Prendete per esempio l'Enciclopedia Britannica, considerata a lungo la summa del sapere moderno. L'edizione del 1911 è considerata la migliore in assoluto tra quelle pubblicate sinora. Consta di 29 volumi e contiene più di 44 milioni di parole, cioè oltre 40 mila articoli scritti da 1.500 tra i migliori autori della sua epoca.
Fortunatamente, cotanto patrimonio è per buona parte e gratuitamente online, qui. E si presta a un interessante esperimento. Prendiamo una delle prime voci, Aborigines, cioè aborigeni (all'inglese, con due "i", non all'americana, con la seconda "e"). Dopo una introduzione pari a due terzi del testo che racconta l'etimologia (tutta italiana, peraltro) del termine, si arriva alla parte descrittiva e programmatica:

The Aborigines' Protection Society was founded in 1838 in England as the result of a royal commission appointed at the instance of: Sir T. Fowell Buxton to, inquire into the treatment of the indigenous populations of the various British colonies,; The inquiry revealed the gross cruelty and injustice with which the natives had been often treated. Since its foundation the society has done much to make English colonization a synonym for humane and generous treatment of savage races.
Ecco, chi oggi, dotato di una sensibilità post-coloniale e uno sguardo terzomondista, trova questa definizione e soprattutto questa chiusa (Dalla sua fondazioen la società ha fatto molto per rendere la colonizzazione inglese sinonimo di trattamento generoso e umano per la salvaguardia delle razze) politicamente corretta, eticamente sostenibile e attualmente condivisibile?
Ideologia...
1 commento:
Tanta carne al fuoco. Non era un discorso sulle razze (per quello ci sarebbe da parlare, ma in un altro contesto e con altri presupposti: l'eugenetica all'inizio del Ventesimo secolo, per esempio, e tanto altro) ma sulle politiche e sulle ideologie.
Vallo a fare a un indiano o a uno afghano o a un iraniano, quel ragionamento: "più che altro una marchetta", oppure se "esiste ancora il colonialismo".
Il potere dell'Enciclopedia Britannica è come il potere della Bibbia, della Bbc o del libro di storia delle scuole elementari. E' il potere dei mezzi di comunicazione di massa che ci fanno conoscere il mondo già bello che ordinato e ripulito su una scala condivisa di valori. Già, valori...
Lo si supera solo leggendo altri libri, guardando altri mezzi di comunicazione - magari non mainstream, con i quali vi sia una condivisione ideologica e critica più stretta. Ma sono sempre altri mezzi di comunicazione, che ci fanno conoscere un altro mondo, già bello che ordinato e ripulito su una scala condivisa di valori... Altri valori.
Forse, oltre a sapere quali valori, importa sapere anche da dove vengono e perché...
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