27.5.07

Happy Birthday, Golden Gate

IL GOLDEN GATE, il "cancello d'oro" (protagonista anche di una delle città invisibili di Italo Calvino) è lo stretto che connette la baia di San Francisco all'Oceano Pacifico. E' anche il ponte che collega la penisola di San Francisco a Sausalito. E' stato scavato milioni di anni fa dal fiume Sacramento e dal San Joaquin attraverso la roccia, incidendola in profondità: durante l'era glaciale il livello delle acque era molto più basso e il fondale dello stretto era un serpeggiante fiume.

Per due secoli lo stretto, traversato da rapide correnti d'aria e con un clima nebbioso e instabile (fa da cancello letteralmente sia alla baia che alla successiva Central Valley), è stato clamorosamente "mancato" da vari esploratori: né Juan Rodriguez Cabrillo né Francis Drake, alla ricerca disperata del passaggio a nordovest, lo videro. Nemmeno decine di galeoni spagnoli che costeggiavano quel tratto della California lo individuarono mai nel Cinquecento e nel Seicento. Ci volle José Francisco Ortega per trovarlo, oltretutto via terra mentre risaliva da sud la penisola di San Francisco. E Juan de Ayala fu il primo a traversarlo via mare. Il nome, alla fine, arrivò da John C. Frémont, che prima ancora della corsa all'oro (che ruotò intorno a San Francisco a partire dal 1848-49) lo chiamò Chrysopylae, cioè cancello d'oro in greco, per la stessa ragione per la quale la baia di Bisanzio è chiamata Chrysoceras o Corno d'Oro.

Tra parentesi, si chiamava "Cancello d'oro" o Porta Aurea anche la maggiore tra le 55 porte che permettevano di entrare a Costantinopoli e c'è poi una "Porta d'oro" anche a Gerusalemme, a Kiev (che chiama così pure una stazione della metropolitana), a Vladimir come torre vicino ad una delle porte principali della città e a Danzica, senza contare il Golden Gate Hotel e Casino a Las Vegas o la cittadina omonima della Florida.

Il San Francisco Chronicle ha deciso di pubblicare le foto della costruzione del rosso ponte tra i più famosi al mondo, realizzato dal prolifico ingegnere-pontiere Joseph Strauss (ne ha realizzati più di 400) con apertura il 27 maggio 1937, cioè esattamente 70 anni fa.

Venne realizzato durante gli anni della Grande Depressione per favorire la ripartenza economica in ossequio alle teorie macroeconomiche di John Maynard Keynes. Erano gli anni in cui gli hobos vagavano per le campagne segnando coi gessetti le porte di chi avrebbe dato ospitalità ad altre vittime della sventura del crollo del '29 o chi invece li avrebbe presi a pallettoni. E' costato 36,7 milioni di dollari dell'epoca e l'ultimo bond emesso per finanziarlo è stato ritirato nel 1971. Il primo bond venne invece comprato su ordine del suo fondatore Giannini da Bank of America (sino a pochi anni prima, Bank of Italy) che ebbe un ruolo chiave nella ricostruzione di San Francisco dopo il terremoto del 1906 e che fece da mallevadore alla realizzazione anche del ponte rosso. Il sindaco dell'epoca, che tagliò il nastro inaugurale, era Angelo Rossi.

Partendo da qui, le foto. Vale la pena dargli un'occhiata.

3 commenti:

Antonio Candeliere ha detto...

Bel post!

Antonio ha detto...

Grazie! :-)

Anonimo ha detto...

Un post davvero interessante, non sapevo il perchè si chiamsse così ed ora vado a spulciarmi le foto