28.9.25

Damage.

TORNA COME OGNI domenica Doonesbury di Garry B. Trudeau, che questa domenica è particolarmente triste. Mostra i danni in corso, e tra i vari passaggi perde il lavoro Mark Slackmeyer, conduttore radiofonico progressista e vecchia conoscenza della strip, come avevamo visto due domeniche fa. Così è.



21.9.25

B-b-burn.

COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau, che ci regala un attimo leggero e magico di analisi dell'ipocrisia della società dello spettacolo, e una piccola, pungente battuta sullo stato del rapporto tra libertà e televisione. Senza contare che anche i piccoli crescono: che bella famiglia! Non male.




14.9.25

Count me out!

COME OGNI DOMENICA torna Doonesbury di Garry B. Trudeau. Che questa volta si pone una domanda molto semplice: il presidente era coinvolto in questo o quello? No, dice l'ingenuo ascoltatore di Mark Slackmeyer, conduttore radiofonico progressista e vecchia conoscenza della strip. Il presidente ha sempre tracciato una linea e non l'ha mai superata. Tanta ingenuità apre la strada a incredibili opportunità, come vendergli un ponte (che è un modo idiomatico americano per dire che una persona è credulona). 

Inoltre, nei primi due pannelli, si apre una possibile storia triste con la fine della carriera di conduttore radiofonico a seguito dei tagli nel settore pubblico o a finanziamento pubblico che stanno coinvolgendo anche Pbs. Insomma, tanta roba anche questa domenica.




7.9.25

Why?

QUESTA DOMENICA GARRY B. Trudeau realizza un ritratto psicologico di Donald Trump che trasforma il suo Doonesbury in un romanzo dell'Ottocento. L'indagine interiore sulle ragioni di quello che viene rappresentato come uno dei più grandi cattivi della nostra epoca è forse didascalica ma certamente efficace. E si prende anche il tempo per mostrare, ancora una volta, la piccolezza che sta nei dettagli: bara a golf, lo sport dei gentleman, uno sport per la maggior parte autoregolamentato, dove il giocatore è il primo arbitro di sé stesso.