24.6.04

Quei bastardelli di Trenitalia

OGGI MI ERO rotto le scatole. Avevo deciso: mi iscrivo anche io al servizio di acquisto online dei biglietti del treno delle Ferrovie dello Stato, alias Trenitali. In effetti, una procedura semplice e abbastanza confortante (spiegano anche che nessun dato viene trattenuto, che l'elaborazione sulla carta di credito e' fatta da San Paolo - IMI etc etc.)

Bene, cosi' alla fine anche io posso andare in stazione col biglietto gia' fatto, anziche' picchiarmi tutte le volte con treni sempre pieni e spostamenti di orario improvviso. Alla faccia di quelli che - poveracci - ancora si devono arrangiare a far le code alla cassa o alle macchinette. Ecchediavolo, si vive una volta sola, no? Abbiamo Internet, usiamola!

Poi, la brutta notizia. Il fatto e' che io per fare Milano Firenze quando posso prendo il Cisalpino. E' piu' comodo, costa meno, la prima costa quanto la seconda in Eurostar e soprattutto c'e' sempre posto perche' termina a Firenze (dall'altro capo termina in Svizzera) e quindi mi evito i pendolari Reggio Calabria-Milano (oppure Roma-Milano). Anche il pubblico mi pare piu' selezionato, cosa che non guasta. Ma il treno, per quanto gestito da Trenitalia nella tratta nazionale, con macchinisti e personale viaggiante tutto della societa' nazionale, sulla biglietteria elettronica via Internet non e' accessibile. In stazione si, su Internet no. Bastardi...

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