Il presupposto, ovviamente, è che la vita di oggi, tra cicli di studio e carriera professionale (nuovi ruoli di uomini e donne, ridefinizione degli spazi e dei tempi che cozzano però con le famigerate - ma semisconosciute - leggi di madre natura) influiscano violentemente soprattutto a livello psicologico sul naturale desiderio di avere figli. Ci sono dei ritmi biologici, ma non è chiaro quanto siano in realtà conosciuti sino in fondo. E anche se sono stra-conosciuti dalla singola donna in astratto, quanto lo sono i suoi personali? Quante uova? A che punto della vita? Quali sistemi a disposizione per gestire la propria fertilità?
Ci sono varie cose che si possono fare, sapere, ricavare con semplici analisi del sangue, test e poco altro. Basta un ginecolo, anche se non sempre il rapporto con un medico è l'ideale per farsi una idea completa del quadro, che va al di là del semplice dato biologico. Il libro che indico, invece, parrebbe avere delle caratteristiche adeguate ad informare in maniera completa. Volete un consiglio, soprattutto voi ragazze che la notte quando uno vorrebbe dormire invece ticchettate come sveglie impazzite? Usate Amazon (non è poi questa gran spesa) e compratelo. Magari dopo averlo letto scoprirete che il libro di Cara Birrittieri, What Every Woman Should Know About Fertility And Her Biological Clock, è una cavolta, oppure potrebbe aiutarvi a trasformare un impulso biologico profondo in un sentimento più esplicito e chiaro. L'ansia si combatte con la luce della conoscenza...
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