ALTRO CHE BLOGGER. Sono i clienti in generale dei poveri psicotici (se poi fanno i blogger, il problema diventa al quadrato). Soprattutto i clienti delle compagnie aeree. Pensate alle tradizionali lettere spedite ai dirigenti delle imprese. Tipo questa, che a dicembre un passeggero indiano sul volo Mumbay-Londra di Virgin Atlantic ha deciso di mandare al fondatore della compagnia aerea, il carismatico sir Richard Branson, una lettera di protesta per il cibo servito a bordo
Money quote: I’ll try and explain how this felt. Imagine being a twelve year old boy Richard. Now imagine it’s Christmas morning and you’re sat their with your final present to open. It’s a big one, and you know what it is. It’s that Goodmans stereo you picked out the catalogue and wrote to Santa about. Only you open the present and it’s not in there. It’s your hamster Richard. It’s your hamster in the box and it’s not breathing. That’s how I felt when I peeled back the foil and saw this
Il Guardian l'ha definita, non senza un certa ironia, la "migliore lettera di protesta della storia". E in effetti, se vi immergerete nella sua lettura (cosa che consiglio a tutti quelli che riescono a leggere l'inglese, per gli altri provate a tradurla al volo con Google Translate) proverete delle sensazioni meravigliose. Promesso!
26.2.09
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento