Trama ricca e intricata, Lolita è la storia di una patologia che Stanley Kubrik prima e Adrian Lyne dopo hanno rivisitato per il grande schermo. Sui giornali, penso che il più accanito sia Francesco Alberoni (lo dico a istinto, senza dati sottomano, ma credo di non sbagliare). Ogni volta che qualcuno parla di Lolita e cerca di portare il tono del discorso su di un piano letterario, la sensazione che Nabokov (1899-1977) potesse essere uno con l'anima marcia appare prepotente. Eppure, a vederlo sembra tanto un signore per bene.Non cercate Lolita su Internet, soprattutto non cercate immagini con questo nome, perché si scatena l'ira di Dio della pornografia, del sesso mercenario e di tutto quel che in realtà si può trovare in qualsiasi edicola ben attrezzata ma che i movimenti per la morale e la protezione della giovane (che evidentemente sono avanti) trovano solo in rete.

1 commento:
Non sono d'accordo!
Ogni volta che si cerca di portare il tono del discorso su di un piano letterario non si puo' non riconoscere che sia un capolavoro di scrittura e che Nabokov uno dei migliori autori del secolo passato.
IL problema con Lolita e' che lo si commenta come se fosse un fatto di cronaca e non come un'opera d'arte.
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