, questa sarebbe l’idea: chiudere con il botto anche perché la responsabilità di chi gestisce il finale di una saga come quella di Guerre Stellari è cosa da far tremare le vene nei polsi.

Rimane, come dicevo, il dubbio di cosa fare con Leia Organa: morta l’attrice che la interpreta e che dovrebbe fare varie scene rimangono alternative piuttosto inquietanti. Ridimensionare il suo ruolo, farlo interpretare da un attore che poi viene “simulato” al computer, farlo interpretare da una sosia. Chissà quale scelta verrà fatta dai produttori del film. L’immagine della principessa Leia è iconica per la saga di Guerre Stellari. E opzioni ce ne sono: il ritorno di Grand Moff Tarkin, interpretato da Peter Cushing (morto nel 1994) e ricreato con il computer, è un esempio. Potrebbe essere quella la strada.

Intanto, ho trovato questo da leggere per conoscere le cose più interessanti da leggere e vedere su Carrie Fisher, che vanno ben oltre la saga di Guerre Stellari


28.12.16

La partecipazione viene prima, non dopo

MILANO, TRA LE varie città italiane, con il precedente sindaco Giuliano Pisapia si è incamminata su un percorso di partecipazione importante, fin dalla campagna elettorale, purtroppo non compreso sino in fondo dalla giunta (e, temo, anche dal sindaco stesso). Molte cose dell’idea di partecipazione sono rimaste slogan e proposizioni di principio, da campagna elettorale. Partecipazione, metodologie di facilitazione: tutto un lavoro che per fortuna in realtà c’è comunque stato e ha prodotto documenti importanti che il comune di Milano piò vantare rispetto al resto d’Italia. Ma si tratta di cose complesse, profonde e importanti. Hanno una dimensione culturale che secondo me è uno dei possibili approcci: cultura della partecipazione, che vuol dire tante cose.

Non si tratta tanto di intervistare la gente per capire cosa vuole (ma tanto sei tu che decidi cosa fai), ma coinvolgere le persone (inclusi alla pari i progettisti) per mettere le posizioni di tutti a confronto e responsabilizzare ognuno per costruire un progetto condiviso, figlio di idee diverse.

Una cultura che noi praticamente non vediamo, perché non siamo abituati a considerarla e tantomeno a praticarla. Invece altrove, ad esempio in Svizzera, è un elemento caratterizzante: la malta che lega assieme le pietre delle idee.

Anche in Scandinavia la partecipazione è una riflessione e un pensiero che hanno avuto tempo per maturare, producendo frutti interessanti. Ci sono regole, modi, pensieri, esperienze legati all’idea di partecipazione, all’idea di come farla, di cosa sia la facilitazione dei gruppi e tutto il resto.

Secondo me un buon esempio è cercare di vedere dei progetti realizzati, come questo della biblioteca Dokk1 di Aarhus in Danimarca, e leggerli con la chiave della partecipazione. Si capiscono molte cose che altrimenti fanno pensare solo al lavoro di qualche archistar o alle intuizioni di qualche sindaco particolarmente illuminato. Invece no: la storia siamo noi, non Napoleone che passa a cavallo; è questo in sostanza il senso della partecipazione. Sennò è un’altra cosa, forse un plebiscito, oppure non so neanche io.

Money quote: “Marie Østergård, che da dieci anni coordina il progetto, spiega che non c’era un’idea prestabilita di come sarebbe stata la biblioteca, ma che l’unica costante era consultarsi con gli abitanti: «quello che vedete ora è un grande puzzle messo insieme con idee diverse e diverse conoscenze da campi differenti. Ci chiedevamo in continuazione “cosa vogliamo che offra una biblioteca nei prossimi anni? Quali sono le necessità della città e da che parte sta andando il mondo?”». Il risultato, spiega CityLab, è «meno una casa per i libri e più uno spazio per le persone».”


27.12.16

La pubblicità perfetta

SONO GLI ATTORI DI Westworld, praticamente tutti: impegnati nelle pubblicità che prima o poi nel corso della loro carriera hanno voluto (o dovuto) fare. Sarebbero state le più incredibili interruzioni pubblicitarie per l’episodio finale della prima stagione…



26.12.16

Ma non eri un cane?

A NATALE (COME d’agosto) la Democrazia Cristiana ci aveva abituato ai governi che infilavano le riforme a tradimento, con l’opinione pubblica disattenta e via, a colpo di decreti legge. Ecco, anche le proposte che escono in questa fascia di tempo sono abbastanza “a tradimento”. Come quella di Walter Isaacson, che si è stufato dell’anonimato in rete come default e propone invece di mettere tutto ben vincolato alle singole persone.

