PER LUNGO TEMPO mi sono interrogato sul nome della nostra generazione, di quelli cioè che stanno tra i trenta e i quaranta (io sono proprio nel mezzo) vale a dire nati a cavallo tra il 1965 e il 1975.
Un nome ha da essere buono, sintetico, allusivo, creativo, descrittivo, riempitivo. Insomma, azzeccato. Noi siamo la generazione... e giù a pensare, ad accapigliarsi, a spremersi le meningi. Ne vengono fuori di tutti i colori e di tutti i tipi. Poi lei, l'eterno feminino che passa indifferente (e anche un po' stronza) nella mia vita ci ha definiti così: una generazione di idioti. Ecco, per quanto mi sforzi, non trovo modo di falsificare la sua definizione: è buona, sintetica, allusiva, creativa, descrittiva, riempitiva e molto altro ancora. Siamo una generazione di idioti. Punto.
1.6.05
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento