PER CHI ANCORA si appassiona a quando gli hot-spot erano tutti aperti e si viveva in un'allegra comune di smanettoni dalle buone intenzioni (e dai portafogli serrati: si compra l'hardware ma i servizi e fin'anco il software sono free), questo potrebbe interessare:
It's easy to become blase about Wi-Fi security. Nothing bad has happened to you yet, and you've connected at open public hotspots around the globe. But the halcyon days are over. In a survey we reported on just last week, more than 20 malicious ad-hoc networks were masquerading as "free" hotspots on a regular basis at Chicago's O'Hare airport, as well as in many other airports and public spaces. Anyone signing on to one of these nets would have all their Web traffic silently captured for potential misuse. Even worse, other security holes in their computers could also allow direct infection of their hard drives or stealing of files.
Gli esperti di sicurezza lo chiamano attacco "man-in-the-middle". Per i comuni mortali, vuol dire crepare affogati dall'ingordigia di larga banda. Qui a San Francisco, ad esempio, Google fornisce una piccola utility (in pratica, un client per Vpn gratuito) a chi si voglia connettere attraverso il suo punto accesso senza fili gratis (nelle intenzioni, non solo negli effetti) di Union Square.
Sul perché costino così tanto gli accessi commerciali e su quali effetti tutto ciò ha sulla civiltà Occidentale, torneremo più avanti su questo stesso blog.
13.2.07
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