A me Isaacson non piace: non tanto copme biografo quanto come presidente dell’Aspen Institute. Poi chissà, magari ha ragione lui. Però, insomma, io non sono d’accordo con questa idea. E non penso che l’anonimato sia la stessa cosa.

Money quote: “In Plato’s Republic, we learn the tale of the Ring of Gyges. Put it on, and you’re invisible and anonymous. The question that Plato asks is whether those who put on the ring will be civil and moral. He thinks not. The internet has proven him correct.“

25.12.16

That's rich...

ANCHE LA DOMENICA di Natale, come mancare il consueto appuntamento con Doonesbury di Garry B. Trudeau? Impossibile. Quindi, eccolo qui.




Buon Natale

TANTI AUGURI ANCHE da questo Posto di Antonio!

24.12.16

Ti guardo farlo

L’estetica di Twitch raccontata da Matteo Bittanti

Money quote: “Relativamente nuovo è invece il fenomeno dello streaming in diretta della fruizione videoludica, che ha trovato in Twitch.tv la sua massima espressione. Attraverso Twitch.tv, gli spettatori guardano altri giocatori giocare in diretta. Introdotta nel giugno 2011 come canale monotematico della piattaforma di streaming generalista di San Francisco Justin.tv, Twitch.tv offre una programmazione di gaming in diretta e on demand. L’utenza media di Twitch.tv si concentra nella fascia compresa tra i 15 e 35 anni.”

23.12.16

La scatola di Workflowy

AMO WORKFLOWY. DA qualche anno scarico letteralmente il mio cervello in questa web-app costruita con un sistema incredibilmente intuitivo e flessibile per l’organizzazione delle idee. Ci sono i livelli, si può fare zoom in e out, ci sono le tag per collegare cose che altrimenti resterebbero scollegate. La sua potenza è nella semplicità. E non è una cosa che serve per lavoro e basta. Se la guardate, se provate come funziona, come si fa poi a non amarla?

Una cosa che aiuta ad apprezzarne il funzionamento sono gli esempi di altri utenti: frank.dg fa vedere come la usa

Moeny quote: “I’ve outlined life-changing decisions, pinpointed causes of anxiety, given myself a kick in the pants with numerous projects both big and small and streamlined tons of workflows for way better efficiency. Outlining in WorkFlowy can and does lead to a change in perspective – be it organizational or existential – which in turn gives us the impetus to make real changes – which go beyond the realm of productivity and “busy work”.”

WorkFlowy è gratuita, con dei limiti nel numero di linee che si possono utilizzare. Per questo non solo vi consiglio di provarla (non costa niente ed è perfettamente utilizzabile), ma vi consiglio di farlo partendo da questo link che contiene il mio codice di riferimento: così, se decidete di usarla, abbiamo tutti e due più spazio di quello offerto di serie. Win-Win. Fatelo però anche senza il mio link, come vi viene, perché secondo me ne in ogni caso ne vale la pena.

Narrazioni determinanti dei formicai

SAREBBE IL CASO di ripensare alcune delle metafore sulle quali basiamo il nostro modo di pensare. Una è quella dell’ordine e della gerarchia espressa dall’idea del “formicaio”, la “fabbrica dentrio la fortezza” in cui tutti gli individui hanno un ruolo talmente rigido e ben definito da caratterizzarne anche l’aspetto fisico e addirittura il genere sessuale. Beh, se si va a vedere sul serio, i formicai sono delle società molto diverse da come ce le immaginiamo: sono posti radicali e quasi anarchici, per dire.

Money quote: “The colony is not a monarchy. The queen merely lays the eggs. Like many natural systems without central control, ant societies are in fact organised not by division of labour but by a distributed process, in which an ant’s social role is a response to interactions with other ants. In brief encounters, ants use their antennae to smell one another, or to detect a chemical that another ant has recently deposited. Taken in the aggregate, these simple interactions between ants allow colonies to adjust the numbers performing each task and to respond to the changing world. This social coordination occurs without any individual ant making any assessment of what needs to be done.”

22.12.16

Libri, libri e poi libri

LETTURE CONSIGLIATE PER le vacanze di Natale. Dopo quelle selezionate per Fumettologica, ecco la mia lista per Macity. Ovviamente, tutte diverse!

Money quote: “Il Natale è dietro l’angolo e i libri sono ancora oggi un regalo e spesso un autoregalo da fare. Compiliamo una nostra personalissima lista delle letture consigliate per Natale, tra hi-tech, low tech e “nerdismo””

21.12.16

Top of the ice cup

C’È UNO CHE, per salvare i villaggi tibetani che agonizzano dato che i ghiacciai perenni stanno scomparendo (una volta si diceva che era per il riscaldamento globale, adesso pare che non sappiamo più), dice di aver trovato un modo per ricrearli artificialmente

Money quote: “Indian scientist Sonam Wangchuk saw a way to bring relief to these villages. He created a method to spray water from nearby glacial streams into freezing air during colder months to create artificial glaciers.”

