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Per gli appassionati che vogliano seguire le tracce cartacee del Giovane Autore, magari chessò: fanno collezione dei suoi sudati scritti, qui c'è trippa per gatti. In particolare, ho scritto tre o quattro cose tra cui: La semplicità possibile dedicata allo studio del successo dell'iPod e Nuovi cavalli di Troia che ipotizza le console per videogiochi come fattore di successo nella proposizione di contenuti in alta definizione per i nuovi schermi tivù, costosi e sottoutilizzati. È roba scritta intorno a dicembre-gennaio, ma sempre valida...
Tommaso Tessarolo è uno tra i blogger (ci scrive anche lui, su questo numero di Link) a cominciare la conversazione su questo numero insieme ad altri, come leender che esprime sostanzialmente quella che è stata la mia impressione quando ho iniziato a lavorare con la redazione di Link: Prima quasi non sapevo che esistessero (a parte "Mediamorfosi"), e vista la loro appartenenza a un mondo da me molto distante non mi attendevo nascesse nulla, ed invece… le persone che ho incontrato non erano ne mostri “vendi-reality” ne mostri “internert-è-pornografia”, quindi abbiamo ragionato sulle idee (e non sulle rispettive appartenenze o visioni del mondo preconcette) e -dal confronto- è venuto fuori più di uno spunto interessante.
(La redazione di Link vuol poi dire tre persone, tra i quali spicca il mio straordinario amico Fabio Guarnaccia, insieme all'ottima direttrice Laura Casarotto e all'altrettanto brava Elena Cappuccio. Il capo supremo si sussurra che sia Marco Paolini).
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Per Link... beh, con un po' più di coraggio - ad esempio dandole un'apertura ancora maggiore sulle tematiche e mantenendo la ricca grafica attuale - Link rischia di diventare davvero una vera rivista di tendenza straordinaria. Almeno, un grappolo consistente dei miei carpiati con avvitamento di quest'inverno hanno avuto un senso. Pensa te la vita alle volte...
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