11.12.07

San Josè

SONO ARRIVATO DOMENICA qui a San Josè, una delle cittadine dell Silicon Valley. Viaggio traumatico (non solo perché l'aereo da Linate era alle sette del mattino). La prima constatazione è che Charles de Gaulle, l' aeroporto di Parigi, ha un grosso problema di sovraccarico e di logistica. Stanno per collassare. Sarà che oramai in economy (couch class, come si dice qui) è sempre strapieno, o che io sono ingrossato - oppure si sono ristretti i posti, chi può dirlo - ma i viaggi sono diventati davvero faticosi, almeno se scavalchi l'oceano tre o quattro volte al mese.

Poi, San Josè è davvero un posto dimenticato da Dio e non a torto. Sono arrivato la domenica e posso testimoniare che la vita a Pontassieve nei giorni feriali in questo periodo dell'anno è più vivace. Sono però stato alla messa in spagnolo - ottimo cambio di prospettiva per curare il nostro razzismo endemico da mancanza di integrazione e soprattutto diversità. Poi al cinema (7 dollari, meno di 5 euro) a vedere Beowulf, che è una festa per gli occhi e un miracolo di tecnologia, soprattutto nella seconda parte.

Oggi parte la conferenza, una delle peggio organizzate che ho visto in sette anni. Fantastico. Già prevedo l'ordalìa del viaggio di ritorno. E, ah, a Natale fa freddo anche in California. Perlomeno, California del nord...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il De Gaulle lo evito da anni... E' l'aeroporto più caotico che abbia mai visto. Per andare negli USA, meglio - molto meglio - Francoforte

Antonio Vergara ha detto...

san jsè mi ricorda una puntata di csi :-)

Anonimo ha detto...

tesoro trova il lato positivo!

Anonimo ha detto...

no anto, non è che sei ingrossato nè gli aerei rimpiccioliti: sei solo più vecchio e stanco. poco, ma ogni giorno un po' di più