QUALCHE GIORNO FA ricorreva l'anniversario degli attentati terroristici dell'11 settembre, per di più quest'anno di martedì che è proprio il giorno della settimana in cui l'11 settembre cadeva nel 2001. Ricordato e in qualche modo anche celebrato - con quelle polemiche, amarezze, dissapori, tristezza ed enfasi che si mescolano per questo avvenimento simbolico e al tempo stesso tragicamente reale -, quel giorno per me è stata l'occasione per comprare e iniziare a leggere American Ground di William Langewiesche, che è stato per dieci anni inviato dell'Atlantic Monthly (da marzo dello scorso anno è passato a Vanity Fair) ed è un giornalista bravo e prolifico nella produzione di libri e inchieste.
Il libro raccoglie tre lunghi reportage pubblicati negli Usa in volume nel 2002 e in Italia presi da Adelphi nel 2003. Vale la pena leggerli perché, nonostante lavorassi proprio agli esteri in quel periodo e abbia seguito sistematicamente quel che succedeva (senza contare quel che si è letto e visto negli anni successivi), moltissimi dei particolari almeno per me erano inediti. Lo stile asciutto - anche se Langewiesche è tutt'altro che neutro - è ancora più coinvolgente e restituisce ricordi che adesso sembrano davvero lontani. La prospettiva è quella delle macerie: come sono state provocate (impatti e crolli, alla faccia dei teorici delle esplosioni controllate), come sono state gestite, chi le ha rimosse, con quali problemi e quali polemiche. Un antico cliché di chi recensisce libri di giornalisti è scrivere che «si legge come un romanzo». Non si legge esattamente come un romanzo, ma abbastanza. Vale la pena.
Tra l'altro, per una combinazione, il prossimo 7 ottobre, che è una domenica, nel pomeriggio Langewiesche partecipa ad uno degli incontri organizzati da Internazionale a Ferrara. Sempre in quell'occasione, ma due ore prima, è organizzato anche un incontro con i direttori delle riviste come Internazionale, cioè oltre a Giovanni De Mauro anche Fernando Madrinha, direttore di Courrier Internacional Portogallo, Philippe Thureau-Dangin, direttore di Courrier International e Koga Yoshiaki, direttore di Courrier Japon.
Il libro di Langewiesche costa 19 euro ed è di 255 pagine. Lo pubblica Adelphi.
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1 commento:
va a braccetto con laurence wright "le altissime torri", sempre adelphi..ciao
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