30.12.06

Dov'eravamo rimasti?

ERA IL 21 novembre, vale a dire esattamente 39 giorni fa, quando ho seguito le orme di Arthur Dent, il personaggio creato da Douglas Adams per la sua Hitchhicker's Guide to the Galaxy, e me ne sono andato per un po' nella Preistoria, insieme alla mia vestaglia e ad un asciugamano. Adesso, però, sono di nuovo qui, addirittura con tre giorni di anticipo. Però, c'è da fare: bisogna chiudere un anno e aprirne un altro. Dispiace che non a tutti siano piaciuti i post illustrati del blog-sitter a cui ho lasciato in affidamento questo Posto (sapeste quant'è difficile trovare un blog-sitter, e voi me lo trattate così! Mah...), però la vita va avanti lo stesso, niente paura.

Tra l'altro, per una singolare coincidenza, il testo integrale da cui erano tratti i brani del discorso di Steve Jobs che avevo ripreso 39 giorni fa è appena uscito sul numero in edicola de L'espresso (che tra l'altro vi consiglio, visto che offre un florilegio di sfide, profezie, considerazioni e auguri per il 2007 e la vita in generale), sempre nella mia traduzione. Questione di good karma, probabilmente.

Passiamo alle cose serie. Ho letto con una certa velocità Mr. S, la vita "segreta" di Frank Sinatra raccontata dal suo cameriere di fiducia - almeno per qualche decennio - George Jacobs insieme a William Stadiem. Era uscita da noi per Sperling e Kupfer nel 2003 (308 pagine, 17 euro) così come negli Usa. E' un bel racconto, allegro e brioso, adatto ai pochi amanti del genere biografico: da noi per sfortuna il filone non raccoglie lo stesso successo che ha nei paesi anglosassoni. In realtà, non particolarmente scandaloso, se non per la considerazione che Mr. S, Dean, Sammy e gli altri ragazzi del Rat Pack - e altri personaggi che ruotavano intorno a loro tra Palm Springs e Las Vegas - pare che fossero immersi in giri d'alcol e di squillo senza fine. Beati loro, si potrebbe pensare guardando la stanza deserta in cui scrivo.

Colpisce di più, però, vedere ancora una volta la macchina da presa dall'altro lato della lente. E' Hollywood e l'industria dell'intrattenimento americana in generale nell'arco tra i Quaranta e i Sessanta. Un mondo che anche altre biografie (segnalo e riprenderò penso più avanti quelle che ho letto non molto tempo fa su Dean Martin e soprattutto Cary Grant) hanno disegnato ma che in qualche modo per noi è andato perso. Siamo infatti molto più figli della cultura hippie e della rivoluzione iniziata negli anni Sessanta, da Elvis Presley e i Beatles sino ai figli dei fiori di Haight Ashbury. Lo sostiene in qualche modo per la Silicon Valley anche Enrico Beltramini con il suo bel Hippie.com edito da Vita&Pensiero di Milano.

Il discorso si farebbe lungo: meglio stringere pensando a quel che mi è rimasto del libro. Mia Farrow era una bella stronza, all'epoca (chissà adesso). Ava Gardner notevole e parecchio interessante, ma pure lei stronzetta mica poco. Marilyn Monroe invece era sporca e sciatta, ma incredibilmente sexy a quanto pare.

Finisco con una nota di colore. Nei suoi libri Douglas Adams ha toccato vette d'umorismo che hanno affascinato più di una generazione di lettori, unendo idealmente P.G. Wodehouse alla fantascienza. A chi interessa sapere il senso del numero all'inizio di questo post, qui c'è la risposta sintetica e qui i significati che può assumere il numero. Ma è meglio andare a cercarne la storia direttamente alla fonte. Mondadori negli ultimi anni ha ristampato tutti i volumi della sua trilogia in cinque parti. Non fatevela sfuggire, se ancora non la conoscete e vi rimane uno scampolo di tempo libero in queste fugaci feste di fine anno. Auguri!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornato :)))
A me non dispiaceva il lavoro del tuo blog-sitter ma si sentiva la tua mancanza.
Buon anno!

Anonimo ha detto...

finalmente!! stavo per togliere il tuo feed sul mio newsreader...che il nuovo anno ti porti tanta grinta!
Stay Hungry Stay Foolish!

Anonimo ha detto...

mi risulta che la guida intergalattica sia composta da 4 e non 5 libri (tra parentesi il primo nato alla radio come te...). Belli i primi due, il terzo carino, l'ultimo terrificante... ma mai quanto il film che hanno cercato di ricavarci... da evitare
Raise

Antonio ha detto...

Cinque: Guida galattica per gli autostoppisti (1979),
Il ristorante al termine dell'universo (1980), La vita, l'universo e tutto quanto (1982), Addio e grazie per tutto il pesce (1984), Praticamente innocuo (1992). Ci sono anche i telefilm prodotti da Bbc e il film non è malaccio, dai...