LA CONSIDERIAMO UNA cosa da vecchietti, da pensionati, ma in realtà è uno fra gli strumenti più utili nelle città e un portatore di significato non da poco. A Milano, ad esempio, ce ne sono poche rispetto a Firenze, mentre negli Usa praticamente si trovano solo nelle piazze; e anche lì, non sempre.
Io adesso mi sto oziosamente interrogando su quale sarà la panchina di quest'estate. Niente è ancora deciso e soprattutto le mete a quanto pare vengono rivoluzionate da una "bonaccia" di viaggi lavorativi che si può comparare solo con la tempesta interiore di carpiati e avvitamenti in più direzioni contemporaneamente. Voi che non siete Giovani Autori non potete capire, ma questa è la stagione della spremitura completa: ogni minuto son neuroni che se ne vanno. Però a pensarci bene è anche un fatto positivo questo non viaggiare per lavoro, perché così la possibilità di abbattere uno dopo l'altro i mostri che avanzano verso di me aumenta.
Tornando alla villeggiatura, oziosamente mi chiedo: chissà qual è la panchina che mi attende.
Le panchine le consideriamo sempre come parte di una città o quantomeno di un paesino, anche se poi non è necessariamente così. Ci sono anche panchine in mezzo ai boschi, sui sentieri, tra le pinetine e gli abeti, che mirano il mare oppure i monti. Però le cerchiamo, soprattutto io, soprattutto nelle città. C'è un motivo, almeno per quel che scriveva Italo Calvino nelle Città invisibili. E cioè:
D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.
E questa domanda oggi è: sarai tu, città già stampata sul mio biglietto d'aereo, a contenere la mia prossima panchina?
23.7.07
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6 commenti:
Beh... quando torni dalle vacanze, potresti postare la foto della panchina che hai trovato :D
Riesci sempre a commuovermi..ti adoro! a.
a., ma chi sei?
nel paese dei miei genitori, anzi nel suo primo entroterra, c'è una panchina solitaria messa in cima ad una collina, vicino ad una strada che guarda il mare: da lì si domina una valle fatta di uliveti e pietraie ... ed è facile pensare
Gian Maria
http://marchetting.wordpress.com
un mese fa ero giusto a vienna per una conferenza..e credo che sia la città con più panche panchine e affini nella quale abbia mai messo piede in vita mia.
una meraviglia (specie se alle panchine viene associata la zona wifi....cosa che a vienna capita sovente..)
cmq c'è anche da dire che ti porta a "vivere" un posto, sapere che ogni 20passi puoi sederti e guardarti attorno.
Bisognerebbe fondare un movimenti di gente che sia sensibile alle panchine, e farle conoscere alle giovani generazioni. Che dite, ci proviamo? Fondiamo una fondazione e muoviamo il movimento?
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