4.5.07

Nora Ephron



SE UNO CERCA su Google il suo nome, vengono fuori 798 mila risultati. Insomma, Nora Ephron è conosciuta: giornalista, sceneggiatrice e regista, scrittrice, persino blogger. Prima che ci fosse Sex and the City, c'è stato When Harry Met Sally (da noi Harry ti presento Sally), il film di Rob Reiner con Meg Ryan e Billy Christal.

Adesso, a quasi vent'anni di distanza e con fin troppa acqua sotto i ponti, ecco che arriva in Italia per la prima volta un suo libro (edito da Feltrinelli, a 10 euro), intitolato Il collo mi fa impazzire (in originale: I Feel Bad About My Neck: And Other Thoughts on Being a Woman). Bello, si legge tutto d'un fiato. E non è per niente banale.

Inizia come una raccolta di brevi articoli un po' disincantati sulla terza età per le donne (la Ephron è del 1941), ma poi fa una rapida virata: attraverso le lenti dei ricordi di Nora Ephron si passa a vedere una fotografia veloce e incisiva di una stagione e soprattutto di una generazione.

A me è piaciuto non poco: leggero e capace di farti pensare. Dentro ci sono i posti (New York e soprattutto il condominio in cui la Ephron ha abitato per dieci anni), i matrimoni chiusi (tre mariti, mai citati per nome ma il secondo è il giornalista Carl Bernstein, che la lasciò per la moglie dell'ambasciatore britannico a Washington), figli nati, amiche che muoiono, vecchi consigli della madre e uno straordinario racconto dell'importanza della cucina, dei libri di cucina e del modo con il quale si possono raccontare le stagioni della vita attraverso gli eroi dei fornelli e i loro libri di ricette.

Alla fine, la Ephron ci racconta in modo implicito che è lei la madre spirituale di Candace Bushnell, che è dal matrimonio con il Woody Allen di Manhattan ed Annie Hall che nasce il racconto intrecciato di New York e di più di una generazione. Lo spirito e lo stile di un tempo, che Ephron continua a testimoniare nonostante il passare delle stagioni.

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