11.3.03

Il mio grasso compiacimento

GONGOLO E MI lascio cullare dalla soddisfazione. Nei giorni che stanno trascorrendo ho sbirciato di sopra la spalla nei computer dei miei amici, quelli che hanno il Pc. Hanno un universo di scelta per l'hardware e i sistemi operativi oltre che per i programmi: Windows 98, ME, 2000, XP. Toshiba, Asus, Sony, Ibm... E se si stancano possono sempre installare Linux!

Poi mi guardo, osservo con compiaciuto piacere il mio iBook vecchio di quasi tre anni, il suo processore quasi obsoleto eppure funzionante, i "pochi" software che girano da queste parti. Scrivo il mio blog usando Safari, navigo anche con Camino (precedentemente Chimera), faccio le mie presentazioni con Keynote (i miei allievi lo adorano), la posta elettronica con Mail e mille altre cose.

Soprattutto, non c'� quel cambiamento a volte un po' tragico tra il mio iBook e quello di altri: power user e utenti normali, siamo tutti all'interno dello stesso, confortante ambiente di Mac Os X. La stessa cosa non succede dall'altra parte. Pochi power user (che lottano contro la macchina) arrivano a livelli di personalizzazione spinta e dannosa per la stabilit� di Windows. La maggior parte fa come fanno le famiglie con i videoregistratori: lasciano tutto com'� e la scritta 00:00 lampeggiante. Un po' come comprare un Umts e utilizzarlo come un telefono a disco... Peccato: tutta quella spinta all'innovazione rovinata da cattivi software e hardware problematici.

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