18.10.04

Il Convitato di pietra

OGGI PUNGEVA VAGHEZZA di ricordarse chi fosse codesto convitato così duro. Ebbene, si è all'improvviso riaperto un mondo. In particolare:

La Commedia dell’Arte non è un inerte ricalco di testi, ma un processo di metamorfosi, un intreccio di ritagli ricco di divagazioni e di festose diversioni comiche, povero invece di forti sentimenti contrastanti. Gli attori della Commedia dell’Arte hanno assunto e modificato le più diverse espressioni del teatro tradizionale e, d’altra parte, il teatro tradizionale si è servito copiosamente del materiale bizzarro e policromo delle rappresentazioni “all’improvviso”.

In un caleidoscopico di multiformi ed enigmatici volti, Don Giovanni diventa uno spadacciono attaccabrighe e spaccone, in una commedia dello spagnolo don Antonio de Zamora; approda nella musica col Don Giovanni di Mozart, scritto su libretto di Lorenzo da Ponte; riemerge nella commedia di Goldoni Don Giovanni o la punizione del dissoluto; è il libertino malvagio e ipocrita del Don Juan ou le festin de pierre di Molière; è un seduttor sedotto che senza inganni e senza menzogne suscita passioni, nel Don Giovanni di Byron; riscatta e sublima la sua natura diabolica nel Don Juan Tenorio di José Zorrilla y Moral; è un eroe romantico nella versione di Alexandre Dunas e ne Le amine del Purgatorio di Prosper Mérimée; diventa perfino un perseguitato dalle femmine, nella tipologia del dongiovanni elaborata da Bernard Shaw ne L'uomo amato dalle donne.

Una libera trasposizione in italiano di El burlador di Tirso de Molina è stata scritta da Giacinto Andrea Cicognini (Firenze 1606-Venezia 1660), Autore teatrale versatile, stimato da Goldoni e che ha lasciato una incredibile mole di commedie, di tragedie e di drammi per musica. Nel gusto spagnoleggiante del macchinoso teatro barocco, Cicognini ha mescolato elementi fantastici e farseschi, intrighi e buffonerie, trovate fantasiose e caratteri schietti e vivaci.


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