20.12.16

Ragazzi che sono uomini e viceversa

“L’UOMO” CHE HA ucciso l’ambasciatore russo in Turchia, e che poi è stato a sua volta ucciso dalla polizia turca, era un poliziotto fuori servizio. Era nato nel 1994: negli articoli anche del nostro Paese viene identificato come “uomo” probabilmente per via del delitto commesso, del luogo dove è stato commesso e dell’aspetto fisico (le sue foto con l’abito scuro sembrano tratte da un film di Tarantino: qui c’è la storia del fotografo che le ha scattate). Però aveva 22 anni. Per la cronaca generalmente la morte di una persona di quell’età nel nostro Paese viene rubricata come “morte di un giovane” o “morte di un ragazzo”.


18.12.16

Fake news?

DOMENICA CON IL turbo per Garry B. Trudeau che torna all'attacco della politica con il suo Doonesbury

Una lingua rasata di fresco

MARIO CALABRESI SI toglie parecchi sassolini dalle scarpe riguardo alla giunta Raggi di Roma, ma anche sul sindaco di Milano e sulle non dimissioni del ministro Boschi, e altre cose. Un editoriale tutto da leggere.

Money quote: “Siamo stati attaccati dal Movimento 5 Stelle, dai blog, sui social network, dal Fatto Quotidiano e molti lettori mi hanno scritto chiedendo se non fossimo prevenuti e ingiusti con Virginia Raggi e la sua giunta. Commenti che spesso non volevano aprire gli occhi sull'ombra nera che stava avvolgendo il Campidoglio o che ancora oggi faticano a credere come la promessa di rinnovamento e pulizia morale, che ha fatto la forza del movimento di Beppe Grillo, sia stata tradita dalle decisioni della sindaca.”

16.12.16

E quindi, questo tiranno?

IL GUARDIAN HA riscoperto gli stoici (intesi come filosofi antichi) e propone questo approccio molto pratico alla vita come possibile ricetta per i tempi moderni. Con il mio amico Roberto è da tempo che ne parliamo

Money quote: “The Stoics were really writing and thinking about one thing: how to live. The questions they asked were not arcane or academic but practical and real. “What do I do about my anger?” “What do I do if someone insults me?” “I’m afraid to die; why is that?” “How can I deal with the difficult situations I face?” “How can I deal with the success or power I hold?”” 

15.12.16

La moglie dell'astronauta

LA STORIA DI Annie Glenn, la moglie di John. Perché, se la vita del primo americano che è entrato in orbita è notevole, quella di sua moglie è almeno incredibile.

Money quote:

"As John himself wrote: “We practically grew up in the same playpen. We never knew a time when we didn’t know each other.” (Annie says they were 2 years old when they met.)

But they were different. John was athletic and outgoing while Annie barely spoke, not because she didn’t have anything to say, but because when she did, people often assumed she was either deaf or mentally deficient." 

Il colloquio con la vagina

SUL POST C’È un articolo intitolato “Ommioddio sì” in cui si parla dell’orgasmo femminile, del vibratore consigliato come regalo di Natale e di alcuni siti che con molta serietà spiegano come funzioni l’orgasmo femminile e assieme ad altre cose pratiche, con abbondanza di schemi e di video.

Secondo me questo articolo è uno dei motivi per cui il Post ha senso che esista. Brava Arianna!

Money quote: “È un piccolo contribuito allo sdoganamento in corso della sessualità femminile, di cui si scrive con toni sempre più precisi e aderenti alla realtà, per spiegarla e sgretolarne i pregiudizi. È un modo di parlare di sesso liberatorio e leggero, a volte un po’ troppo complice, che ha l’obiettivo di far conoscere alle donne una parte spesso poco conosciuta del loro corpo e migliorare un aspetto centrale della loro vita”

14.12.16

Hand jobs

COME SI FACEVANO una volta le chitarre? A mano libera e con notevoli tolleranze, verrebbe da dire. Questo vecchio documentario del 1965 di British Pathé fa vedere la fabbrica di Romford, nell’Essex, che produce delle chitarre elettriche. Strumenti per far produrre rumore agli adolescenti, osserva il narratore (benpensante), che vengono sorprendentemente accordati con grande precisione. Oggi le persone anziane o di mezza età avanzata venerano tutto questo “rumore da adolescenti”.

13.12.16

Il gruppo è uscito da loro

ADESSO CHE ANCHE Lok Cheung, il cameraman-montatore promosso conduttore di DigitalRevTv, se n’è andato, è proprio finita un’epoca. Nel suo messaggio video Lok informa che ha fatto un salto nel vuoto, non sa cosa farà (non se n’è andato per un’altra destinazione) e poi domani è un altro giorno.



