IN GIAPPONE SI fanno così: artisticamente. Si chiamano "Bento" e sono le nostre gavette o - dicono i lombardi - le schiscette. Le scatole per il cibo, insomma. Risalgono al periodo Kamakura (1185–1333), sono eleganti, frutto di quella passione per le cose ben fatte che caratterizza i giapponesi. Christopher D. Salyers ha scritto questo piccolo libro, che ho intenzione di procurarmi quanto prima con la prossima spedizione via Amazon Usa, intitolato: Face Food: The Visual Creativity of Japanese Bento Boxes.
Poi, se volete e tanto per restare in argomento "scatole con cibo dentro", ricordo al mondo che esiste anche un fantastico sito (su Internet c'è proprio di tutto!) in cui gli appassionati per la gioia di grandi e piccini fotografano a diecimila metri di quota lo scarno pasto che le compagnie aeree gli rifilano. Visti gli aerei che ho preso in questi ultimi otto anni, non stupitevi se il Wii Fit dice che sono fuori forma. In finis, un fan di Luca Sofri e Matteo Bordone gli dedica una "compilation" di Bento-cover (pensa te...).
25.4.08
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