21.4.07

User Generated Content (subculture emergenti)

C'E' TANTA DI quella emozione e palpitazione intorno ai contenuti generati dagli utenti, accumulati su piattaforme come YouTube e diffusi dai blog, che quasi mi gira la testa. Nel ruotare, mi ricordo dei romanzi "/", letteratura erotica femminile per donne a tema gay, in cui si creavano episodi "gaiden" di storie serializzate dalla televisione. Chessò, Starsky che finalmente ammette il suo amore per Hutch, Bo e Luke, TJ Hooker e il suo giovane assistente ispanico, il comandante Kirk e il signor Spock. Andando ancora più indietro i collage di fumetti e foto presi da riviste e rotocalchi, che diventavano un genere di arte decorativa. Ancora più indietro, le bambole di porcellana da vestire con mille abiti cuciti e ispirati ai veri figurini delle modiste. Con le bambole poi si faceva il té, con i collage poi si arredava una stanza (prima che arrivassero i poster due metri per uno), con i racconti "/" ciclostilati ci si infilava sotto le coperte e - presumo - si leggeva.

Quando le subculture emergono. Adesso infatti c'è YouTube e ci sono i blog, i racconti del nuovo "marketing reloaded" e una nuova fase adolescenziale della vita umana. Con i suoi riti, le sue parole chiave e i suoi dibattiti. Che in qualche modo erano stati già previsti dieci anni fa dal giapponese a capo di Namco, se non ricordo male, che diceva qualcosa che suonava più o meno così: "Stiamo entrando in un'epoca di intrattenimento spirituale, in cui le persone cercano cibo per le proprie anime e soddisfano le proprie curiosità". Lui fabbricava videogiochi e prevedeva un nuovo mondo in cui - tramite il computer - si sarebbero fuse realtà diverse.

Però, anche le onde del ricordo, oramai, viaggiano attraverso la rete. Questo è il tributo emozionale dei fan di The O.C. all'inno Forever Young che parla di appropriazione delle sfere emotive solo alle orecchie di chi passa il tempo a ricaricare il marketing.

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