SICCOME A FINE mese devo andare per lavoro (sempre per lavoro, of course) nella Guyana francese, oggi sono andato all'ufficio milanese della Asl che si occupa di profilassi per gli spostamenti internazionali. O qualunque sia la corretta dizione burocratica.
Si trova vicino a Brera, a un tiro di schioppo dalla metropolitana. Un punto a favore. E' un po' fatiscente (pareggio) e il servizio all'interno sembra quello di un ambulatorio di prima della guerra. Fa un po' impressione, perch� l� si accalcano i vacanzieri per le gite "estreme", gli inviati speciali del Corriere, i cameramen che poi ci fanno vedere in televisione i bambini del Biafra che tirano i colpi di mortaio contro i colombiani (ok, non � esattamente cos�, � solo una licenza poetica per rendere l'idea dell'atmosfera).
Si paga col bancomat a una macchinetta nell'ingresso, dopo che al primo piano ti hanno dato un numerino, ti hanno fatto aspettare su una panca di formica e metallo, ti hanno sottoposto a un rapido interrogatorio su cosa devi fare e quali patologie ti porti dietro (ma che gliene frega se soffro di gastrite?).
Poi, ti mettono seduto e mentre una gentile dottoressa siciliana ti spiega velocemente chi sei, dove vai e cosa rischi, un'altra ti fa i buchetti nel braccio. Anzi, sulla spalla. Intramuscolo, braccio indolenzito. Sottocutanea, febbriciattola tra una settimana. Pillolina per tre giorni ogni due, solo se a digiuno da un'ora e per un'ora. Io mi sono sparato, alla modica cifra di sessanta euro circa: febbre gialla, epatite A, tifo.
C'� tutta una liturgia di richiami e di effetti incrociati da rispettare, per quanto riguarda l'antitetanica meglio informarsi dalla Asl di Firenze (tra di loro non si parlano, forse retaggio di qualche passato affare andato male, chissa?) e comunque, anche se il tifo forse � un po' eccessivo, "vivendo come lei nella Chinatown di Milano, male non le fa..."
Adesso ho finalmente il mio tesserino giallo (certificato internazionale di vaccinazione o rivaccinazione) che dice che posso andare in una serie piuttosto ampia di posti. Se sopravvivo ai postumi. La Guyana francese (comunque si scriva: appena ritrovo l'enciclopedia tascabile Atlante etc. mi documento e lo acclaro) mi attende. Anche possibili vacanze estreme da fare nel frattempo. E se poi sull'aereo per Las Vegas ci dovesse essere una improvvisa epidemia di febbre gialla, forte del vaccino e delle mie competenze coi simulatori di volo, aiutato da Charlton Heston nella torre di controllo, prendo in mano la cloche e faccio tutto io!
4.8.03
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