DOMANI ALLE TRE e mezzo torno a Milano. L'appuntamento questa volta non è con l'Eurostar, l'orgoglio di Trenitalia (figuriamoci il resto, allora) bensì con il Cisalpino. Il muletto italo-svizzero che traccia una "T" tra Pianura Padana, Toscana e Svizzera, è classificato come un Intercity. Quindi, costa dieci euro meno del cugino Etr500 e ci mette lo stesso tempo. Senza contare che il comfort è maggiore e, soprattutto, non puzza di disinfettante.
Per questo viaggiare in prima classe sarà, oltre che la consueta "visita in incognito ai padroni del vapore", anche un piccolo risparmio. Appena arrivo a Milano, accompagnato dall'amico Naoto-oi (nome in codice del giovane rivoluzionario media-attivista di Fucecchio), mi lancio col fido Mattia (e forse anche con un'altra, cara persona) alla volta di Cremona. La missione è complessa: cenare a base di gnocco fritto (anche nel cremonese ne producono di buono, come poi forse vi racconterò) e recuperare dal fido Piso la memoria per il PowerBook qui presente. Mi sono infatti rotto le scatole di viaggiare con mezzo giga di ram, ho deciso di arriva a un giga tondo tondo. Vedremo poi se la cosa produce miglioramenti sensibili alla performance...
5.2.05
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