PENDODELIRI CREDO CHE lo abbiano già raccontato in molti. E' un blog ma soprattutto un podcast (link diretto al feed) in pillole di due-tre minuti gustose e sapienti. Chiacchierate in presa diretta, quasi pensieri vaganti, deliri del pendolare registrati in un piccolo dittafono, mentre si guida per andare al lavoro sul raccordo anulare di Roma o sulla mitica via della storta, l'alternativa nei giorni di traffico e allagamenti.
In sottofondo, distorto dalla presenza del rumore dell'auto, accompagna la voce del blogger il suono di un'autoradio sapientemente sintonizzata su pezzi jazz, melodie arcane, passaggi in francese che fanno tanto Lost e tanto amanti delle onde medie, di contro alla generazione degli "Fm boys".
Le riflessioni, i soliloqui, svariano dalla poesia alla politica, dalla cronaca propria alla vita altrui. La capacità di legare il senso è volutamente lasciata sospesa, qui premia la sintesi e la magia della parola che si rincorre. Se siete in cerca di motivi per sperimentare il podcast ma non volete affogare nell'inglese onnipresente della rete, questa è una sapiente alternativa, tutta giocata sui rumori di fondo, sia del viaggio che del senso nelle parole.
Al margine, per dire, c'è anche questo "the haiku corner":
dove il vuoto brucia
sognarti ancora
carpire d'autunno
un fiume di metallo
26.7.05
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2 commenti:
caspita, sono "sopraffatto", come dicono gli anglosassoni :-) Grazie, queste sono le "recensioni" che ti danno la forza di andare avanti... P
PS: "the haiku corner" è generato casualmente...sicuramente l'avrai notato, ma tengo a precisarlo dato che qualcuno mi ha scritto per conoscere l'autore giapponese originale...
Prego! Comunque, io credevo che l'autore degli haiku fossi tu...
;-)
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