ECCOMI, ADESSO SONO ad Atlanta. Reduce da un viaggio abbastanza faticosetto: dieci ore accartocciato in classe economica su di un 767-300 allestito per Delta (probabilmente l'altro uso possibile sarebbe il trasporto animali in Australia). Il pesonale e' *simpaticissimo*, sono gli aerei che fanno schifo. Non mi credete? Vi spiego come funziona, allora.
Noialtri deportati delle classi economiche abbiamo diritto a due pasti. se vogliamo chiamarli cosi'. Dopo un bicchiere di bibita fresca e una confezione di noccioline che potrebbe far deprimere un asceta in ritiro. Il pranzo principale e' servito su di in vassoio un po' piu' piccolo di un normale piatto da tavola. Sopra, tuttavia, trova posto un numero impressionante di cose:
Insalata di stagione con fette di cetriolo e julienne di carote e condimento tipo ranch. (Questo a dire il vero non occupa molto spazio: praticamente pochi millimetri cubi).
Posate di plastica, salvietta, sacchetto monodose di sale e pepe, barattolino tondo di acqua (barattolino? ebbene si...) numero una bustina di condimento tipo ranch di cui sopra.
A scelta (cioe' sul vassoio ce n'e' uno dei due, nel mio caso il primo)
Pollo rosolato in padella: petto di pollo in salsa d'arancia allo zenzero, servito su riso con cinque spezie ed un misto di verdure fritte a fuoco vivo
oppure
Pasta: penne condite con salsa cremosa di pomodoro e peperoni rossi, piselli, cipolle saltate con spinaci e parmigiano.
Non oso pensare le penne, perche' faceva gia' abbastanza senso il pollo. Tre agghiacciate palline semicrude del fu volatile, sepolte tra riso scotto e strane (e fragranti) verdurine, si e' trattata di una esperienza abbastanza stomachevole.
Panino tondo di minime dimensioni, ben sigillato nella sua bistina di plastica trasparente monouso-monodose, rigonfia a causa della differenza di pressione tra il posto dove l'hanno imbustato (Angola? Brasile meridionale?) e l'attuale quota dell'aereo.
Minidose di burro, "cremoso" dicono, per accentuarne il sapore.
Cracker tondi, nel numero di due, anche loro nella loro bustina monodose e monouso di plastica trasparente rigonfia etc. etc.
Formaggio Edam: dose da topo-nano. Circa 1,5 grammi. Giallo. Avvolto nella plastica. Si scarta, si spacca in due il curioso e odoroso bastoncino di Formaggio Edam e lo si sovrimpone ai due cracker. Prima uno poi l'altro. Nutriente come i pasti di Tom Hanks in Terminal, solo che noi siamo sospesi dieci chilometri sopra l'Atlantico.
Il dessert e' costituito dalla temibile Torta della Selva Nera. Giuro, non e' una battuta scopiazzata da Fantozzi ("tenghi, fantocci, la Torta della Selva Nera". "NOOO" ulrlo il meschino, "la terribile Torta della Selva Nera no!". Capace di rubare la ragione anche al piu' resistente degli impiegati, si racconta che alla Torta della Selva Nera venissero sacrificati da alcuni dipendenti del ramo contabile giovani fanciulle in fiore durante le notti di plenilunio"). La Torta della Selva Nera e' vera. E lotta insieme a noi. Anche adesso, da qualche parte lassu', nei cieli dell'Atlantico
Comunque, non temete: ne danno talmente poca che se anche e' velenosa non ce la fa ad ammazzarvi.
Si puo' chiedere una bibita analcolica durante il pasto. L'alcolico invece si paga.
Seguono circa sette ore di noia mortale, scomodita', desiderio di sacrificare alla Torta della Selva Nera il tizio seduto davanti che vuole a tutti i costi viaggiare con il sedile totalmente reclinato sulle mie ginocchia, quattro film proiettati come all'oratorio (fuori fuoco e su un muro parecchio lontano) piu' uno messo a girare in loop su di uno schermo laterale. Infine arriva il momento dello "snack" a cui hanno pensato i geni del marketing di Delta per consentirci di scendere dall'aereo belli tonici e rincuorati:
Pizza calda e biscotto. ("Hot Pizza and Coockie", recita il retro del menu, quello in inglese.)
Bene, il biscotto e' effettivamente un burrosetto biscotto friabile. Uno come tanti. Una specie di mini-frolla. Poco male. Si fa mangiare. Basta tirarlo giu' con un po' d'acqua. La pizza, invece, e' una roba rettangolare messa dentro una scatoletta di cartoncino rosso. Molle. Piena di condimento (gli immancabili peperoni, strani strati di formaggi filanti e altre cose non meglio identificabili) e assolutamente cruda nei suoi recessi piu' intimi.
Che si fa? Beh, si mangia anche questa. Si mangia tutto, diceva sempre mia nonna. Che pero' non aveva mai preso l'aereo, a quanto mi risulti. Almeno, non con Delta.
12.9.04
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