Blog di guerra
MI CAPITA POCHE volte al mese di lavorare in redazione alla chiusura redazionale dei numeri del giornale. Posso considerarmi come un blogger di guerra, perso in prima linea, embedded tra le scrivanie e i sistemi editoriali, a passare pezzi e fare titoli (attento alle foto, cerca il grafico, taglia quello, allunga quell'altro), cercando di non attirare troppo l'attenzione? Cronache dal dopobomba, scritte proprio mentre le bombe cascano, a dirla tutta.
19.5.03
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