Ma prima di Lok se n’era andato anche il geniale autore e conduttore del programma, Kaiman Wong. Dopo sette anni, Kaiman ha deciso di chiudere la sua parabola. Lui, uno dei più esplosivi personaggi di YouTube, cinese ma nato e cresciuto in Gran Bretagna con un importante accento delle Regno Unito. Personaggio unico, davvero.



E la prima ad essersene andata è stata Alamby, l’assistente del programma che poi regolarmente finiva in video.



Questo trio che ha messo a soqquadro Hong Kong per anni, con la scusa di recensire macchine fotografiche ma in realtà proponendo un surreale cabaret fatto di eccessi, di provocazioni, non-sense e vera e propria commedia, adesso non c’è più. La verve, il tempismo e la velocità dei tre protagonisti originali mancano completamente ai nuovi conduttori. Ed è finita una stagione in una delle mille nicchie di YouTube.

11.12.16

A Journey?

DOMENICA DI RELAX con Doonesbury di Garry B. Trudeau, che si sposta dall'area politica verso quella dell'identità di genere, momentaneamente...

7.12.16

La rivincita del rottamato

STO LEGGENDO UN paio di libri in questo periodo (mi piace leggere in parallelo: un romanzo e un saggi, di solito). Il saggio è scritto dal giornalista canadese David Sax, freelance che scrive per Vanity Fair e il New York Times, si è inventato non molto tempo fa il tema (e il libro) “Save the Deli”, per salvare i negozi di Delicatessen ebraiche che nelle città nordamericane stanno lasciando il posto ai Deli indiani o generici.

Beh, Sax secondo me ha azzeccato un tema interessante con il libro che sto leggendo. Si intitola “The Revenge of Analog: Real Things and Why They Matter” in inglese e l’ho preso in digitale su Kindle.

La sua teoria, partendo dalla musica su vinile ma passando anche per la fotografia su pellicola e cose del genere (la pellicola da appassionato mi coinvolge) è che ci sia un ritorno alla materialità e permanenza dell’analogico, contrapposti all’immaterialità e impermanenza del digitale. Sono d’accordo sino a un certo punto (oltretutto, come sempre con la saggistica/giornalistica americana, poteva tranquillamente fare un libro da 150 pagine anziché 300 e non si perdeva niente) ma è molto interessante.

Money quote: ““Sax’s message is that digital technology has certainly made life easier, but the analog technologies of old can make life more rich and substantial. This book has a calming effect, telling readers, one analog page at a time, that tangible goods, in all their reassuring solidity, are back and are not going anywhere.””

6.12.16

CyberConsumismi d'importazione

SE DA UN lato questo maledetto Black Friday e tutto il resto è finalmente finito, dall’altro il cosiddetto CyberMonday è stato "cyber" per modo di dire: poco online e molto offline.

Qui si parla del record di vendite online del fine settimana del Black Friday e CyberMonday.

E qui invece ci sono le immagini (piuttosto shock) di un negozio della Nike messo completamente al sacco da clienti arrapati per gli sconti. Non è una cosa normale...

5.12.16

La storia del Movimento 5 Stelle secondo gli altri

STORIA DEL MOVIMENTO 5 Stelle e di Beppe Grillo. In inglese, perché in italiano non si riesce. È genetico: non ce la facciamo proprio.

Money quote: “Under lurid, all-capped headline phrases such as “THE TRUTH THEY ARE TRYING TO HIDE FROM US”, the party’s blogs, TzeTze, and other sites in the network have crossposted scores of fake stories. These include claims that the US is secretly funding traffickers bringing migrants from North Africa to Italy, and that Barack Obama wants to topple the Syrian regime to create instability across the region so China cannot get access to its oil.
Stories are often sourced to Kremlin-owned sites such as Sputnik, and the M5S editorial line is sympathetic to Putin and highly critical of the US and mainstream EU leaders.”

4.12.16

Poco ma buono

COSÌ POCHI PER così tanto. Ogni tanto ci dovremmo anche chiedere come è fatto materialmente il sistema di trasporto delle informazioni digitali che ha cambiato in maniera così radicale la nostra vita. Anche per scoprire che in realtà il mondo è una cosa complicata.

Money quote: “The miles and miles of cables, which are roughly the size of a garden hose, carry internet traffic at the speed of light. They can carry so much traffic that fewer than 300 cable systems transport almost all internet traffic around the world.”


Think anyone will notice?

PRIMA DOMENICA DI dicembre, a quanto pare un altro anno se n'è praticamente andato. Ma Garry B. Trudeau resta qui con noi, assieme al suo Doonesbury che oggi ha problemi di colore.