E' UN AUTUNNO da lettori seriali, quello che ci attende. L'offensiva è cominciata oggi, con l'uscita del nuovo magazine di Repubblica, XL, seguirà una ulteriore espansione del numero domenicale, con La Domenica di Repubblica formato gigante. E gli altri non stanno a guardare, visto che anche il Corriere e il Sole 24 Ore stanno preparando numeri speciali, magazine, dorsi supplementari, riviste a colori.
Quest'alluvione di carta patinata verrà ovviamente - e in modo darwiniano - ridimensionata per Natale, quando chiuderanno tutti gli "special" che non riescono a trovare una loro collocazione ragionevole. I due piatti su cui si gioca sono da una parte l'americanizzazione della domenica (negli Usa e in Gran Bretagna i giornali la domenica presentano una miriade di dorsi e contro-dorsi, perché lì la gente pare legga di più nel fine settimana) oppure la creazione di riviste satellite, come, appunto, XL.
Com'è questo numero uno? Ambizioso, visto che vuole solo articoli in esclusiva (un'idea un po' contraddittoria in un piccolo mondo italiano di copisti dei giornali stranieri). Complicato, perché cerca una serie di pubblici diversi, molto trendy, che leggono i libri "fighi" di Adelphi, Einaudi e anche Mondadori, ma non disdegnano videogiochi e fumetti (messi tuttavia in fondo, tanto per non esagerare nella trasgressione). Buffo, perché nell'ansia di fare il "gggiovane" etichetta i box con la "musica in" - quella à la page - come "download", sottintendendo un rapporto "rapace" e tecnologico con la rete. Maxxxisssimo, perché la grafica così mossa, anche se appesantita da qualche filo di troppo, ricorda più Max prima maniera che non Wired. Alla fine, ripetitivo, con anche qualche bel doppione, perché forse troppo lungo e fatto un po' di corsa. Al terzo numero si potrà esprimere un giudizio completo, per adesso sa di già visto...
25.8.05
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