14.9.05

Orfani di tutto il mondo...

ALLA RIPARTENZA DELLA stagione televisiva italiana (da noi comincia a metà settembre) le novità sono lo sbarco della nuova generazione di telefilm americani (Desperate Housewives e a seguire nei prossimi mesi Lost, tutto su RaiDue), il calcio a Mediaset con tutto quel che comporta (due balle così...) ed Enrico Mentana, che s'inventa il format del futuro ma poi si dimentica di portarlo in televisione, con Matrix (l'unico parallelo possibile è quello con l'ipotetica prole di Verissimo accoppiato alle Iene).

Glissiamo su Mentana, glissiamo sul calcio, e prima di dire due cose sulle casalinghe disperate una informazione di servizio: quelli che si sono abituati - a quanto pare ci sono e non sono pochi - a seguire in diretta le serie televisive negli Stati Uniti avevano fino a giugno un sito di riferimento (in inglese), TvTome, la Wikipedia della tivù americana. Bello, ma poi è stato comprato da CNet (gruppo editoriale online) che lo ha trasformato in TV.com, che fa veramente schifo. Ecco, adesso la rete ha partorito un altro database spontaneo e ben fatto con tutte le info e le recensioni del caso dedicato a chi non vive se non riesce a sapere quando fanno la prossima serie di Lost. Si chiama The Tv IV Wiki ed è ben fatto.

Per Desperate Housewives, invece, un paio di cose mi vengono in mente: in italiano fa un effetto strano (soprattutto perché le nostre doppiatrici sono tutte donne toste e quadrata, con impostazione a metà tra l'annunciatrice e l'attrice di teatro classico) a cui ancora non mi sono mica tanto abituato. Ma soprattutto: RaiDue trasmette due puntate di fila, la prima con riassunto delle precedenti, introduzione, sigla e poi l'episodio. Ma la seconda compare a seguire la prima, senza riassunto delle precedenti (che è importante perché è un riassunto ragionato che permette di focalizzare quel che sta per succedere, cosa non da poco vista la trama articolata), con una introduzione pre-sigla che messa così alla cavolo a metà di due ore di trasmissione non torna proprio linguisticamente (ogni episodio mantiene la continuità con la serie ma è costruito come una piccola parabola autoconclusiva, tenuta insieme dalla voce narrante della defunta).

Ma soprattutto, e non credevo che avrei mai scritto una cosa del genere, non c'è pubblicità! Ma perché? Non piace il telefilm? Se l'è comprato tutto il detersivo che fa l'agghiacciante televendita a metà trasmissione? Ma vi rendete conto che ieri sera non sono riuscito ad andare in bagno perché non c'era una cavolo di interruzione? Siete matti?

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