QUANDO C'E' UNO sciopero, di solito è una gran rottura di scatole. Soprattutto se riguarda, come ben sappiamo in Italia, i trasporti. Anche all'estero. Solo che li ce ne sono meno, molti meno. Per questo servono a qualcosa, alle volte.
Dopo quello della metropolitana di New York, lungo, tosto e supportato dal fondo istituito dai lavoratori per evitare il fallimento economico degli scioperanti, oggi pomeriggio parte quello della metropolitana di Londra. La città è congestionata di suo, lo sciopero la paralizza sino al pomeriggio di domani, quando ci dovrebbe essere la Parata per l'anno nuovo. In sostanza, tra veglione, feste di piazza per sentire i rintocchi del Big Ben e parata, sarà una rottura di scatole mostruosa per chi vive o festeggia lì.
Che bastardi, questi scioperanti, vero? Peccato che lo scopo dello sciopero, di cui da noi si abusa e si inventano forme fantasiose come lo sciopero bianco e i divieti per categoria o le giornate protette (o addirittura lo sciopero con lo stipendio garantito), abbia proprio questo scopo. Rompere le scatole. E' una negoziazione estrema tra chi ha i soldi e chi ha le braccia. Da una parte non vogliono dare i soldi? Dall'altra non si daranno le braccia. Ricordiamocelo, la prossima volta che c'è uno sciopero, facendoci due domande: è uno sciopero necessario? E' uno sciopero che fa male?
Se entrambe le risposte sono positive, allora va bene, perché come dice Dan Kirkby, uno degli organizzatori dello sciopero della metropolitana di Londra: "We've had to try and put maximum pressure on London Underground to concentrate their minds. And if New Year's Eve won't concentrate their minds we're going to have to look in the New Year to stepping up the action."
Lo sciopero è un diritto, deve creare disagi e non bisogna abusarne. Facile, no?
31.12.05
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2 commenti:
....sei in sciopero anche tu??
ci mancano i tuoi post!
...sei in sciopero anche tu??
ci mancano i tuoi post!
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