20.10.06

Così posto bello, così faccia bella

UNO E' SEMPRE affascinato dalle potenzialità delle moderne tecnologie. Ad esempio, il classico traduttore automatico da una lingua all'altra. Ormai sono dieci anni che sono a giro (ricordate il Pesce di Babele di Douglas Adams?) eppure funzionano ancora come il primo giorno: di merda.

Uno è sempre affascinato dal vecchio classico degli Eagles, Hotel California. Un giorno ti piglia il giribizz e vuoi cercare il testo magari per cantarla ad alta voce senza dover fare mmh-mmmh-mmmh quando non ti ricordi le parole (e non riesci a capire precisamente cosa pronunciano loro nella canzone). E trovi la traduzione di BabelFish. A quel punto, il testo originale (sarà un hotel o un manicomio?) diventa irrilevante. Hai a disposizione una nuova opera d'arte...

(da leggere con l'originale in sottofondo)


Su una strada principale scura del deserto, vento freddo in miei capelli
Odore caldo dei colitas, aumentante in su attraverso l'aria
Avanti dentro sulla distanza, ho visto una luce shimmering
La mia testa si è sviluppata pesante e la mia vista si è sviluppata fioca
Ho dovuto arrestarsi per la notte
Là si è levata in piedi nella porta;
Ho sentito la flangia di missione
E stavo pensando a me,
'questo potrebbe essere cielo o questo potrebbe essere Inferno '
Allora lei illuminata in su una candela e lei mi hanno mostrato il senso
Ci erano voci giù il corridoio,
Ho pensato che le sentissi dire...

Benvenuto all'hotel California
Così posto bello
Così faccia bella
Abbondanza di stanza all'hotel California
In qualunque momento dell'anno, potete trovarli qui

La sua mente Tiffany-è torta, lei ha avuto l'embolia gassosa di Mercedes
Ha ottenuto i ragazzi graziosi e graziosi molto, che denomina amici
Come ballano nel courtyard, sudore dolce di estate.
Un certo ballo da ricordarsi di, un certo ballo da dimenticarsi

Così ho denominato sul capitano,
'prego portimi il mio vino '
Ha detto, 'non abbiamo avuti quello spirito qui dal millenovecentosessantanove '
Ed ancora quelle voci stanno denominando da lontano via,
Sveglili in su nel mezzo della notte
Per sentirli appena dire...

Benvenuto all'hotel California
Così posto bello
Così faccia bella
livin 'esso in su all'hotel California
Ché sorpresa piacevole, porta i vostri alibis

Specchi sul soffitto,
Il champagne dentellare su ghiaccio
Ed ha detto che 'siamo tutti prigionieri giusti qui, del nostro proprio dispositivo '
E negli alloggiamenti del padrone,
Hanno riunito per la festività
Lo stab esso con le loro steely lame,
Ma non possono uccidere appena la bestia

L'ultima cosa che mi ricordo di, io era
Funzionando per il portello
Ho dovuto trovare il passaggio indietro
Al posto ero prima
'distendasi, 'ha detto l'uomo di notte,
Siamo programmati ricevere.
Potete verifica qualunque momento gradite,
ma potete non andare mai!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Noooo
Questa è davvero l'opera di un poeta metropolitano..anzi più che metropolitanao "Tecnopolitano" di un cittadino della Tecnologia.di un abitante della rete. (ti cedo i diritti di sfruttamento del neologismoe e della definizione, che, tra le altre cose mi sembra fantastica)
L'opera è bellissima....incantevole...sensuale e surreale; oseri dire, mistica!
Quasi quasi ci provo a diventare un Tecnopoeta....ovvero a cercare la traduzione automatica più poetica delle canzoni più famose.
Da Blowing in the wind a
Smoke on the water
continuando per
The Trial
e ovviamente per
The Lamb lies down on Broadway
senza tralasciare le canzonette da 4 soldi 4 che invece meccanocamente tradotte potrebbero diventafre fulgide opere d'ingegno.......
Che dici ? avrò successo ???

Anonimo ha detto...

scusa, prima non ho firmato
...TECNOPOETA
Giovanni