CI VOLEVA UN congiurare di tecnologie, per riuscirci. Una volta sarebbe bastata Internet e una webcam (ve le ricordate? Erano assai popolari qualche anno fa; adesso nessuno le considera più...) per emozionarsi. Oggi, grazie al video digitale, alla possibilità di fare editing a casa (il montaggio, cioè la sintassi dell'audiovisivo, che mancava agli appassionati di filmini familiari su pellicola e nastro), alla distribuzione semi-automatizzata attraverso la rete in formati precostituiti dall'avvincente nome di podcasting e - in finis - all'avvento dell'iPod video, la commozione aumenta di un ordine di grandezza.
Probabilmente, rileggendo tra qualche anno questo post, lo troverò ingenuo o un pochino triste. Per adesso, l'emozione è di aver scoperto che esiste un sito dove un signore mette fuori dei podcast video di Firenze. Ecco, podcast di Firenze, per turisti americani (of course). Uno li guarda, magari va anche a controllare la mappina su Google per vedere la foto satellitare del luogo in questione e poi, insomma, se c'è già stato o magari ha l'ambizione di considerare quel pezzetto di mondo "casa", il posto dove il cuore continua a battere anche quando sei lontano o non ci sei più, ebbene in quel caso davvero ti si muove qualcosa dentro...
Questo poi (link diretto al video) è struggente...
L'effetto sarà dovuto al fatto che è sera, vado a letto e domattina ho il treno che mi riporta a Milano, chiudendo ufficialmente anche il Natale 2005 e le relative celebrazioni familiari?
26.12.05
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