AGGIUNGO, PER QUELLI che amano la compeltezza, che il rientro e' stato curato sempre da Alitalia, ma questa volta con un Airbus 319. Il cui comandante, evidentemente in ritardo per qualche appuntamento imprescindibile in quel di Milano, ha deciso di venire giu' alla maniera dura. Cioe' anziché levare manetta e planare dolcemente col nasino all'insu', ha buttato la pria verso terra e si e' fatto qualche gradino, anzi una bella rampa tutta d'un balzo.
Per chi, come il sottoscritto, e' di salute cagionevole, viaggia spesso e sopratutto su aerei mal pressurizzati (in spazi angusti, oltretutto) la cosa non e' stata bella. Praticamente, se avevo ancora qualche seno nasale intatto, me l'ha calcificato per sempre lui. Bel manico, intendiamoci, ma forse per andare a lavorare in qualche ConAir dei tempi moderni.
Ecco, sulla parentesi londinese direi che si e' detto abbastanza. Ricordo ai gentili lettori che sabato prossimo la tourne' riprende con la tappa oltreoceano. Atlanta, in Georgia. Per i nozionisti, segnalo anche che sabato viene di undici e questo mese e' settembre. Chi organizza il viaggio mi ha detto: "stranamente viaggerete con l'aereo semivuoto". Chissa' come mai... valla a capire la gente. Speriamo che Alitalia non fallisca del tutto nel frattempo. Anche perche' a me il piano di Cimoli non convince... Ma ne parleremo un'altra volta.
9.9.04
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