OK, PRIMO PASSAGGIO negli Usa: New York. Una notte, giusto il tempo di arrivare a JFK con un osceno volo British Airways, quasi vomitare sul furgone-pulmino che ci ha scorrazzati sino all'Hotel (uno dei primi "hotel bijoux" della città, qualsiasi cosa voglia dire) e poi via all'Apple Store sulla Fifth Avenue. Ricordiamoci che il viaggio è tutto organizzato per andare tra poche ore a San Francisco e domani assistere all'apertura di Steve Jobs (annunci, show, novità, computer, sapete no, le solite cose...).
il clima è notevole, la città - da cui mancavo da un paio d'anni causa sfortuna - sempre rutilante, le aspettative molto alte. Mi colpisce questa idea che esista un negozio aperto 24 ore al giorno, 365 giorni la settimana. Tra le altre cose, con sempre italiani che vengono a vedere: pare che anche questa estate gli Stati Uniti siano una delle destinazioni preferite dal nostro Paese: impressionante, siamo peggio dei piccioni, che si trovano in tutto il mondo (perlomeno, in quei pezzi di mondo dove sono stato io, che peraltro essendo italiano apro la strada a un gustoso paradosso...).
Ok, That's America, scusate ma sono di fretta: mi aspettano a San Francisco.
6.8.06
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