NEGLI STATI UNITI c'è un certo dibattito. Causato dal fatto che l'amministrazione Bush ha speso 254 milioni di dollari per produrre finti servizi giornalistici (in realtà, un vero e proprio piano di comunicazione e di pubbliche relazioni approvato a suo tempo dalla Casa Bianca) che sono poi stati trasmessi come spot redazionali da network locali e nazionali. Giudici e organi amministrativi hanno emesso pareri contrastanti, considerandoli leciti oppure propaganda bella e buona.
Quelli di On the Media, programma realizzato dalla New York Public Radio WNYC, hanno centrato sull'argomento il podcasting di questa settimana (file mp3 da 20,6 Mb). Consiglio di ascoltare e riflettere sul diritto dei cittadini di sapere, la metà della circonferenza che chiude il cerchio delle democrazie: l'opinione pubblica si informa (e così si forma), dopodiché il corpo elettorale vota, eleggendo i suoi rappresentanti che governano sulla base del mandato della nazione. Il lavoro dei governanti viene osservato dai giornalisti che lo raccontano ai cittadini, in modo che l'opinione pubblica sia informata e quindi che il corpo elettorale etc.
Adesso, mettetevi in poltrona, aprite il giornale e accendete la televisione. E poi ditemi se vi sembra che qui da noi tutto fili liscio...
19.3.05
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento