19.4.05

Aggiornamenti dallo spazio esterno

IL CORRIERE DELLA Sera stamattina ha scoperto Lost, il telefilm di avventure che già sta mietendo appassionate vittime nella blogsfera italiana e prima ancora sulla televisione statunitense. Scrive tra le altre cose Alessandra Farkas:

Ma il personaggio chiave è John Locke (Terry O’Quinn), un uomo misterioso e introverso, l’unico che sembra avere un rapporto quasi viscerale con lo spirito metafisico di quell’isola. Nella quarta puntata, durante un flashback, scopriamo che prima dell’incidente aereo, Locke era un paraplegico, condannato ad una sedia a rotelle. Un altro episodio rivela la connessione tra John e l’omonimo filosofo del 17° secolo. «Quel terribile incidente aereo diventa una sorta di processo di rinascita - spiega Abrams - e i sopravvissuti sono una comunità neonata, che incarna l’uomo pre-sociale di Locke». Nell’America del revival religioso senza fine, la miniserie ha letteralmente stregato il pubblico con le sue metafore, simboli e presagi mistici. Persino il mostro, che si sente ma non si vede mai, è l’allegoria perfetta della bestia che minaccia la civiltà umana e si annida nell’angolo più recondito di ognuno di noi.



Il Doctor Who si candida invece come una piacevole novità primaveriole e una di quelle serie che stanno dando più soddisfazioni fin dagli esordi. Merito anche e soprattutto di Christopher Ecclestone, il nuovo Dottore, che però ha già litigato con la Bbc e il prossimo anno non ci sarà. Dovrebbe essere sostituito da David Tennant, il futuro decimo Dottore. Rimane Billie Piper nella parte della nuova assistente Rose Tyler.

La serie è alla quarta puntata, viene trasmessa in lieve differita anche in Canada il martedì sera (dove mi dicono fa gran impressione vedersela nella Tv dell'albergo dopo averla occhieggiata sul monitor del computer dall'Italia) e per adesso fila liscia che è un piacere.



A maggio si concluderanno un'ampio numero di serie televisive trasmesse negli Usa. Sarà l'ultima stagione anche per Enteprise, anche se si vocifera di un suo trasferimento in Canada - dove i costi di produzione sono più bassi. La soluzione eviterebbe l'umiliazione di aver fatto solo quattro stagioni (l'unica serie ad averne fatte meno - tre - è stata la prima, negli anni Sessanta) e fermarsi alla puntata numero 98.

(grazie anche a Michele per le dritte)

Nessun commento: