12.11.04

Excuse me, are you a journalist?

IL VERO PROBLEMA - parliamoci chiaro - sono i giornalisti. Figure losche e prive di freni inibitori, che interpretano la loro ipotetica immagine di autonomi mediatori delle informazioni, di produttori di notizie, come una vacanza dalle convenzioni sociali. Quelli seri, che ardono del sacro fuoco della carriera e del mestiere, stanno cupi negli angoli a scrivere come dannati dio solo sa che cosa, perché dopo tre giorni praticamente hanno buttato giù sei capitoli di un libro ma poi sul giornale escono sessanta striminzite righe. Quelli tattici o strategici fanno un sacco di scena, gran turbinio di relazioni, aneddoti su quella volta a cena che Arafat (buonanima) gli ha passato la birretta mentre Sharon scaldava le salsicce sul barbecue, però come per miracolo dopo l'intervista one-to-one escono sempre fuori scazzati perché "il tipo non ha capito le domande, era rincoglionito, non rispondeva a tono, questi non sanno nulla, è uno scandalo, così non si può lavorare e dove diavolo sono i comunicati di oggi?"

Infine, e più che un paragrafo meriterebbero un libro a parte, ci sono i vecchi scazzati e scazzoni, quelli che pesano un quintale e tre quarti, che ormai hanno visto tutto, che se la camicia una volta al mese se la lavassero ci farebbero miglior figura, che ormai mi ricordo che l'Xml (o era C#?) l'ho visto nascere e gli ho insegnato io a dire "pio pio" quindi figuriamoci cazzo me ne frega a me di queste fregnacce. Sono quelli che se va bene, se non hanno bevuto troppo, se la sera prima hanno preso la pasticchina, se in camera passa una delle linee cosmiche di energia e si sono ricaricati, se non tira vento di scirocco che si sa che può far danni alle menti fragili, non fanno neanche troppo brutta figura. Ma se gli dice male, se gli salta la mosca al naso, se hanno la piega storta nell'imbottitura della seggiola, sono quelli che si alzano in piedi, fanno una sparata di mezz'ora perché il cervello ancora non gliel'ha detto che non sono più a San José, in California, alla conferenza sui router, ma a Barcellona, in Spagna, a quella sulla sicurezza. E che, comunque, al mondo frega un cazzo di quello che loro pensano, perché fondamentalmente dovrebbero informarsi e raccontare quel che succede, mica fare i consulenti aziendali. Anzi, i guru dei poveri, gli editorialisti de noartri.

Sono loro il vero terrore delle pierre.

Nessun commento: