9.7.03

In treno tra Milano e Bologna

STAMATTINA, SULL'EUROSTAR Milano Roma delle sette, carrozza uno (la prima classe dove tutti fumano come ciminiere) avevo di fronte un signore di mezz'et� e accanto due 35enni in carriera. Lui (ma lo diceva ridendo a fine viaggio, poco prima di scendere come me a Bologna) che non prende caff� perch� ha un problema di coronarie. In compenso si � macinato mezzo pacchetto di Multifilter. Lei, top bianco, pantaloni e giacchetta nera, abbronzata, bionda, occhiali da vista alla moda e sandali con tacco e orpelli argentati coordinati con la collana, � titolare di una societ� (diceva).

Hanno tirato fuori i loro laptop (Hp da 15 pollici per lei, Thinkpad Ibm per lui, stesso formato) e come Mel Gibson in Arma Letale 3 - se non sbaglio - hanno iniziato a mostrarsi le cicatrici: pile di film masterizzati, lei un hard disk Usb da 40 Giga, cuffie per guardare il filmetto (lei Shrek in Dvd, lui un qualcosa in Divx senza cuffie che ha ammorbato mezzo scompartimento). Alla domanda di lui, utente Fastweb che lascia tutto acceso la notte per scaricare come un invasato, lei ha risposto come una mia studentessa alla domanda se scaricava Mp3: No, me li faccio dare dagli amici. Cos'�, un galateo anti-copyright postmoderno? L'omaggio floreale dell'era digitale sono i contenuti multimediali? Loro due si sono anche scambiati i biglietti da visita. Lui � un po' troppo sfigato (cicciotto, l'aria furba, un po' sudata e sicuramente da cardiopatico: le donne i tipi cos� li scartano subito per timore che ci restino secchi quando sono sopra), ma ci prover�. Magari mandandogli un Mms (lui Panasonic a guscio, lei Nokia 7650 con l'auricolare sempre inserita) e proponendole pile di film gi� masterizzati. Se son rose, come diceva William Gibson, fioriranno. Come frattali.

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