15.4.03

E' una lotta dura, ma ce la faremo

MI TROVO A condividere la mia presenza a San Francisco con un collega di una rivista di settore che, con un eufemismo, potremmo definire un appassionato utilizzatore di Pc. Anzi, uno strenuo difensore, un paladino, un integralista di Windows. E del fatto che "chi compra un Mac compra una macchina arretrata, te la vendono con il marketing, non ha senso, non ha superiorita', Steve Jobs oramai e' bollito" e via dicendo

La citta' della tolleranza, il luogo piu' atipico di tutti gli Usa, dove e' possibile incontrare anche una giornalista di Indy Media che partecipa a una conferenza di sicurezza informatica (per aziende, non certo per hacker), contiene anche questo: machi insofferenti della diversita' di chi ha un Mac. Proprio qui, nel tempio del Macworld di inizio anno, nella citta' dove anche il piu' timido utente Apple trova il coraggio di fare outing e dichiarare al mondo con orgoglio: "Si, anche io sono un utente Mac".

Windows Xp e' superiore, Bill Gates e' un po' un genio (come mi diceva alla fine della scorsa settimana una Pr americana di Microsoft a Cambridge), il mondo e' fatto di scelte razionali e di opinioni indifferibili: usa il tuo Pc per fare quello che ti serve, hai milioni di opzioni sia software che hardware (puoi anche installare Linux, se vuoi!) ma non ti curare di quelli che usano il Mac. Sono scemi.

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