14.6.07

Untori nella stratosfera

QUANDO SONO PARTITO da Milano, sabato scorso, nel volo per New York c'erano almeno dieci persone intorno a me con tosse e starnuti influenzali vari. Nella tratta transcontinentale - New York-San Francisco - erano il doppio. L'aria condizionata era a meno venti, a occhio e croce. A San Francisco, complici anche un paio di serate davvero ventose, ho iniziato a starnutire come un matto. Sul volo di ritorno, questa volta via Atlanta, sembrava di essere al sanatorio: quello più sano aveva novant'anni e l'enfisema.

L'aeroplano è sostanzialmente un tubo di alluminio pressurizzato, dove si sta legati a una seggiola nella stessa posizione che usano a Guantanamo per ammorbidire i cittadini-terroristi con la consulenza a quanto pare di un paio di compagnie aeree. La temperatura è di circa 10 gradi con venti forti e continui da nord, nord-est. A parte il momento della partenza da Atlanta, perché lì il condizionatore era fermo e in cabina c'erano 35 gradi (venti in meno rispetto al cockpit, diceva uno dei piloti alla radio, ma io sono un po' dubbioso), pare di stare legati in un freezer usato come galleria del vento dagli Innuit.

E' stato un viaggio un po' duro, come potrete capire: ho finito qualsiasi superficie di cellulosa che sono riuscito a trovare, compresa la camicia dell'anziano ex-marine seduto di fronte, ma il naso ancora gocciola. All'altezza della dorsale atlantica ho cominciato a sognare lo spam che non ho mai letto e l'argotone, lo stura-naso che da bambino mi procurava ebbrezza. All'atterraggio a Malpensa, causa improvvisa ma prevedibile decompressione, non solo mi si sono fratturate le orecchie dal di dentro, ma ho provato dolori a parti del mio cranio che non pensavo potessero dolere. Manca poco e mi si stappano anche le otturazioni dei denti.

Adesso sono a casa, ho già scritto un ballino di roba in un esercizio di carpiato all'indietro di rara sofferenza. Di solito non spengo il telefonino. Ma adesso lo spengo, mi riempio di Argotone e mi metto a pancia in su. Vediamo chi vincerà: io o il morbo?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

c'è bisogno di una legge che vieti ai raffreddati di viaggiare :-)

Entius ha detto...

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