TORNA DOONESBURY ANCHE perché è domenica. E torna grazie a Garry B. Trudeau.
30.6.13
25.6.13
Recensioni (MacBook Air 13 Haswell mid-2013)
STO PROVANDO UN MacBook Air con schermo da tredici pollici nuovo nuovo. Sostanzialmente l'altro modello rispetto a quello che utilizzo da alcuni anni. È anche il più recente e, nonostante abbia un processore "inferiore" per quanto nuovo di pacca (un Intel Core Duo 2 i5 anziché i7 come il mio) e soprattutto meno GHz, va che è un piacere.
E poi ha una autonomia imbarazzante: la batteria fa più delle 12 ore promesse da Apple. Ehi, avete letto bene: dodici ore. DODICI. E ne fa di più. Su un computer che pesa un chilo e trentacinque, sottile al punto che potete infilarlo in una busta per documenti. Il tutto senza dover aggiungere batterie ausiliarie o altre appendici energetiche. Ma vi rendete conto?
Se fosse uscito quattro anni fa, prima dell'arrivo degli iPad regular e poi mini - che fanno dieci solide ore, ricordiamocelo, e questo fa ben parte del loro successo - chissà cosa sarebbe successo. Io ve lo dico: il MBA che fa 12 ore, potenzialmente anche di più soprattutto con Mavericks installato, non è un semplice aggiornamento di linea, uno speed-bump e niente di più. No, datemi retta perché di solito per questo tipo di cose ho un certo orecchio che deriva da una dimestichezza di antica data. Il nuovo Mac, grazie al processore di Intel ma non solo, è il primo di una nuova specie.
Ci saranno quelli super-potenti e quelli super-durevoli. E soprattutto qui, da tre anni, si lavora per migliorare e rendere più efficiente ed efficace. Insomma, c'è una certa resilienza, una economia serenamente decrescente, non un bisogno di aumentare, potenziare, rendere più veloce e più consumoso. Si riesce a fare qualcosa di più con molto meno, si fa molto di più con un po' di meno. Insomma, questa è una filosofia fatta come un fiore che germoglia: se prosegue in questa direzione, mettendo seriamente a fuoco obiettivi come questi, Apple è destinata a fare un ulteriore e profondo cambiamento del mercato. Per me vale solo la pena di dire: wow, per chiunque sia quello che ha avuto la lucidità e l'attenzione per costruire un progetto così coordinato e coerente. Non mi è chiaro chi sia, tra i boss di Apple, ma è uno destinato a fare strada, date retta a me!
E poi ha una autonomia imbarazzante: la batteria fa più delle 12 ore promesse da Apple. Ehi, avete letto bene: dodici ore. DODICI. E ne fa di più. Su un computer che pesa un chilo e trentacinque, sottile al punto che potete infilarlo in una busta per documenti. Il tutto senza dover aggiungere batterie ausiliarie o altre appendici energetiche. Ma vi rendete conto?
Se fosse uscito quattro anni fa, prima dell'arrivo degli iPad regular e poi mini - che fanno dieci solide ore, ricordiamocelo, e questo fa ben parte del loro successo - chissà cosa sarebbe successo. Io ve lo dico: il MBA che fa 12 ore, potenzialmente anche di più soprattutto con Mavericks installato, non è un semplice aggiornamento di linea, uno speed-bump e niente di più. No, datemi retta perché di solito per questo tipo di cose ho un certo orecchio che deriva da una dimestichezza di antica data. Il nuovo Mac, grazie al processore di Intel ma non solo, è il primo di una nuova specie.
Ci saranno quelli super-potenti e quelli super-durevoli. E soprattutto qui, da tre anni, si lavora per migliorare e rendere più efficiente ed efficace. Insomma, c'è una certa resilienza, una economia serenamente decrescente, non un bisogno di aumentare, potenziare, rendere più veloce e più consumoso. Si riesce a fare qualcosa di più con molto meno, si fa molto di più con un po' di meno. Insomma, questa è una filosofia fatta come un fiore che germoglia: se prosegue in questa direzione, mettendo seriamente a fuoco obiettivi come questi, Apple è destinata a fare un ulteriore e profondo cambiamento del mercato. Per me vale solo la pena di dire: wow, per chiunque sia quello che ha avuto la lucidità e l'attenzione per costruire un progetto così coordinato e coerente. Non mi è chiaro chi sia, tra i boss di Apple, ma è uno destinato a fare strada, date retta a me!
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23.6.13
No one's correlating, Mike.
PRIMA DOMENICA D'ESTATE (e dalla grande Luna), come al solito c'è anche Garry B. Trudeau e Doonesbury.
16.6.13
Really, dude? Really?
DOMENICA DI RIENTRO post WWDC, caldo, afa, Milano, Brescia. E Garry B. Trudeau con Doonesbury, of course.
9.6.13
Season 2, Episode 3
QUESTA DOMENICA ABBIAMO un Doonesbury particolarmente "meta". Ma continua anche a stupire "l'orecchio" per il parlato quotidiano e le abitudini di altre generazioni che a 65 anni riesce ad avere Garry B. Trudeau.
6.6.13
Lightning in a bottle
MA PERCHÉ I festival americani sono più interessanti dei nostri? A parte il Meeting di Cecina mare, of course...
2.6.13
≥BURP!≤
DOMENICA DI SOLE, foen e pollini volanti. Domenica con Garry B. Trudeau e Doonesbury. Intanto io vado a Stoccolma, stasera.
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