22.12.04

Suggerimenti di libri per chi, col Natale alle porte co' sassi, ancora non s'è deciso

OK, PRATICAMENTE CI siamo, e per quelli che sono arrivati a poche ore dal Natale senza regalo, tre consigli: tre libri (li recuperate velocemente, sono mainstream) che io stesso sto regalando. Due ai miei genitori - e qui lo dico pubblicamente perché le due anziane creature non leggono blog o perlomeno non il mio - e uno a x. In più, qui trovate un'altra lista a cura del sottoscritto.

Per mammà:

Il tomo (son quasi seicento pagine) piace perché massiccio e curato. Si tratta di Vicki Baum, che la maggior parte di voialtri sicuramente non conosce. Il titolo è Hotel Shangai, ed è un romanzo storico di tipo corale (nove personaggi, Shangai compresa) ambientato negli anni Trenta. Quando, peraltro, è stato scritto. Infatti, la signora Baum, scomparsa a 73 anni nel 1960, ha scritto decine di romanzi di successo - da alcuni dei quali tratti anche film di rilievo come Grand Hotel interpretato da Greta Garbo e Joan Crawford. Era ebrea di origine austriaca, emigrata poi negli Stati Uniti e dedicatasi alla macchina da scrivere, ma nel suo passato c'è un po' di tutto: concerti musicali (allieva del conservatorio di Vienna), lo studio, l'immancabile giornalismo in Germania e a mille altre attività culturali. Il suo saper narrare qui è all'acme, mirabile e sottile, dolcemente inventivo. Piacere di lettura al femminile anche se un buon maschietto ne può trarre un certo giovamento. E', per quanto semi sconosciuta al giorno d'oggi, una dei primi creatori di moderni best-seller, quasi sicuramente la prima donna nel settore. E soprattutto, è una scrittrice "degna" di Einaudi ma non è pubblicata da Einaudi: solo per questo varrebbe la pena.

Vicki Baum
Hotel Shangai
589 pagine
Edito da Bookever
Euro 16,50


Per papà

Non si perde di livello, perché il libro in realtà è di valore. Da alcuni mesi l'edizione americana, che mi ha regalato un amico toscano che vive a Milano, giace un po' trascurata accanto al mio letto, ma solo per pigrizia. Perché il classicone di quest'anno, Il Codice da Vinci di Dan Brown ha colto nel segno. Il consiglio è di comprarlo nell'edizione rilegata perché è una buona lettura, piena di suggestioni anche per noi italioti. La trama è spiegata a destra e a manca con dovizia di particolari secondo me impropria, visto che si tratta pur sempre di un thriller. Diciamo che nelle prime cinque pagine si trova un omicidio, un letterato che farà da investigatore, un'associazione di cattolici che risponde al nome di Opus Dei, la notte parigina, il Louvre... Visto il titolo del libro e il sorriso della Gioconda in copertina, si può anche arguire che il genio del Rinascimento qualcosina avrà a che fare nello sviluppo del testo. Ma questo starà eventualmente a voi scoprirlo, se avrete la pazienda di abbracciare un esperimento che in passato non è quasi mai riuscito ma che questa volta non ha fallito: lasciare la macchina per scrivere a un americano quando si toccano temi come la storia dell'arte, la religione, le capitali della vecchia Europa. Provare per credere.

Dan Brown
Il codice Da Vinci
524 pagine
Edito da Mondadori
Euro 18,60

Per x

Piccolo, semisconosciuto, divertente, particolare. Il privilegio di essere un guru del per me sconosciuto Lorenzo Licalzi l'ho incontrato per caso in libreria due sere fa. E non so perché, sarà la copertina (bianca con un guru fumettoso disegnato nella posizione del loto), sarà il titolo, sarà la pagina letta a caso come test per vedere se procedere "all'acquisto impulsivo", ma mi sono convinto nonostante il non popolarissimo prezzo di questa edizione "povera". Ho fatto bene: il giovane genovese edito da Fazi Editore è divertente, molto, maledettamente divertente. Sono arrivato a trequarti ma già so che lo incarto e lo regalo. E' un bel romanzo, divertente, scritto bene (anche se a quanto pare i genovesi hanno problemi a seminare le virgole nei paragrafi del testo) che dice qualcosa di più sugli stereotipi e i tempi moderni. Una galleria di stupendi personaggi (soprattutto donne) che ruota intorno all'io narrante Andrea Zanardi, un immarcescibile tombeur des fammes che ha organizzato la sua vita in funziona della conquista galante. Imperdibile, secondo me. Se non lo trovate nella libreria dietro casa vostra, incazzatevi e ordinatene tre.

Lorenzo Licalzi
Il privilegio di essere un guru
188 pagine
Edito da Fazi Editore
Euro 15,00 ('azz!)

1 commento:

EmmeBi ha detto...

Licalzi non è cosi sconosciuto. dal suo precedente "io no" hanno tratto anche un film.
il libro è divertente e contiene la battuta con la quale io avrei voluto da sempre che iniziasse il mio primo romanzo , che quindi non uscirà mai:
"Ciao" le disse, mentendo.
Auguri e a presto.