DI SOLITO MI accusano di essere troppo "morbido". Non so se sia una colpa, di sicuro - come sento dire - dovrebbe valere l'analogia con il buonismo: parola terribile, quest'ultima, inventata da chi è cattivo per marchiare chi invece è sanamente buono. E se uno è morbido, invece, non vale?
Lo dico a mo' di introduzione per chiarire che non me ne frega niente di passare per un "morbidista", uno troppo gentile che ringrazia e parla sempre bene delle persone che stima e con le quali incidentalmente lavora. Il capo, in questo caso. Voi direte: bella forza! Ci lavori bene perché è un capo di lusso e poi è oggettivamente facile farsi garbare Luca.
Beh, faccio esercizio di morbidismo: non è sempre facilissimo lavorare neanche con i santi più morbidi del paradiso, L. non fa eccezioni. Però, a parte le più prosaiche congiunture professionali (leggi: money), vi consiglio - se potete - di trovare un capo che sia meglio di voi, perché può farvi anche involontariamente dei doni preziosi. Luca, per esempio, mi ha ridato gusto e voglia di ascoltare la musica. Voi direte: sul serio? Va bene il morbidismo, ma non scherzare, dai... Invece è così.
Passata quella stagione della vita in cui stai in macchina con i tuoi due migliori amici solo per sentire una cassetta fantastica, devi lavorare, cambi città, le cose si complicano, insomma, i libri non li ho mollati ma la musica ammetto di sì. Almeno, sino a quando non ho trovato un capo che ne fosse appassionato, ci lavori, ascolti buone cose e che, per osmosi, me ne abbia fatto tornare l'appetito.
Grazie Luca!
Ora, però, se solo tu non mi chiamassi per cognome, non mi sembrerebbe di essere tornato alle medie...
5.3.06
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1 commento:
BEH molto fortunato ad avere un capo così, che stimola il tuo interesse per la musica, e casomai ti passa sottobanco anche le ultime novità discografiche.
e dimmi se è poco.
ciao
*onda
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